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Shimon Peres, i funerali a Gerusalemme - Foto

Alla presenza di statisti di tutto il mondo, il feretro del Premio Nobel sarà inumato nel cimitero del Monte Herzl, tra i "Grandi della Nazione"

Si sono svolti stamane a Gerusalemme i funerali dell'ex presidente israeliano Shimon Peres, scomparso il 28 settembre a 93 anni. Il suo feretro è stato trasportato dalla Knesset (il parlamento israeliano) al cimitero del vicino Monte Herzl, dove l'ex capo di Stato e Premio Nobel per la Pace è stato inumato nel settore dei "Grandi della Nazione". 

Capi di Stato e di governo e alti funzionari da oltre 70 Paesi di tutto il mondo hanno raggiunto il "Monte della Memoria" per assistere alla cerimonia funebre, che per le sue dimensioni ha un solo precedente: i funerali dell'ex premier Yitzhak Rabin nel 1995, ucciso per mano di un fanatico religioso ebreo. Tra gli altri, erano presenti al funerale il Presidente e l'ex Presidente USA Barack Obama e Bill Clinton, il Presidente del Consiglio europeo Donald Tusk e l'Alto rappresentante per la politica estera della Ue, Federica Mogherini, il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi, il presidente francese Hollande, il re di Spagna Felipe VI, il premier canadese Justin Trudeau, il principe Carlo d'Inghilterra e il Presidente tedesco Gauck - è stato il segno dell'immenso rispetto che l'uomo aveva saputo costruire attorno a sé. 

Il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, ha stretto la mano del Presidente palestinese, Abu Mazen, davanti alla bara di Peres, prima di pronunciare l'elogio funebre in suo onore, nel quale lo ha definito "un grande uomo per Israele e per il mondo", aggiungendo che "Israele e il mondo sono in lutto. Israele e il mondo vogliono trovare ragioni di speranza dalla sua eredità". Per il Presidente israliano Reuven Rivlin la nazione è stata "benedetta per avere avuto Peres, l'unico ad essere stato sia premier sia Presidente". 

Come Nelson Mandela e la regina Elisabetta, un "gigante del XX secolo" che "ha forgiato la storia di Israele" e ha "dato forma" al suo Paese: è questa una delle definizioni date dal presidente USA Obama nell'elogio funebre all'amico e statista. Appoggiando la mano sul feretro del Premio Nobel, riecheggiando la frase di addio pronunciata dal suo predecessore Bill Clinton in onore di Rabin, ha detto: "Todà rabbà, haver yakar (Grazie tanto, caro amico)''. "Il popolo ebraico non è nato per governare un altro popolo", ha detto inoltre: "Non credo che Peres fosse un ingenuo, Israele ha vinto tutte le guerre ma non quella maggiore: quella di non aver più bisogno di vincere". 

Funerali di Shimon Peres
RONEN ZVULUN/AFP/Getty Images
Gerusalemme, Israele, 30 settembre 2016. I nipoti dell'ex presidente israeliano Shimon Peres depongono delle corone di fiori sulla tomba del nonno, nel corso della sua cerimonia funebre.

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Redazione