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(Ansa)
Politica

Elezione del Presidente della Repubblica; i numeri degli schieramenti

Il centrodestra a quota 460, 30 votanti in più del centrosinistra. Determinanti i renziani ed i fuoriusciti del Movimento 5 Stelle

Mancano 7 giorni al via della prima votazione per l'elezione del prossimo Presidente della Repubblica e la battaglia per la conquista del Quirinale entra nel vivo. In realtà la tensione da qualche giorno è già alle stelle, soprattutto dopo che il centrodestra compatto ha chiesto a Silvio Berlusconi di sciogliere la riserva come candidato ufficiale dell'intero schieramento.

Non sappiamo, ad oggi, come finirà la partita ma di sicuro, quale sia la scelta del leader di Forza Italia e quello che accadrà nei giorni a seguire va letto considerando i numeri dei votanti; nessuno dei duo grossi schieramenti politici gode della maggioranza assoluta dei grandi elettori che sono 1007 (629 deputati, 320 senatori e 58 esponenti delle regioni). Per la prima volta dopo diverse elezioni andate a vantaggio del centrosinistra (Scalfaro, Napolitano 1 e 2, Mattarella) i numeri dicono che è il centrodestra ad avere una rappresentanza più ampia e quindi con le maggiori possibilità di chiudere la partita a proprio vantaggio. Restano da recuperare però quasi 50 voti per la quarta votazione, quella dove basterà la maggioranza e non i 2/3 dei votanti.

Determinanti saranno i voti di Matteo Renzi ed Italia Viva oltre che la fedeltà alle indicazioni di Giuseppe Conte dei parlamentari grillini (e dei fuoriusciti di questi anni), difficilmente controllabili e che sono stati infatti al centro delle telefonate di numerosi colleghi per cercare di capire le loro intenzioni.

I numeri

CENTRODESTRA: sono 450 grandi elettori che fanno riferimento ai partiti della coalizione: 196 sono della Lega (il senatore Paolo Saviane è deceduto e il suo seggio resta vacante), 127 di Fi, 58 di Fdi, 31 di Coraggio Italia-Cambiamo-Idea, 5 di Noi con l'Italia, ai quali si aggiungono i 33 delegati regionali.

CENTROSINISTRA : Può contare su 420 voti. Il Pd conta 133 grandi elettori (Gualtieri neo sindaco di Roma dovrà optare e quindi forse il suo seggio sarà vacante al momento dell'elezione del Colle), M5s ne ha 233, Leu 18, Azione-+Europa 5, Centro democratico di Bruno Tabacci ha 6 deputati. A questo blocco si aggiungono i 25 delegati regionali, più Gianclaudio Bressa, iscritto al gruppo per le Autonomie ma eletto con il Pd.

C'è poi la questione di Italia Viva. Il partito di Matteo Renzi ha infatti un bacino di voti importante, forse determinante. 43 votanti che al momento sembrano essere più vicini ad un accordo con il centrodestra che all'asse Pd+M5S

SENATORI A VITA: Per questa elezione del presidente della Repubblica sono 6: Giorgio Napolitano, Mario Monti, Liliana Segre, Elena Cattaneo, Renzo Piano, Carlo Rubbia.

AUTONOMIE: Il gruppo delle autonomie-minoranze linguistiche conta 4 deputati e 5 senatori, al cui gruppo a Palazzo Madama sono iscritti anche Gianclaudio Bressa (Pd), Pier Ferdinando Casini (Centristi per l'Europa) e i senatori a vita Cattaneo e Napolitano.

GRUPPO MISTO: In questa legislatura il gruppo Misto di Camera e Senato e' lievitato e mutato a secondo della nascita di nuove componenti: il gruppo piu' nutrito e' la pattuglia ex M5s di Alternativa C'e' che per le votazioni del Quirinale ha 19 grandi elettori, Azione-+Europa-Radicali (5), Centro Democratico (6 deputati), Maie (3 deputati, 3 senatori), FacciamoEco (5 deputati), Nci (5 deputati). Nel Misto al Senato c'e' poi LeU (6) e tanti fuoriusciti M5s (24 alla Camera che risultano non iscritti a nessuna componente insieme all'ex Leu Michela Rostan mentre a Palazzo Madama sono nel misto 15 ex M5s, i 3 ex 5s ora Italexit e 1 ex 5s ora Potere al Popolo)

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Andrea Soglio