Charlie Hebdo: uccisi i terroristi in due blitz
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Charlie Hebdo: uccisi i terroristi in due blitz

Attacchi in contemporanea a Parigi e a Dammartin-en-Goele: morti i fratelli Kouachi e Coulibaly, ma ci sarebbero vittime anche tra gli ostaggi

Non hanno atteso le tenebre, non si sa se per scelta o perché la situazione stava precipitando. Fatto sta che le teste di cuoio francesi sono entrate in azione nello stesso momento a Dammartin-en-Goele e a Porte de Vincennes a Parigi. Uccisi i fratelli Cherif e Said Kouachi, che sarebbero usciti sparando dalla tipografia dove erano asserragliati da questa mattina con un dipendente, rimasto illeso anche perché - secondo alcune indiscrezioni - si era nascosto in uno scatolone e si trovava quindi nella struttura all'insaputa degli stessi terroristi. Ucciso anche l'altro terrorista Amedy Coulibaly nell'azione condotta dalle forze speciali a Porte de Vincennes, dove secondo la Reuter ci sarebbero però anche quattro vittime e quattro feriti gravi tra gli ostaggi, che erano molti più di quelli supposti. Incerta la sorte di Hayat Boumeddiene, la donna che avrebbe affiancato Coulibaly nella folle incursione nel supermarket kosher e che la Cnn - citando fonti ufficiose della polizia - dà in fuga per le strade della capitale dopo essere sfuggita al blitz confondendosi tra gli ostaggi in fuga. Altre fonti dicono invece che la ragazza non era presente nel supermarket e che sarebbe comunque ricercata dalle forze dell'ordine. Sicuramente feriti quattro agenti durante l'attacco, di cui uno gravemente. Ecco come si sono sviluppate nell'arco della giornata le due situazioni di crisi che hanno tenuto sotto scacco l'intera Francia...

L'assedio ai fratelli Kouachi

Ore 17.28. Confermata la notizia dell'uccisione dei fratelli Kouachi, dopo che gli stessi erano usciti sparando dalla tipografia. Salvo invece quello che pare fosse l'unico ostaggio nelle loro mani.

Ore 17.22. Secondo i media francesi i due killer della strage al Charlie Hebdo sarebbero stati uccisi nel blitz delle teste di cuoio, con il 27enne ostaggio nelle loro mani tratto in salvo senza conseguenze, notizia questa già confermata da più fonti. E' comunque ancora troppo presto per poter avere certezze sull'attacco. 

Ore 17.09. Confermato il blitz delle forze speciali francesi nell'edificio che ospita la tipografia.

Ore 16.55. Le immagini Tv mostrano del fumo salire dal tetto della tipografia: non è però assolutamente chiaro cosa stia accadendo nell'edificio, anche se pare che ci sia un'azione in corso da parte delle teste di cuoio francesi. Le telecamere stanno inquadrando uomini delle forze speciali calarsi dai tetti del capannone in cui si trovano i terroristi con gli ostaggi.

Ore 16.12. Fonti ufficiali di Sanaa, nello Yemen, confermano che almeno uno dei fratelli Kouachi è sospettato di aver combattuto nelle file di Al Qaida in quel paese. 

Ore 15.58. Nessuna novità sul "fronte" di Dammartin-en-Goele: i terroristi rimangono barricati nella tipografia mentre le autorità stanno prendendo tempo cercando di portare in là la trattativa. L'impressione è che si attenda il calare delle tenebre per mettere poi in azione le forze speciali, anche se la decisione di un eventuale intervento non può prescindere dalla presenza di diversi ostaggi. Nel frattempo gli studenti stanno abbandonando le scuole a bordo di autobus scortati dalla polizia.

Ore 14.44. E' iniziato il piano di evacuazione delle scuole di Dammartin-en-Goele, dove si trovano circa mille studenti.

Ore 14.03. Secondo il Daily Telegraph, Cherif Kouachi è stato arruolato in carcere dieci anni fa da un seguace di Abu Hamza, l'ex imam radicale della moschea londinese di Finsbury Park estradato dalla Gran Bretagna agli Usa. In particolare l'arruolamento sarebbe avvenuto da parte di Djamel Beghal, franco-algerino incarcerato per il suo importante ruolo in Al Qaeda.

