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(Ansa)
Politica

Pnrr: i progetti, i soldi (ricevuti e spesi). A che punto stanno le cose

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è forse il più grande progetto politico-economico dai tempi del dopoguerra per il nostro paese. Un progetto da oltre 200 miliardi che seguiremo, fino al 2026

Da mesi si parla dei fondi del Pnrr, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza da oltre 200 miliardi, tra fondi europei e soldi pubblici, che serviranno a rimettere in moto l'Italia dopo la Pandemia. Un'occasione irripetibile per il rilancio del Paese, che avverrà attraverso tre assi strategici digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale.

Il Governo avrà 5 anni per realizzare i progetti del Pnrr, tempo che forse potrebbe non bastare vista l'abituale lentezza e complessità della nostra burocrazia. Per cercare di tenere aggiornato il cittadino è stato creato da Palazzo Chigi un sito internet "Italia Domani" dove si dovrebbe trovare il monitoraggio dello stato degli investimenti del Piano ripresa e resilienza.

Soldi

Ad agosto è arrivata da Bruxelles la prima tranche dei fondi di circa 25 miliardi. Di questi 15 miliardi dovranno essere impiegati entro il 31 dicembre 2021 con la realizzazione dei progetti che richiedono anche solo l'avvio di gare d'appalto o la pubblicazione di decreti attuativi e la modalità dell'erogazione delle risorse stanziate. Gare e risorse che non è facile reperire, senza una lunga ricerca sul sito dell'Anac, delle Regioni, dei ministeri (solo alcuni) delle singole aziende sanitarie e di tutti gli enti coinvolti.

I fondi e le missioni del Pnrr

L'Europa ha stanziato per il Pnrr italiano 191,5 mld di euro grazie a sovvenzioni e prestiti dell'RRF (Recovery and Resilience Facility), il fondo dedicato a contrastare gli effetti della pandemia. I fondi sono stati Integrati dallo Stato attraverso un piano complementare con 30,6 mld di euro per un totale di 222,1 mld. Tutti gli interventi del Pnrr dovranno essere realizzati entro 5 anni.
Il Piano si articola in 6 Missioni, ossia le tematiche principali su cui intervenire, individuate in piena coerenza con i 6 pilastri del Next Generation EU. Le Missioni della prima tranche dei fondi si articolano in Componenti, composte a loro volta da 25 Investimenti e 27 Riforme, insieme a circa 150 progetti da realizzare entro il 31 dicembre 2021. Alcuni progetti sono già in corso d'opera come l'Alta velocità ferroviaria in Liguria e sulla linea Brescia-Venezia, 837 milioni per il 2021.

Missione 1

Una quota importante di 1,7 miliardi sarà impiegata per gli incentivi fiscali del Piano Transizione 4.0. Mentre 1,2 miliardi servirà per rifinanziamento del fondo Simest per gli aiuti alle aziende italiane sui mercati stranieri.
402 milioni efficienza del sistema giudiziario con 16.500 assunzioni a termine previste dal decreto sul reclutamento nella Pa.
247 milioni destinati al turismo e in particolare al pacchetto di misure che va dai crediti d'imposta per migliorare l'offerta delle strutture ricettive alla creazione di una sezione speciale del Fondo di garanzia.

Missione 2

3,2 miliardi di cui 2,5 miliardi sono prestiti.1,6 miliardi a disposizione dei Comuni per interventi, di portata piccola e media, destinati a garantire la messa in sicurezza del territorio e l'adeguamento degli edifici, l'efficienza energetica e i sistemi di illuminazione pubblica.461,5 milioni per il sostegno del superbonus.

Missione 3

2,3 miliardi di cui 817 milioni di spese già effettuate nel corso del 2020 e 1.482 milioni saranno spese effettuate nel corso del 2021.
Estensione dell'Alta velocità e del potenziamento del sistema ferroviario in Italia. In particolare, si interverrà sulla Brescia-Verona-Padova (493 milioni entro il 2021), il Terzo valico (930 milioni) e i nodi metropolitani (361 milioni).

Missione 4

Previsti 3 miliardi ripartiti in:700 milioni per edilizia scolastica 650 milioni per gli asili nido400 milioni al piano per la rimozione dei divari territoriali da attuare con l'aiuto dell'Invalsi300 milioni per i programmi di rilevante interesse nazionale (Prin)100 milioni per dottorati innovativi.

Missione 5

1,3 miliardi di cui quasi la totalità circa 1,2 miliardi in sovvenzioni e 63,4 milioni di prestiti. Tra questi 400 milioni per la riforma delle politiche attive del lavoro, 220 milioni per il rafforzamento del sistema di formazione duale, sul modello tedesco dell'apprendimento on the job 216,6 milioni per il servizio civile universale175 milioni per la strategia nazionale aree interne.

Missione 6

1,2 miliardi di prestiti divisi in 800 milioni per il piano di potenziamento dei posti letto in terapia intensiva e per l'ammodernamento tecnologico degli ospedali: in particolare per l'acquisto di nuove apparecchiature (dalle tac alle risonanze magnetiche).250 milioni nell'infrastruttura informatica del Ssn per implementare il fascicolo sanitario.135 milioni serviranno per i primi interventi anti-sismici per la rete ospedaliera.

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Linda Di Benedetto