Roma, tre denunciati per la morte del bambino nella metro
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Roma, tre denunciati per la morte del bambino nella metro

Ieri il piccolo è caduto nella tromba di un ascensore durante un estemporaneo trasbordo senza rispetto della sicurezza

Sono tre al momento le persone denunciate per la morte del bambino precipitato ieri nel vano ascensore della stazione Furio Camillo della metro di Roma. Secondo quanto si apprende, si tratta di un addetto Atac e di due vigilantes denunciati per concorso in omicidio colposo. Sulla vicenda sono in corso indagini dei carabinieri.


La tragedia

La tragedia è successa giovedì 9 luglio, nella stazione Furio Camillo della linea A della metropolitanoa di Roma: un bambino di 4 anni è morto precipitando nella tromba di un ascensore mentre si trovava in compagnia della madre, la 43enne Francesca Giudice.

Secondo i primi accertamenti, il piccolo Marco (forse dopo essersi divincolato perché impaurito dalla situazione) sarebbe precipitato per una ventina di metri, con il corpo che è stato poi recuperato dai Vigili del Fuoco chiamati in inutile soccorso.

Le autorità

"L'ascensore era bloccato ed è stato affiancato da un altro elevatore, cercando di fare un trasbordo delle persone. È stato un eccesso di generosità dell'agente di stazione, che poi si è trasformato in una tragedia": questa la spiegazione dei fatti fornita a caldo dall'assessore capitolino ai Trasporti Guido Improta.

Informato dell'accaduto, il sindaco di Roma Ignazio Marino s'è subito recato alla stazione Furio Camillo per incontrare la mamma della piccola vittima. Arrivato sul posto, il primo cittadino è stato contestato dalla folla radunatasi in prossimità della fermata della metro dopo aver appreso dell'incidente, la cui esatta dinamica deve ancora essere chiarita dalle autorità competenti. 

Il passeggino del bimbo, precipitando nel vano ascensore della stazione della metropolitana Furio Camillo, viene portato via, Roma, 09 luglio 2015. ANSA/MASSIMO PERCOSSI

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