Ore 13.21. "Charlie, Charlie!": è questo l'urlo lanciato dagli studenti di un liceo di Dammartin-en-Goele che si trova nei pressi dell'edificio dove sono asserragliati i due fratelli franco-algerini con i loro ostaggi. Le autorità locali hanno dato l'ordine ai ragazzi di stare lontani dalle finestre ed è prevista nelle prossime ore l'evacuazione in sicurezza con diversi autobus di circa 1.000 alunni di quattro scuole della cittadina.

Ore 13.16. Un portavoce del ministero dell'Interno francese ha dichiarato che "la priorità di questo momento è mantenere il contatto". Le trattative con i terroristi, condotte telefonicamente, sarebbero in corso da alcune ore.

Ore 12.57. E' il 27enne responsabile della tipografia, Michel Catalano, l'ostaggio in mano ai due fratelli jihadisti asserragliati a Dammartin-en-Goele, una quarantina di chilometri a nord-est di Parigi. Il primo a vedere l'ostaggio con i terroristi è stato un rappresentante commerciale di una ditta fornitrice della tipografia, che questa mattina aveva un appuntamento proprio con Michel Catalano. "Ero davanti alla porta dell'azienda, ho stretto la mano a Michel e a un uomo armato che mi ha detto: 'Sono un poliziotto, vai via, non uccidiamo civili'", ha raccontato l'uomo a France Info. "Dopo che me ne sono andato, Michel ha chiuso la porta". Nel continuo flusso di notizie, si fa intanto largo la voce che siano cinque gli ostaggi in mano ai terroristi.

Ore 12.54. Giuseppe Solinas, inviato di Rai News, riferisce di grida di giubilo provenienti dalla zona dell'assedio: la prudenza è d'obbligo, ma si potrebbe anche essere assai vicini alla soluzione della vicenda.

Ore 12.32. La trattativa con i fratelli Kouachi, condotta da un generale dell'antiterrorismo francese, pare essere in una situazione di stallo. Non è poi ancora chiaro se i due fuggiaschi abbiano uno o più ostaggi nelle loro mani: alcune fonti riferiscono infatti di una donna sequestrata, mentre altre parlano di più persone. Informazioni più precise dovrebbero arrivare tra poco, dal momento che le autorità hanno convocato una conferenza-stampa nel centro sportivo di Dammartin-en-Goele.

Ore 12.03. Potrebbe essere un giovane di 27 anni l'ostaggio in mano ai due fratelli jihadisti asserragliati in una tipografia di Dammartin-en-Goele. Lo riferisce un reporter de Le Figaro entrato in contatto con i famigliari del giovane, che da ore non sono riusciti a parlargli né per telefono né via mail. L'uomo lavora nella zona ora presidiata dalle forze speciali e si stava recando a piedi al lavoro quando potrebbe essere stato catturato da Cherif e Said Kouachi.

Ore 11.48. L'autore della sparatoria di ieri a Montrouge, periferia sud di Parigi, conosceva i fratelli Kouachi, gli assalitori di Charlie Hebdo. Lo rivela la Tv France 2, citando fonti dell'intelligence transalpina. Secondo il sito di 20 Minutes, gli uomini "erano in contatto". 

Ore 11.34. Yves Albarello, parlamentare di Senna e Marna, il dipartimento dove si trova la cittadina di Dammartin-en-Goele, ha dichiarato a I-Tele che durante le trattative con le forze dell'ordine i fratelli Cherif e Said Kouachi "hanno affermato di voler morire da martiri". 

Ore 11.22. Secondo quanto riferito dall'inviato di BFM-TV, "Sono probabilmente stati avviati dei contatti tra le forze dell'ordine e i due fratelli Kouachi, asserragliati in una fabbrica della zona industriale di Dammartin-en-Geole". 

Ore 11.05. Da Parigi arriva nel frattempo una buona notizia: non sono più in pericolo di vita i quattro feriti gravi nell'assalto armato di mercoledì contro la sede del settimanale satirico Charlie Hebdo. "I quattro feriti sono ancora in una situazione d'emergenza ma la loro vita non è più in pericolo", ha affermato il ministro dell'Interno Bernard Cazeneuve prima di prendere la via di Dammartin-en-Goele, precisando che gli altri sette feriti più lievi sono già usciti dall'ospedale.

