Matteo Renzi Leopolda
ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI
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Finalmente qualcuno indaga su Open

La Procura di Firenze con le perquisizioni di oggi ha dimostrato di voler vederci chiaro. E le accuse sono pesanti, come i sospetti di cui anche noi abbiamo parlato a lungo

La Procura di Firenze con le perquisizioni di oggi ha dimostrato di voler vederci chiaro nei finanziamenti di questa fondazione Open che lo ricordo è quella che nel corso degli ultimi anni ha finanziato tutta una serie di attività di Matteo Renzi, prima tra tutte la Leopolda, la famosa kermesse creata da Renzi a Firenze, servita come lancio politico che è passato da sindaco di Firenze a premier proprio passando dalle varie edizioni della Leopolda stessa.

Che cosa vuol capire la Procura? Semplice, vuole capire da dove arrivassero tutti questi soldi finiti nelle casse di Open e soprattutto a cosa servissero. Fino ad oggi non era interessato a nessuno capire la trasparenza, tranne a noi, ad essere sinceri, che su La Verità e su Panorama abbiamo da mesi cominciato a ricostruire tutta una serie di attività economiche e non solo scoprendo cose sorprendenti. Ad Open arrivavano centinaia di migliaia, in alcuni casi milioni di euro che poi venivano dirottati, apparentemente erano parcelle, anche al comitato per il referendum sulla riforma del Senato quello della clamorosa sconfitta dello stesso Renzi che fu costretto alle dimissioni da Presidente del Consiglio.

I soldi arrivavano anche ad altre persone, persone vicine sempre a Reni. In totale la Procura di Firenze ha calcolato finanziamenti per circa 7 milioni di euro e vuole quindi capire se questi soldi siano serviti per attività politiche oppure se siano stati usati per altri scopi ed altre ragioni.

Va detto che al momento Renzi non rischia nulla, non essendo stato neanche indagato; lo sono invece diversi uomini da sempre vicini a lui, come l’avvocato Bianchi, il Presidente della Fondazione Open, oppure la persona che organizzava la Leopolda, ma anche persone che con Renzi avevano fatto campagna elettorale. Le accuse sono gravi, sono influenze illecite, finanziamento illecito ai partiti, riciclaggio ed auto riciclaggio, si parla anche di falso in bilancio. E’ un’inchiesta molto seria.

Nuovo contratto Pd e M5S

In questi giorni si parla del possibile nuovo contratto di Governo tra i partiti della maggioranza. Un contratto tra Pd e Movimento 5 Stelle in realtà è già stato fatto ed ha un articolo solo: non andare a votare. Su tutto il resto infatti i due partiti sono da sempre divisi. Sono divisi sulla giustizia, sulla prescrizione, sono divisi sulle tasse, sono divisi sul fondo salva stati, sono divisi su ogni mossa sia stata fatta in questi tre mesi di Governo. Litigano su tutto. Ma nessuno di loro vuole andare alle elezioni perché sanno di avere da perdere, soprattutto il genitore di questo Governo, Renzi stesso, perché sa benissimo che nelle urne il sogno di Italia Viva e del suo progetto politico verrebbe bocciato dagli elettori come dicono i sondaggi.

Bella Ciao

C’è poco da stupirsi sul fatto che don Biancalani abbia fatto cantare “Bella Ciao” nella sua Chiesa; in passato lo ricordo aveva ospitato in piscina decine di migranti, oppure li aveva ospitati nella sua Chiesa e sul sagrato trasformato in un dormitorio. Certo, fare entrare i migranti in chiesa è servito a far uscire molti fedeli. Spero che questa ultima trovata, questo contributo di questo sacerdote, che è noto per le sue polemiche ed i suoi gesti, farà in modo di allontanare dalla Parrocchia. Io non credo che in Chiesa di vada a cantare “Bella Ciao”, che resta un canto partigiano e come tale deve restare fuori dalle chiese.

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Maurizio Belpietro