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Dietro l'allarme stupri in Italia c'è disagio, povertà, frustrazione

Nelle ultime settimane solo nella città di Milano ci sono state quattro violenze sessuali e nel Lazio una 16enne è stata sequestrata e stuprata

In Italia è allarme stupri. Nelle ultime settimane solo nella città di Milano ci sono state quattro violenze sessuali e nel Lazio una 16enne è stata sequestrata e stuprata, mentre a distanza di pochi giorni ad Anzio sul litorale romano una diciannovenne ha subito un’aggressione per poi essere violentata da un uomo di origine magrebina che ha fatto perdere le sue tracce. Reati predatori che hanno lasciato una lunga scia di terrore e allarme sociale nella popolazione.

«Non è facile tracciare l’identikit di chi decide di stuprare qualcuno. Sono tutte tipologie diverse di persone che per la maggior parte vengono da contesti di estremo degrado sociale» spiega lo psicoterapeuta Luca De Rosa.

Qual è la tipologia dello stupratore?

«Gli stupratori sono spesso persone che vivono ai margini della società e cercano di sfogare la loro frustrazione sulle vittime, esercitando un dominio rabbioso che non tiene conto della loro sofferenza, trovano benessere nel sottomettere la vittima che in quel momento è impotente. Nella loro mente c’è la voglia di umiliarla perché spesso è una reazione ad un’umiliazione che a loro volta hanno provato. Questo non vuol dire che chiunque sia stato umiliato divenga uno stupratore ma è una delle caratteristiche che incide, come la bassa cultura e vivere ai margini della società per questo le strade dovrebbero essere più sicure per evitare gli atti predatori anche se gli stupri non avvengono sempre in strada ma di frequente anche tra le mura domestiche».

Cosa accade nella mente di una donna che viene stuprata?

«Si verifica una sindrome post traumatica da stupro e la vittima ha bisogno di anni per accettare ciò che le è accaduto e capita che a volte non lo accetti mai. Per questo motivo è fondamentale che i suoi parenti cerchino per primi di rivolgersi ad uno psicoterapeuta per gestire la vittima in famiglia. Una donna violentata avrà una sorta di rifiuto, si sentirà colpevole di quanto le è accaduto e farà fatica ad accettarlo. Così piena di rabbia e frustrazione tenderà a rinchiudersi in se stessa riversando anche sul partner il suo malessere. Chi è stata violentata spesso non si riesce ad avere rapporti sessuali con il suo compagno e tronca le relazioni che aveva. La verità è che lo stupro è come l’elaborazione di un lutto che può rovinare la vita di una persona per sempre».

Negli stupri c’è pericolo di emulazione?

«Si certo soprattutto nelle menti giovani che non hanno una personalità strutturata ed emulano a causa della grande copertura giornalistica che permette loro di divenire l’eroe cattivo. In questo modo possono identificarsi in qualcosa e riuscire a placare il loro ego. Mentre nei casi di homeless e soggetti che vivono ai margini della società è l’unico modo di soddisfare le loro pulsioni sessuali e a volte di vendicarsi di una societa che non vuole accettarli o non è in grado».

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Linda Di Benedetto