Ore 11.03. Dopo averli finalmente individuati, l'obiettivo dichiarato delle forze speciali francesi è quello di prendere vivi i due fratelli accusati della strage al Charlie Hebdo. Intanto il ministro dell'Interno francese, Bernard Cazeneuve, si sta dirigendo verso la gendarmeria di Dammartin-en-Goele.

Ore 10.52. Le autorità francesi hanno esortato i media a "non filmare i luoghi" della cittadina a nord-est di Parigi dove è in corso l'intervento delle forze speciali francesi "per evitare di comunicare il loro dispiegamento sul terreno". Impossibile invece controllare i social, a partire da Twitter che registra già diversi messaggi e foto riguardanti le forze speciali che si sono ammassate a Dammartin-en-Goele. 

Ore 10.40. L'azienda di Dammartin-en-Goele in cui i fratelli Kouachi si sono rifugiati, probabilmente con degli ostaggi, è un piccolo atelier di produzione di insegne, cartelli e stand per fiere della società Creation Tendence Decouverte (CTD). I dipendenti sono quattro, ma non si sa quanti fossero oggi presenti sul posto. La struttura si trova in un'area industriale nella parte nord della cittadina, a fianco della strada nazionale 2 su cui è avvenuta in mattinata la sparatoria.

Ore 10.30. Due delle quattro piste dell'aeroporto parigino di Roissy-Charles de Gaulle sono state chiuse e gli aerei in atterraggio hanno ricevuto indicazioni di "aggiustare la rotta" per evitare di passare sopra Dammartin-en-Goele. Lo riferiscono i media francesi.

Ore 10.29. Le forze dell'ordine hanno escluso che ci siano state vittime nella sparatoria che ha avuto luogo questa mattina a Dammartin-en-Goele. Dalla zona continuano comunque ad arrivare informazioni frammentate e spesso contraddittorie.

Ore 10.20. Tutti i bambini di Dammartin-en-Goele sono rinchiusi nelle scuole sotto la sorveglianza delle forze di sicurezza, mentre le autorità hanno ovviamente chiesto agli abitanti della cittadina di non uscire di casa.

Ore 10.10. Dopo gli ennesimi morti, che non mancheranno di innescare le polemiche sull'operato delle forze di sicurezza, "l'epilogo è vicino": queste le parole del prefetto di polizia di Parigi in merito alla vasta operazione di polizia attualmente in corso a Dammartin-en-Goele.

Ore 10.06. Non è chiaro se nelle mani dei fuggitivi ci sia un solo ostaggio, per di più ferito, come riferito da alcune fonti, o se invece ci siano più persone nelle loro mani, tutti dipendenti della tipografia dove si sono asserragliati i fratelli Kouachi, che sono stati definiti "molto armati" dalle forze di sicurezza.

Ore 10.00. Secondo quanto riferiscono i media locali, nella sparatoria avvenuta in mattinata a Dammartin-en-Goele ci sono stati due morti e una ventina di feriti.

Ore 9.54. Dopo essere sfuggiti a lungo ai quasi centomila uomini che davano loro la caccia con l'ausilio di sofisticatissime tecnologie, i fratelli Cherif e Said Kouachi - accusati della strage a Charlie Hebdo e inseriti negli Usa nella "no-fly list" come sospetti terroristi - sono stati rintracciati nella cittadina di Dammartin-en-Goele, dove è avvenuta nella prima mattinata una sparatoria. I due sono ora barricati nell'edificio di un'azienda dopo aver preso con sé uno o più ostaggi, mentre nella zona stanno affluendo in massa le teste di cuoio con l'appoggio degli elicotteri della polizia. 

Il blitz nel supermarket kosher di Parigi

Ore 18.20. Secondo fonti ufficiose raccolte dalla Cnn, la terrorista Hayat Boumeddiene sarebbe sfuggita al blitz mischiandosi agli ostaggi usciti di corsa dal supermarket quando è scattato l'attacco delle teste di cuoio. 

Ore 18.02. All'interno del supermarket kosher c'erano più persone di quelle supposte: alcune si erano nascoste all'interno dell'esercizio e la loro presenza era ignota allo stesso Coulibaly.

