Conte perde tempo ma la colpa è delle opposizioni
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Conte perde tempo ma la colpa è delle opposizioni

Duro attacco di Giuseppe Conte a Salvini e Meloni («stavolta faccio nomi e cognomi») intanto gli aiuti concreti alla gente latitano

La colpa è delle opposizioni. Giuseppe Conte nella conferenza stampa con cui ha annunciato la proroga delle attuali misure anti Coronavirus fino al 3 maggio (con la sola apertura di librerie, cartolerie e negozi per bambini) ha attaccato pesantemente i vertici di Lega e Fratelli d'Italia, «devo fare i nomi e cognomi: Matteo Salvini e Giorgia Meloni» che avrebbero mentito agli italiani sul Mes indebolendo il nostro paese.

Perfetto: tutta colpa di quei cattivi e bugiardi dell'opposizione.

Colpa loro, ad esempio di tutti gli errori nella comunicazione e presentazione dei decreti che hanno creato notti di panico con il fuggi fuggi generale dal nord (lo ricordate? Era la notte tra 8 e 9 marzo).

Colpa loro se la lista delle attività che dal 24 marzo potevano restare aperte è arrivata 24 ore dopo la conferenza stampa, lasciando artigiani, piccoli e grandi imprenditori in balia di bozze e voci per un'intera domenica.

Colpa loro se il decreto liquidità è stato annunciato alla stampa senza alcun testo a disposizione, testo arrivato tre giorni dopo.

Sempre colpa loro se, al momento, non c'è stato un artigiano, o industriale o azienda che abbia ricevuto un euro che sia uno.

C'è sicuramente lo zampino di Salvini e Meloni nel blackout del sito dell'Inps il giorno del via alle domande per il bonus da 600 euro.

Concludendo, in ordine di tempo, è colpa dell'opposizione che l'accordo trovato ieri in Europa è stato un fallimento per l'Italia che si è presentata all'incontro forte delle parole del Premier "no Mes, si Eurobond" ed è tornata a casa con un Mes rivisitato non si è ancora capito in che modo e con fondi a disposizione per meno di 100 miliardi (si dice 35-36), molti meno di quelli che servono.

E che le cose siano andate male a Bruxelles, anche se il Ministro Gualtieri vede il bicchiere più che mezzo pieno, lo dimostra il fatto che il suo partito, il Pd, lancia guarda caso 12 ore dopo la fine della trattativa europea l'idea della «Covid-Tax», termine elegante dietro il quale si nasconde una patrimoniale dell'1% per i redditi superiori ad 80 mila euro.Sono passate cinque settimane dall'inizio del lockdown del nostro Paese. Al momento aiuti economici concreti alle imprese, ai cassintegrati, i liberi professionisti o alle persone non ne sono arrivati. Sarebbe stato bello sentire dal Presidente del Consiglio, con la stessa forza con cui ha attaccato le opposizioni ed i suoi leader facendo nomi e cognomi, delle spiegazioni in merito, se non delle scuse.

Ps. queste le parole testuali dell'attacco di Conte: "Il Mes non è stato istituito ieri o attivato la scorsa notte. esiste dal 2012 e stavolta devo fare nomi e cognomi: fu votato dal Governo Berlusconi con Salvini e Giorgia Meloni Ministro". Per la cronaca: il Governo Berlusconi finì la famosa sera dell'11 novembre 2011. Nel 2012 il Premier era Mario Monti. E la Lega votò contro al Mes.

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Andrea Soglio