La corsa sfrenata di Putin al vaccino anti Covid​
(Ansa)
Salute

La corsa sfrenata di Putin al vaccino anti Covid​

Dietro l'annuncio di oggi dalla Russia la voglia di vincere la corsa mondiale alla cura contro il coronavirus

La Russia è il primo Paese ad aver registrato il vaccino contro il Covis-19. Lo ha annunciato questa mattina il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, aggiungendo che una delle sue figlia, non si sa se Maria o Ekaterina, si è già sottoposta alla sperimentazione.Mosca aveva anticipato che era quasi arrivata a trovare l'antidoto dal coronavirus da tempo.

Già a luglio, l'Istituto statale di ricerca Gamaleva aveva reso noto che il vaccino sarebbe stato registrato intorno al 10-15 agosto e che da quel momento sarebbe partita la terza fase, che consiste nella sperimentazione del siero su migliaia di persone, non solo in Russia, ma anche in Arabia Saudita e negli Emirati Arabi Uniti.

Una volta ultimato anche questo step, il vaccino verrà distribuito in dosi massicce fra la popolazione, a partire da medici, operatori sanitari e insegnanti, ossia le categorie professionali più esposte al contagio.

La notizia nel Paese è stata caricata di grande enfasi, tanto che al rimedio verrà dato il nome di Sputnik V, in onore del primo satellite lanciato in orbita dall'Unione Sovietica nel 1957. A tanto entusiasmo però si contrappone lo scetticismo della comunità internazionale, per la quale l'antidoto al Covid-19 sarebbe stato trovato troppo in fretta, al di fuori dei protocolli stabiliti dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Il rischio quindi è che si riveli poco efficace contro il virus o addirittura dannoso per la salute di chi lo utilizzerà.

La Russia in questo momento è al quarto posto a livello mondiale per contagi, che sono intorno alle 900mila unità. Ha però un numero di morti molto basso in proporzione, circa 15mila.

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Marta Ottaviani