Le trame russe dell’«Espresso» per incastrare Salvini e la Lega
Matteo Salvini (Ansa)
Politica

Le trame russe dell’«Espresso» per incastrare Salvini e la Lega

L’autore dei pezzi sui presunti rubli al Carroccio e l’uomo che partecipò alla trattativa con i moscoviti e la registrò erano amici da tempo. Prima e dopo l’incontro ci furono frequenti contatti tra i due (che volarono insieme a Mosca) per organizzare lo scoop

Quattro anni fa l’allora direttore dell’EspressoMarco Damilano aveva paragonato l’inchiesta sul Metropol portata avanti dai suoi cronisti nientemeno che al Watergate. Stiamo parlando, per chi non lo ricordasse, del celebre o famigerato (dipende dai punti di vista) «scoop» sulla presunta trattativa tra emissari del Carroccio e oscuri personaggi russi, legati al mondo putiniano, per far arrivare rubli alla Lega grazie a una compravendita di petrolio a prezzo scontato. Due segugi del settimanale avevano raccontato di essere riusciti a seguire le contrattazioni in tempo reale e di aver persino messo le mani sulla registrazione di uno degli incontri. Un’esclusiva che all’epoca fece il giro del mondo e portò all’apertura di un’inchiesta per corruzione internazionale presso la Procura di Milano. Con quegli articoli e con un tomo a essi collegato (Il libro nero della Lega) media e politica cercarono di mettere in difficoltà Matteo Salvini alla vigilia delle Europee.

Oggi che il fascicolo penale è stato archiviato, la storia di questa parodia del Watergate va probabilmente riscritta alla luce di un’informativa del nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Milano, datata luglio 2020, che La Verità ha visionato in esclusiva. Un’annotazione che getta una luce sinistra sull’intera inchiesta giornalistica del settimanale, all’epoca di proprietà della famiglia di Carlo De Benedetti. Ricordiamo che lo stesso editore nel 2020 ha fondato il quotidiano Il Domani e ha assunto nel suo nuovo giornale proprio il principale autore degli articoli sul Metropol.


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Giacomo Amadori

(Genova, 1970). Ex inviato di Panorama e di Libero. Cerca di studiare i potenti da vicino, senza essere riconosciuto, perciò non ama apparire, neppure in questa foto. Coordina la sezione investigativa dellaVerità. Nel team, i cronisti Fabio Amendolara, Antonio Amorosi e Alessia Pedrielli, l'esperto informaticoGianluca Preite, il fotoreporter Niccolò Celesti. Ha vinto i premi giornalistici Città di Milano, Saint Vincent,Guido Vergani cronista dell'anno e Livatino-Saetta.

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