L'eurogruppo boccia Conte e Di Maio sul Mes
ANSA/ALESSANDRO DI MEO
Politica

L'eurogruppo boccia Conte e Di Maio sul Mes

"Il testo non si cambia" ha dichiarato il presidente dell'eurogruppo, Centeno. Il Premier nei guai più che mai

"Non vediamo ragione per cambiare il testo del Mes; al massimo possiamo parlare di cose tecniche. Si firmerà ad inizio 2020. L'accordo era stato già raggiunto a giugno". Sono le 17 quando da Bruxelles il Presidente dell'Eurogruppo, Mario Centeno, mette forse la parola fine sui sogni di Conte e Gualtieri (ma anche di Di Maio) di modifica e di trattative sul Fondo Salva Stati.

Niente da fare, l'Europa ha deciso, l'accordo politico c'è da giugno (proprio mentre il Parlamento italiano votava per il no), tra un mese si firma e si parte.

E ora? Ed ora cosa farà l'avvocato del popolo che due giorni fa in Parlamento tra un insulto a Salvini e l'altro prometteva una nuova fase di dialogo sul Mes con Bruxelles o quantomeno un rinvio? Ed ora cosa farà il Ministro Gualtieri, quello che in commissione aveva detto due settimane fa che l'accordo era "inemendabile" (ed oggi ci è arrivata la conferma ufficiale della veridicità di quella affermazione) e che proprio in queste ore sta cercando il modo di intavolare un dialogo con il resto dell'Europa sul fondo Salva Stati? Ed ora cosa farà Di Maio che ha detto (ieri) che così com'è il Mes non lo vota? Ed ora cosa farà Grillo che vede sgretolarsi ogni giorno che passa sempre più il Governo inventato con Renzi l'agosto scorso?

Su tutto, quale sia l'opinione di ciascuno sul Mes, è avidente che qualcosa di strano e di sbagliato ci sia stato nella gestione dell'intera vicenda tra Roma e Bruxelles.

Delrio ieri ha detto che il Pd è pronto al voto e non ha paura delle elezioni. Sempre ieri anche Renzi ammetteva per la prima volta che nella maggioranza ci sono troppi litigi e poche decisioni e che il voto è vicino.

Per gestire il Mes, l'Ilva, l'Alitalia, la Manovra economica delle mille tasse, i migranti, i dazi Usa, le autostrade che si sgretolano, il lavoro che manca serve un Governo serio, forte. Questo non lo è, non lo è mai Stato. Unirsi per non far vincere Salvini è solo uno slogan che può durare pochi giorni. Poi sarebbe servito un progetto politico, un'idea di paese, un'alleanza vera.

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