Vassilis Paleokostas, il Robin Hood greco diventato leggenda
SAKIS MITROLIDIS/AFP/Getty Images
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Vassilis Paleokostas, il Robin Hood greco diventato leggenda

Ritratto della primula rossa ellenica che ha rubato milioni alle banche per regalarli ai poveri della crisi

In Grecia si mormora che Robin Hood sia tornato. Vassilis Paleokostas, 54 anni, nato pastore di capre a Moschofyto nella Trikala e diventato in breve tempo il ladro più ricercato dalla polizia ellenica, potrebbe aver messo a segno un nuovo colpo. La polizia non conferma. Ma la primula rossa di Grecia, il ricercato numero 1 incubo delle autorità elleniche, è ancora un fantasma a piede libero.

La sua lunga carriera di ladro-gentiluomo inizia a metà degli anni '80, con furti a banche e multinazionali. Ma in molti ricordano ancora il suo mercoledì da leoni. Era febbraio del 2010, Paleokostas è evaso l'anno prima dopo un anno nel carcere di Korydollos. La Grecia è in ginocchio per la crisi e un uomo con il volto coperto si ferma davanti alla sede della banca Nazionale di Aspra Spitia, nel cuore del Paese, imbracciando un fucile AK-47. Intima ai dipendenti di aprire il bancomat e e le casse, rubando circa 250.000 euro. Poi va via, senza far male a nessuno. Qualcuno sussurra che ha fatto bene, perché la crisi è una conseguenza diretta dell'avidità delle banche.

Siamo sempre nello stesso anno, qualche mese dopo, a ottobre. Paleokostas rapina altre due banche nello stesso giorno. A Eginio, nei pressi di Tessalonica, prende di mira ancora la banca Nazionale, e poi si sposta di pochi metri, entra nella banca dell'Agricoltura e scappa senza colpo ferire con un bottino di 240.000 euro.

Nessuno resta ferito. Lo "stile" è sempre lo stesso, rapido ed efficace. La polizia non ha dubbi: è Vassilis Paleokostas. Il re del crimine da trenta anni rappresenta l'incubo delle autorità greche, delle banche e anche degli uomini d'affari. Nel corso della sua "carriera", Paleokostas si è guadagnato il soprannome di Robin Hood, diventando una vera e propria leggenda popolare. Perché dei milioni di euro rubati, tanti li ha elargiti a chi ne aveva bisogno, creandosi una solida rete di sostenitori, che lo aiutano nella sua costante fuga e che gli sono "devoti". Il modello è un po' quello dell'imperatore del narcotraffico colombiano, Pablo Escobar.

E proprio come Escobar la sua "leggenda" si infarcisce di fughe spettacolari dal carcere. Per due volte riesce a evadere dalla prigione con un elicottero. Un suo compagno di cella su di lui dice che, mentre i criminali comuni rubano la borsetta alle vecchiette, Paleokostas è socialmente riconosciuto come "un bandito e un eroe". Diversa l'opininone della polizia greca, che lo definisce un "violento terrorista". I giornali parlano poco della sua storia, perché le sue fughe e la sua modalità criminale lo hanno fatto entrare nel cuore della gente come un eroe in tempi di disastro economico.

Vassilis Paleokostas è diverso da altri grandi banditi della storia, come Ned Kelly e Billy the Kid, perché non ha mai ferito nessuno durante i suoi crimini. Ma, nonostante queto, l'Interpol lo mette tra i ricercati numero 1 della sua lista criminale. Il suo pedigree è arricchito anche da rapimenti di industriali.

Il 15 dicembre 1995 con i suoi fratelli Nikos e Basilio, Paleokostas rapisce l'industriale Alexander Haitoglou, mentre sta uscendo dalla sua villa di Tessalonica per andare a lavorare nella sua fabbrica di halva, un tipico dolce greco fatto con sesi di sesamo e miele.

L'industriale viene rilasciato dopo il pagamento di un  riscatto da 260 milioni di dracme (più o meno 1 milione e mezzo di euro oggi) e dichiara: "In realtà è stato un rapimento anomalo. I miei sequestratori non erano affatto cattivi e non ho provato per niente paura. Anzi, ho parlato di tante cose con loro, su tanti temi diversi".

Dopo la liberazione di Haitoglou i giornali titolano: "Si sono mangiati un halva da 260 milioni di dracme", irridendo all'incapacità della polizia. E la gente fa il tifo per il clan Paleokostas, che intanto utilizza parte di quel denaro per sfamare orfani e pagari dote e matrimonio a una ragazza senza padre di un villaggio nella Grecia centrale. 

Il mito si compie. Vassilis Paleokostas è diventato Robin Hood e per proteggerlo si muove la massa dei suoi seguaci che lo ringraziano per le sue donazioni e il suo sostegno. Una rete omertosa che lo sta proteggendo tuttora. Non si sa nulla di dove sia al momento Paleokostas. In molti sostengono abbia aperto un'attività in Bulgaria, dove produce yogurt. Ma sono favole, castelli di leggende che al momento non trovano nessun riscontro. 

L'unica cosa certa è che la polizia di tutta Europa non sa dove sia. L'ultima volta che è stato visto era il 22 febbraio del 2009. Paleokostas e un suo complice riuscirono a evadere dal carcere di Korydallos, e sparirono su un elicottero pilotato da una donna. Da allora più nulla. Ma ogni volta che viene assaltata una banca senza spargimento di sangue sono in molti quelli che credono si tratti del ladro-gentiluomo, l'ex pastore di capre che ruba ai ricchi per redistribuire il bottino tra i poveri. E di poveri in Grecia di questi tempi ce ne sono tantissimi. 

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Anna Mazzone