E la chiamano «educazione giovanile»
(facebook)
News

E la chiamano «educazione giovanile»

Tiziana Boldrini, educatrice da sempre in contato con adolescenti e giovani commenta il messaggio postato su facebook da una preside

Un altro episodio che ci dimostra quanto il sistema educativo ed educante sia in crisi e quanto questa crisi si ripercuota sullo sviluppo e sulla crescita dei nostri ragazzi. Questa volta non sono certa che il ministro troverà il tempo per recarsi al liceo Majorana di Rho a mostrare solidarietà agli studenti per essere stati sbeffeggiati dalla loro dirigente e dal loro insegnante!

Del resto, “era semplice ironia, non si voleva ferire nessuno!”.

Già. Peccato che a mio avviso non faccia proprio ridere. È, anzi, l’ennesimo episodio che mi fa dire che i nostri ragazzi sono il frutto degli adulti che li circondano e li crescono. A partire dai genitori, sempre pronti a rendere tutto più facile ai propri figli per poi dire loro che non sono capaci di fare nulla, per arrivare agli insegnanti che, in questo caso, ironizzano su un aspetto importante del proprio lavoro, come fossero degli amici al bar!

Ma la scuola è il luogo in cui i ragazzi dovrebbero crescere nel rispetto e nell’educazione, come viene loro giustamente richiesto costantemente evidenziando quanto le nuove generazioni non siano più capaci di farlo! Ancora una volta invece sono gli adulti a cadere nel buco nero dell’incapacità di stare su un piano di confronto e di sana responsabilità.

Avrei anche in proposito una domanda: “ma tutti i bes-pei-ADHD di cui ironizzano la dirigente e il professore del caso, da chi vengono certificati? E quanti sono gli insegnanti che sin dalle elementari, mandano i genitori alla Uonpia per agevolare una richiesta di certificazione?”. E quindi applaudo i ragazzi di questa scuola, che sono insorti con la stessa ironia utilizzata da chi invece di tutelarli li ha derisi.

Caro Ministro, quante cose da fare. Effettivamente non si sa proprio da dove partire.

I più letti

avatar-icon

Andrea Soglio