Toti: Un governo di scopo Renzi-Berlusconi
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Toti: Un governo di scopo Renzi-Berlusconi

Il neoconsigliere politico del Cavaliere lancia sul Corriere l'ipotesi di un esecutivo allargato per fare la riforma elettorale. E ai moderati di Alfano dice: "Solo uniti possiamo vincere"

Giovanni Toti, ex direttore di Studioaperto e numero due di Forza Italia, lancia sulle pagine del Corriere della Sera l'ipotesi di un governo di scopo che approvi la riforma elettorale e porti gli italiani al più presto al voto. E non sarebbe un problema se a guidarlo fosse il sindaco di Firenze. «Abbiamo fatto un governo con un esponente del Pd una volta, non sarebbe un problema una formula di questo tipo, se l’obiettivo è chiaro».

Quanto ai malumori che ha provocato la sua investitura tra i «vecchi» di Fi, Toti spiega che - lungi dall'essere interessato a nuovi incarichi - il partito ha bisogno di aria fresca e nuovi volti, come gli ha detto anche lo stesso presidente Berlusconi. «Non si può aver paura delle novità, si chiamino Toti, Cattaneo o Mario Rossi. E sbagliano alla grande a non aver capito la volontà profonda di Berlusconi, il suo entusiasmo che si concretizza nel ritorno allo spirito di FI e nel rinnovamento e allargamento della classe dirigente. Da temere c’è solo la chiusura, mai l’apertura a spinte nuove».

All'accusa di essere un uomo-azienda cooptato dal capo, proprio mentre gli altri  partiti si aprono a dinamiche partecipative che consentano ai simpatizzanti di scegliere i loro rappresentanti, Toti risponde che in fondo è sempre stato così. Il dna di Fi, insomma, è diverso da quello degli altri partiti. «Non è che la scelta attuale di Berlusconi di nuove personalità da affiancare alla classe dirigente sia diversa da quelle del passato... L’ultimo congresso di FI si è tenuto nel ‘98, i parlamentari sono stati eletti con il Porcellum, tutte le scelte in tutti i ruoli sono state di Berlusconi e solo sue ed è lui il motivo per cui il 95% degli elettori ha sempre scelto Pdl o FI. Ricordo infine che all’ultimo Consiglio nazionale a lui sono stati dati tutti i poteri: mettere le sue scelte in discussione oggi non mi sembra nè logico nè generoso».

Infine Toti lancia un appello alle altre forze del centrodestra, a cominciare da Ncd. «Se guardo ai sondaggi vedo che il centrodestra vince solo se è unito. E se penso a Berlusconi, lo penso come il federatore dei moderati italiani, l’unificatore dell’unificabile, sempre. Perché l’obiettivo è vincere. Bisognerà ritrovare un dialogo con tutte le anime del centrodestra, Ncd ma anche Fratelli d’Italia, Lega».
 

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