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Gori: “Mi auguro che il renzismo sia finito. Ma non Renzi”

Gori: “Mi auguro che il renzismo sia finito. Ma non Renzi”

Il sindaco di Bergamo, ospite di Panorama d’Italia, a tutto tondo su PD e il suo futuro. E sul Governo dice: “Un esecutivo M5S-Lega per far emergere le contraddizioni dei populisti”

“Mi auguro che il renzismo sia finito, ma Renzi no: ha certamente delle cose da dire. E deve continuare a farlo”. Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, ospite a Panorama d’Italia, parla di crisi del Pd, attualità politica e della sua città, che amministra da quattro anni.

Intervistato da Raffaele Leone, direttore di Panorama, e da Antonio Rossitto, giornalista del settimanale, Gori non ha lesinato giudizi sullo stallo politico romano. “A questo punto, spero che nasca davvero un governo tra Lega e Cinque stelle: solo così possono emergere le contraddizioni dei populisti”.


Panorama d’Italia a Bergamo incontra il sindaco Giorgio Gori

Matteo Renzi, in caso d’elezioni, ha invece indicato come candidato premier, Paolo Gentiloni: “Una scelta tardiva” sostiene Gori “ma che andrebbe sulla strada giusta”. Mentre il segretario reggente del Pd, Maurizio Martina, ha avuto critiche ingenerose: “Gestire il partito in una fase complessa come questa era oggettivamente complicato. Non gli si poteva chiedere di più”.

Gori: “Mi auguro che il renzismo sia finito. Ma non Renzi”
Ada Masella

Da sinistra il direttore di Panorama Raffaele Leone, il sindaco di Bergamo Giorgio Gori e il giornalista di Panorama Antonio Rossitto – 9 maggio 2018

Gori: “Mi auguro che il renzismo sia finito. Ma non Renzi”
Ada Masella

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – 9 maggio 2018

Gori: “Mi auguro che il renzismo sia finito. Ma non Renzi”
Bergamo, 9 Maggio 2018 Ada Masella

Il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – 9 maggio 2018

Gori: “Mi auguro che il renzismo sia finito. Ma non Renzi”
Ada Masella

Il pubblico di Panorama d’Italia all’incontro con Giorgio Gori a Bergamo – 9 magigo 2018

Uscito sconfitto dalla corsa per la presidenza della Lombardia, Gori ha scelto di rimanere sindaco di Bergamo: “Era la cosa più utile da fare. Il lavoro di capogruppo di minoranza in consiglio non è un lavoro che mi appassiona” rivela nell’incontro con panorama d’Italia, nella sala di Palazzo Frizzoni, sede del comune da dove ha parlato del suo futuro in politica: “Il mio mandato scade tra un anno. È stata l’esperienza più impegnativa della mia vita, quella in cui ho messo più energia”.

E su una sua possibile ricandidatura, la risposta si racchiude in un enigmatico sorriso: “Ci sto riflettendo. Fare il sindaco richiede un impegno eccezionale. E io non voglio fare il secondo mandato peggio del primo”. Allora pensa a candidarsi a Roma e Bruxelles? “Non mi ci vedo proprio in un ruolo d’aula. A me, che ho fatto per anni l’amministratore delegato, piace gestire uomini e cose”.

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