Ninebot mini, il nuovo Segway costa 20 volte di meno
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Ninebot mini, il nuovo Segway costa 20 volte di meno

Segway rinasce dalle ceneri: è meno ingombrante, più leggero e molto più economico. Ecco perché questa volta potrebbe funzionare

Quando penso al Segway una serie di immagini arrivano alla mente, e nessuna di esse può dirsi entusiasmante: turisti sfaticati che levitano per le strade delle grandi città, colletti bianchi di colossi hi-tech che risparmiano minuti di pausa pranzo spostandosi dalla mensa all'ufficio su due ruote, miliardari annoiati che vogliono sentirsi alla moda comprando aggeggi tecnologici ipercostosi. 

Evidentemente non sono il solo, dato che quando lo scorso aprile la compagnia cinese Ninebot ha rilevato l'azienda statunitense, la cosa è stata accolta da qualche alzata di spalle e risate a denti stretti. Ma tutto questo potrebbe cambiare molto presto, soprattutto considerando l'attenzione virale che alcuni discendenti del vecchio Segway, i cosiddetti “self-balancing scooters" (ossia: scooter auto-bilancianti), stanno raccogliendo negli ultimi mesi.


A dare un'ulteriore spinta a questa tendenza interviene ora proprio Ninebot, che il prossimo 3 novembre lancerà sul mercato asiatico un nuovo modello chiamato Ninebot Mini che, pur integrando elementi tecnologici e di design del vecchio Segway, avrà un prezzo venti volte inferiore (316 dollari, invece di 6.499).

A differenza del suo “antenato”, il Ninebot Mini non ha un manubrio a cui appoggiare le mani, il che lo rende più simile ai self-balancing scooter di cui sopra, in compenso ha due supporti a cui sarà possibile appoggiare la parte interna delle ginocchia per coordinare meglio le curve. Raggiunge i 16 km/h di velocità, ha un'autonomia di 22 km, pesa circa 13 kg e consente di monitorare velocità e spostamenti attraverso lo smartphone.

Non è facile prevedere se anche questa nuova incarnazione del Segway si rivelerà o meno un buco nell'acqua. Certo, alcuni ostacoli sono stati superati, ad esempio il prezzo, la maneggevolezza e la facilità di trasporto. Ma diciamoci la verità: nessuno sente l'irreprimibile esigenza di tenere nel bagagliaio della macchina l'equivalente di uno skateboard automatico. Siamo di fronte a uno di quei prodotti per cui la domanda non esiste, va creata, e per farlo non esistono tante alternative.

Se dei self-balancing scooter come PhunkeeDuck o Chic Smart hanno avuto successo, è perché dei personaggi famosi hanno iniziato a utilizzarli, a farci dei video, e a mostrare quanto possa sembrare divertente sfasciarsi le ginocchia mettendosi delle ruote automatiche sotto i piedi. Per scrollarsi di dosso la patina di ridicolo ereditata da Segway, Ninebot dovrà fare qualcosa di simile. E a giudicare dal video promozionale che sta circolando in queste ore, èsulla buona strada.

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Fabio Deotto