Ore 17.40. Confermata anche l'uccisione di Amedy Coulibaly, ma non si sa ancora nulla della sorte degli ostaggi, alcuni dei quali potrebbero essere morti nell'azione delle forze speciali.

Ore 17.30. Situazione più confusa nella capitale, dove pare che le teste di cuoio abbiano ucciso il terrorista Amedy Coulibaly, ma dove pare ci siano diverse vittime tra gli ostaggi.

Ore 16.31. Secondo i media israeliani sarebbero una donan e i suoi quattro figli, incluso un neonato, gli ostaggi in mano a Coulibaly nel supermarket kosher di Parigi.

Ore 16.08. "Liberate i fratelli Kouachi e non fate assalti o ucciderò tutti gli ostaggi": questa la richiesta e la minaccia di Amedy Coulibaly, che tiene almeno cinque persone in ostaggio nel negozio kosher di Parigi. La notizia viene ribadita da Le Figaro, che ha citato fonti di polizia. La trattativa con il terrorista vedrebbe protagonista anche l'avvocato che segue da anni l'uomo asserragliato all'interno del supermarket kosher di Parigi.

Ore 15.55. Come già accaduto nella cittadina di Dammartin-en-Goele, anche le scuole della zona di Porte de Vincennes sono ora blindate, con gli studenti costretti a rimanere all'interno per motivi di sicurezza.

Ore 15.50. Cessato allarme al Trocadero: la Ratp, azienda della metropolitana, ha parlato ufficialmente di "incidente chiuso" e la polizia ha riaperto gli accessi alla stazione della zona, fatta in precedenza evacuare per la notizia - poi rivelatasi falsa - della presenza di un uomo armato in metropolitana. 

Ore 15.20. Secondo fonti ufficiose, Amedy Coulibaly avrebbe chiesto la liberazione dei fratelli Kouachi in cambio della liberazione degli ostaggi, tra i quali ci sarebbero anche alcuni bambini, incluso un neonato.

Ore 15.17. La prefettura di Parigi ha ordinato la chiusura di tutti i negozi del Marais, il quartiere ebraico di Parigi.

Ore 15.10. Per la sparatoria di ieri a Parigi nella zona di Mountrouge è ricercata anche Hayat Boumeddiene, la ragazza che potrebbe essere asserragliata con Coulibaly nel supermarket kosher di Porte de Vincennes.

Ore 14.59. Amedy Coulibaly è uscito di prigione solo due mesi fa, dopo essere stato arrestato e condannato nel 2010 per aver fatto parte di un gruppo che aveva elaborato un piano per tentare di far evadere Smait Ali Belkacem, l'autore dell'attentato del 1995 alla stazione RER di Saint-Michel a Parigi. Nella stessa inchiesta, riferiscono i media francesi, era stato interrogato anche Cherif Kouachi, uno dei due assalitori di Charlie Hebdo, che era però stato scagionato. 

Ore 14.21. Secondo France Press ci sarebbero almeno due vittime a Parigi nell'assalto al supermercato condotto da Amedy Coulibaly, l'uomo in contatto con i fratelli Kouachi, che già ieri aveva ucciso una poliziotta nella capitale. Le due persone sarebbero state uccise prima che l'uomo, di fatto complice dei fratelli Kouachi, si barricasse (forse con una complice) nel negozio con gli ostaggi.

Ore 14.00. C'è stata una sparatoria in un negozio di alimentari Kosher a Porte de Vincennes a Parigi. L'autore sarebbe l'uomo che ha sparato ieri a una poliziotta a Montrouge. Ci sarebbero anche degli ostaggi. È in corso un'operazione della polizia francese per entrare nel supermercato. Secondo fonti giornalistiche francesi, l'uomo avrebbe connessioni con i fratelli Cherif e Said Kouachi, autori dell'assalto alla redazione di Charlie Hebdo.
L'uomo autore della sparatoria e del sequestro si è fatto riconoscere dalla polizia sul posto come l'assassino della poliziotta di ieri: "Sapete chi sono! Sapete chi sono!", ha gridato per due volte ai poliziotti. La stazione di metropolitana più vicina, Porte de Vincennes, è stata chiusa, e la linea di tram che passa poco lontano interrotta. Bloccata anche la vicina uscita della tangenziale intorno a Parigi.


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