Sy pullman bruciato paullese 51 bambini
ANSA/SALVATORE GARZILLO
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Il pullman bruciato da Sy, senegalese, la "risorsa" perfetta

Sy aveva lavoro, famiglia e cittadinanza; il simbolo dell'integrazione voluta dai buonisti. E stava per compiere una strage su dei bambini

La strage evitata (guarda il video) sul pullman dei 51 bambini di una scuola di Crema compiuta da Ousseynou Sy, un senegalese di 47 anni, pone il dovere di dire senza troppi giri di parole come stanno le cose in tema di migranti ed immigrazione. I fatti:

Ousseynou Sy è un senegalese che dopo aver sposato una donna del nostro paese ha ottenuto la cittadinanza italiana. Sy non era quindi un disadattato appena sbarcato da un gommone ma una persona integrata, che aveva un lavoro, da anni ed una famiglia. Insomma, uno degli esempi perfetti di integrazione che i buonisti da anni ci presentano per giustificare e motivare il concetto di accoglienza per tutti. Tanto per essere chiari una persona che qualcuno definisce "risorsa". Una risorsa con però qualche problema con la giustizia visti i precedenti per guida in stato d'ebbrezza e due denunce per violenza sessuale.

Sy voleva compiere la sua strage uccidendo 51 bambini e facendo esplodere il suo pullman a Linate (magari facendo altri morti) "per vendicare le morti di migranti nel Mediterraneo", lo ha detto lui stesso in quei momenti terribili a tutti i bambini ed ai loro due insegnanti. Lui migrante e la strage in nome dei migranti. Eppure anche ieri buona parte della stampa evitava di dire che quell'uomo fosse un senegalese, come se non contasse nulla. 

Sy è un terrorista. Questo lo hanno detti i magistrati della Procura di Milano dopo aver ricostruito quanto accaduto. Un atto premeditato e che fino all'ultimo ha cercato di mettere in atto. L'uomo infatti ha appiccato il fuoco alla benzina cosparsa sul pullman quando a bordo c'erano ancora dei bambini. Salvati dall'eroico intervento dei Carabinieri.

Questi sono i fatti. Inconfutabili, davanti agli occhi di tutti. Ricordiamolo: stiamo parlando del più pesante atto di terrorismo forse della storia di questo paese, di sicuro degli ultimi 40 anni. Evitato per miracolo.

I fatti, le responsabilità, i nomi sono chiari. Lo stesso vale per le conclusioni.

A spingere Sy a compiere il suo gesto è stato il caso della Mare Jonio e dei suoi 49 migranti. Caso in cui in tv e sui giornali i soliti noti hanno attaccato (urlando) la decisione del Governo di chiudere i porti e bloccare gli sbarchi. Attacca oggi, attacca domani, attacchi che di sicuro hanno aiutato Sy a convincersi che i migranti (come lui) siano le vittime e che fosse ora di dire "Basta", con la violenza. Occhio per occhio. 49 migranti, 51 bambini.

Su quel pullman però i bambini non sono bruciati. A finire in fumo è la politica del buonismo sull'immigrazione. Lo dicono i fatti. E chi sostiene il contrario rischia di diventare un complice.



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