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Viagra: i 20 anni della pillola blu

All'inizio doveva curare l'angina: non funzionò, ma il suo "effetto collaterale" ha fatto guadagnare a Pfizer 17 miliardi di dollari

Era il 27 marzo 1998 quando la Food and Drug Administration americana diede il via libera alla vendita del farmaco messo a punto dalla Pfizer. Da allora nel mondo è stato prescritto 65 milioni di volte. La scoperta delle sue proprietà benefiche sull'erezione maschile fu del tutto casuale.

Nel cuore del problema

Il farmaco venne sulle prime sperimentato all'inizio degli anni Novanta col nome di UK-92480 per trattare l'angina, un disturbo cardiovascolare che comporta dolore al torace, dovuto allo scarso afflusso di sangue al cuore e alla conseguente carenza di ossigeno. Purtroppo non aveva sui sintomi dei cardiopatici l'effetto sperato. L'afflusso di sangue aumentava, sì, ma non nel distretto che costituiva il target della cura. Durante i trial clinici i partecipanti segnalarono infatti la presenza di un curioso effetto collaterale: UK-92480 provocava l'erezione.

Sei anni dopo il Viagra fu approvato dall'Fda con questa indicazione e nel primo anno in cui fu commercializzato totalizzò vendite per un miliardo di dollari. Si stima che la cifra sia salita in questi 20 anni fino a 17 miliardi. Il farmaco era a tutti gli effetti la soluzione ideale a un problema diffuso quanto imbarazzante per il quale erano mancati fino ad allora rimedi realmente efficaci.

Successo planetario

Nonostante studi svolti negli anni successivi al lancio del farmaco, che creò un vero terremoto a livello sociale, dimostrarono che per curare la disfunzione erettile la soluzione che si era rivelata in assoluto migliore era data dall'abbinamento del Viagra con una qualche forma di terapia rispetto al farmaco da solo, sono milioni gli uomini che si sono "accontentati" della pillola blu per sopperire alle proprie défaillance sessuali.

Il successo della compressa a forma di diamante è stato immediato: 150.000 prescrizioni vengono scritte negli Stati Uniti solo nelle prime due settimane. E dopo il suo sbarco in Europa, avvenuto nel settembre del 1998, la pillola contro l'impotenza diventa velocemente il gigantesco motore trainante di Pfizer. Il miliardo di dollari di vendite globali nel primo anno coglie di sorpresa l'azienda stessa, che si aspettava di realizzare con le vendite del Viagra un centinaio di milioni di dollari l'anno.

Il successo mondiale, oltre ogni previsione, rende il Viagra i poco tempo anche il farmaco più contraffatto in assoluto. Un sondaggio condotto nel 2011 da Pfizer mostrò che l'80% del Viagra acquistato su Internet era falso e poteva contenere di tutto, dai pesticidi al gesso all'inchiostro per stampanti.

L'arrivo dei generici

Il brevetto è scaduto nel 2013 in Europa, dove è quindi possibile produrre e acquistare il generico del sildenafil, principio attivo del Viagra. E dove il prezzo del Viagra "di marca" è calato sensibilmente. I numeri delle vendite dicono che se l'Europa copre circa il 25% del fatturato, l'Italia è il secondo mercato del continente dopo il Regno Unito con una media di 4.300 pillole blu ogni 1000 uomini oltre i 40 anni.

La scadenza del brevetto non cambia il sistema con cui ci si può procurare la pillola o il suo generico: occorre ancora la prescrizione del medico e il farmaco è a totale carico del cittadino. Nel Regno Unito, invece, lo scorso anno ha fatto il suo esordio una versione da banco del farmaco, il Viagra Connect, con 50 milligrammi di principio attivo, che può essere acquistata senza ricetta, in funzione di contrasto alla diffusione di prodotti contraffatti pericolosi per la salute.

Soluzione a metà

Secondo Meika Loe, ricercatrice sociale e autrice del libro The Rise of Viagra: How The Little Blue Pill Changed Sex in America (L'ascesa del Viagra: come la pillola blu ha cambiato sesso in America), contattata dalla rivista Time in occasione dell'anniversario, "Il Viagra segna l'inizio della commercializzazione della disfunzione sessuale come problema sociale e individuale da risolvere con la medicina. Questo sforzo commerciale elimina le onnipresenti insicurezze sessuali che sentiamo nella società e promuove una soluzione rapida al problema".

"Ciò che ci lascia", conclude Loe, "è una pillola con un effetto fisiologico che può o non può risolvere nulla perché non curiamo tutto il corpo, l'intera relazione, e non guardiamo criticamente gli ideali sociali sulla mascolinità e la sessualità". La pillola può insomma nella migliore delle ipotesi risolvere un malfunzionamento meccanico, ma non aiuta chi soffre di disfunzione erettile a superare davvero i propri problemi.

Per saperne di più

  • Viagra senza ricetta in UK: i pro e i contro secondo l'esperto

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Marta Buonadonna