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EPA/LINO AZZOPARDI
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Vertice sull'immigrazione a La Valletta: accordo per il trust fund

Dalla Ue previsti 1,8 mld in cooperazione, progetti per l'Africa e la lotta ai trafficanti

I leader europei riuniti a La Valletta hanno firmato l'accordo per il trust Fund che prevede 1,8 mld in cooperazione e progetti per l'Africa ma anche la lotta ai trafficanti.

Ai fondi Ue si aggiungeranno quelli versati dai singoli stati che al momento toccano i 100 mln ma che per Juncker 'non sono abbastanza'.
Per il portavoce della commissione Ue 'il moltiplicarsi delle barriere e dei controlli alle frontiere non permette di parlare di 'fine del sistema Schengen'.

In una conferenza stampa in chiusura, il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha ricordato che nel Consiglio straordinario dei capi di Stato e di governo Ue che sta per cominciare a Malta si affronterà soprattutto la questione delle frontiere esterne dell'Unione.

Efficaci controlli per salvare Schengen
"Senza efficaci controlli - ha sottolineato - le regole di Schengen non sopravviveranno". Non è la prima volta che Tusk sottolinea i rischi che la crisi dei migranti pone per lo spazio europeo di libera circolazione delle persone: è uno dei motivi che lo ha spinto a decidere di convocare la riunione a Malta subito dopo il vertice con i leader africani.

Punto di partenza per risolvere la questione immigrazione sistematicamente
"Molti chiedono se la questione dell'immigrazione si sia risolta con questo summit. No, ma si è registrato un punto di partenza per risolverla sistematicamente. Questo summit era molto importante, secondo me assolutamente necessario. Ma c'è molto lavoro davanti a noi". Lo ha affermato la Cancelliera tedesca, Angela Merkel, al termine del summit Ue-Africa.

Combattere l'immigrazione illegale
"Con questo summit - ha spiegato Merkel - abbiamo intrapreso una nuova fase di cooperazione, una fase in cui ci avviciniamo in modo qualitativo e insieme condividiamo responsabilità". Condividere responsabilità, ha spiegato Merkel, significa "combattere l'immigrazione illegale. Questo può avvenire da un lato nelle stesse nazioni africane attraverso una migliore governance, migliori investimenti nella società civile, crescita economica e una prospettiva per i giovani. L'Ue sta aiutando tutti questi processi con il Trust di investimento ma anche attraverso misure bilaterali".

Progetti sull'educazione
Ad esempio "noi porteremo avanti con l'Unione Africana progetti sull'educazione. Meglio l'immigrazione illegale può essere combattuta, meglio saremo in grado di lavorare sugli scambi legali, gli stage studenteschi e la migrazione lavorativa legale. Noi sul versante europeo abbiamo chiarito che il nostro futuro fa perno sullo scambio legale e non sul contrabbando e i traffici. Si tratta di un punto di partenza di un più lungo processo".

--- 11 novembre 2015 ---

Comincia oggi pomeriggio nella capitale di Malta, il Valletta Summit.

Di cosa si tratta esattamente?

Dopo una delle peggiori tragedie della migrazione, lo scorso aprile, nella quale morirono centinaia di persone nel Mediterraneo, il Consiglio d'Europa prese alcune decisioni per governare l'emergenza. Fra queste anche l'avvio di un dialogo serrato e permanente fra l'Europa e paesi dell'Africa.

Il Summit della Valletta dovrebbe avviare questo dialogo, concentrandosi in particolare sullo sviluppo di un approccio comune nel Mediterraneo, sulla protezione delle persone in difficoltà economica, sul traffico illegale gestito dai criminali e sulle cause delle migrazioni illegali.

Chi partecipa?

Riunisce oltre 60 rappresentanti di Stati europei e africani, di cui molti premier o capi di Stato, i massimi livelli di sette organizzazioni internazionali tra cui Nazioni Unite, Istituzioni Ue e Unione Africana.

Per fare cosa?

La questione migranti sarà ovviamente un tema caldo sul tavolo ma non esaurirà la discussione della due giorni, che avrà anche una componente economica consistente.

Il Trust Fund

Riflettori puntati soprattutto sul Trust Fund, lo strumento con cui Commissione Ue e Stati membri intendono rafforzare la cooperazione con l'Africa.

Il nodo è la consistenza di questo fondo, che al momento si attesta a meno di 2 miliardi di euro ma la cui crescita è sollecitata da più parti, così come è nelle cose un maggior impegno economico degli Stati Ue, che contribuiscono per ora in minima parte.

"Il Trust Fund del quale l'Italia sarà il principali contributori - ha assicurato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, atteso anch'egli a La Valletta, in un intervento su Avvenire - sarà lo strumento operativo di una cooperazione innovativa tra Paesi che non vogliono limitarsi a reagire o tamponare il fenomeno migratorio ma che vogliono accompagnarlo con scelte politiche e non emergenziali. L'Africa è al centro della strategia italiana e sono convinto che il continente africano sia pronto ad accettare la sfida del futuro".

Il summit di Malta si concluderà domani, 12 novembre, nel primo pomeriggio.

Al termine è previsto un Vertice Ue informale, convocato la settimana scorsa dal presidente del Consiglio Ue, Donald Tusk.

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Redazione