scritta Salvini spara bene
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Il razzismo della rabbia (contro Salvini)

Scritte e minacce di morte a Parma contro il leader della Lega. Ma come al solito si parlerà di altro

"Spara a Salvini e mira bene". La scritta è apparsa su di un muro a Parma a firma degli Anarchici. Niente di nuovo, niente di non già visto. Ma di certo non ci si può abituare alla rabbia ed alla stupidità. 

E che di rabbia e stupidità questo paese sia pieno lo dimostra quello che accade ogni giorno. Prendiamo ieri: un professore in una scuola di Foligno ha l'idea geniale di fare "un esperimento sociale" prendendo uno dei suoi studenti, un ragazzo di colore, e mettendolo in un angolo al grido di "guardate quanto è brutto". Sempre ieri diversi "tifosi" hanno augurato la morte (si, signori, la morte) alla figlia di Diego Simeone, l'allenatore dell'Atletico Madrid, colpevole di essere l'erede di un allenatore di calcio che ha sconfitto la squadra del cuore. Oggi poi non può mancare chi gioisce per il carcere a Formigoni ("insegna a fare i tuffi dalla barca anche al tuo compagni di cella").

C'è poi anche un consigliere comunale, leghista, che non trova di meglio da fare che insultare una cantante la cui colpa è di avere un'opinione sui migranti diversa dalla sua. 

Per noi, sia chiaro, queste bestialità sono tutte uguali e non c'è classifica tra una e l'altra. Ed è questo il punto; per molti non è così.

Per molti minacciare di morte il Ministro dell'Interno, alla fine, mica è così grave come insultare un ragazzo di colore. Anzi. L'insulto razzista è "colpa" di Salvini mentre la minaccia a "Salvini" (indovina un po') è colpa sempre del leader della Lega ("razzista"). Insomma. E' un po' come dire: facciamo a turno. Una volta ho ragione io, una volta hai torto tu.

In questo clima pieno di rabbia però un raggio di sole c'è. E non è una delle lezioni che questo o quell'opinionista ci regala oggi su quotidiani. Perché l'Italia non è un paese razzista. Gli episodi non si possono negare ma per una decina di stupidi ci sono milioni di italiani che hanno una testa diversa.

La notizia è che la Lega ha deciso di espellere il consigliere che ha insultato via social Emma Marrone.

Ecco. Alla rabbia si risponde con la decisione e la fermezza. Senza distinguo, senza classifiche. Ma sappiamo già che domani nessuno dedicherà due righe in difesa del Ministro dell'Interno. Il colpevole.

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