Paola Soriga: l'amore, nonostante tutto - FOTO e VIDEO

La scrittrice, ospite di Panorama d'Italia, racconta i personaggi del suo romanzo, che tornano in Sardegna dopo aver girato il mondo

Che presente complicato si ha in una terra che attira e respinge, quando 35 anni sono pochi per fare un bilancio ma anche troppi per dover (continuamente) ricominciare? Le risposte sono nelle vite di Dora, Agata, e Matteo. Che hanno lasciato la Sardegna per conoscere il mondo, ma lontano dall’isola hanno trovato soltanto motivi per tornare. Alle spalle restano i sogni. Davanti a loro c’è invece La stagione che verrà, titolo del romanzo (Einaudi) nel quale Paola Soriga fa muovere i tre amici. "Ma non si pensi a storie di fallimento" ha precisato l’autrice a Cagliari, ospite di un’intervista pubblica nella tappa in Sardegna di Panorama d’Italia. "I comportamenti di Dora, Agata, e Matteo hanno semmai a che fare con la resistenza". O meglio: la resilienza, la capacità cioè di assorbire gli urti senza rompersi. Come fa Agata "che torna a Cagliari per partorire e per dimenticare un ragazzo che ha paura di essere padre". O come capita a Dora, a cui manca tutto ciò che ha fatto e visto fuori dalla Sardegna, e adesso non sa se pensare al suo nuovo lavoro come a un ripiego che sa di sconfitta o invece una rivincita che ha il profumo di casa.

Paola Soriga a Cagliari per Panorama d'Italia

Ma come si fa a scegliere tra "dentro e fuori"? Tra il mondo che promette e la propria terra che mantiene? Come capire di aver fatto la scelta giusta? "Risposte universali non ci sono" commenta Soriga. "Esiste però un mondo che è cambiato, dove l’idea di famiglia e di lavoro e di costruzione di sé non sono più dettate dai modelli del passato ma non hanno ancora trovato alternative".

La precarietà professionale dei 30/40enni si riflette nella precarietà dei sentimenti? "Sì, credo che 'frammentazione' sia la parola chiave del romanzo e di tutta questa nostra epoca, a partire dalla dalla comunicazione sui social network fino ai percorsi professionali".

I tre protagonisti sono persone/personaggi che passano dalla giovinezza all’età adulta. Che cos’è secondo te la maturità? "Forse è proprio questo: aver capito che non si è dei falliti se non si trova un lavoro stabile e non si costruisce una famiglia tradizionale. Le esperienze vanno viste nel loro insieme, sia quelle professionali sia quelle emotive. Il senso dato alle singole scelte conta più di una vagheggiata stabilità". Lo sguardo è ottimista, insomma. "Sì, è come il titolo del romanzo. Viene dal verso di una canzone dei Baustelle. Per intero, recita: 'Parlami d’amore nonostante la stagione che verrà'. Come a dire: qualunque sia il mondo che abbiamo intorno, non rinunciamo all’amore, di noi stessi e degli altri".

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Alessandro Tosatto
Paola Soriga a Cagliari per panorama d'Italia firma le copie del suo libro

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