Pastoie burocratiche a Kabul
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Pastoie burocratiche a Kabul

Il blog di una cooperante che ha aperto una scuola nella capitale afghana

Oggi mi sono svegliata più leggera del solito, avendo dormito come mai prima nelle ultime settimane.

Sì, perché aldilà delle lunghe ore di lavoro e delle innumerevoli cose da fare a scuola prima e dopo l’apertura, ci si è aggiunto anche il visto in scadenza, da rinnovare obbligatoriamente.

E dopo un mese passato tra cinque ministeri diversi, colloqui con parlamentari e persino con un vice ministro, code estenuanti sotto al sole che sembravano non finire mai, e centinaia di carte da firmare e far vidimare…finalmente me l’hanno dato!

Adesso posso solo preoccuparmi della mia scuola, e dormire sonni (quasi) tranquilli.

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Selene Biffi

Imprenditrice sociale, ho lanciato la mia prima startup, Youth Action for Change, a 22 anni con soli 150 Euro. Già consulente ONU, mi occupo ora di Plain Ink, startup a vocazione sociale che produce fumetti e storie interattive in Italia e Paesi in Via di Sviluppo. Al momento scrivo da Kabul, dove ho creato The Qessa Academy, la prima scuola per cantastorie.

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