Nudo nei luoghi degli scandali: le strane foto di Ou Zhihang
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Nudo nei luoghi degli scandali: le strane foto di Ou Zhihang

"Il nudo attira. Permettendo alle mie foto di fare il giro del web". Con il duplice beneficio di contribuire alla diffusione della notizia e fare in modo che della stessa si continui a parlare a lungo

"Spero di poter continuare la mia missione fino a ottant'anni", racconta Ou Zhihang in un'intervista al South China Morning Post. Ou Zhihang è un giornalista del Guangdong, che da qualche tempo ha trovato un modo piuttosto originale per, come lo spiega lui, "fare in modo che i cinesi non smettano mai di parlare dei grandi scandali che quotidianamente si verificano nella Repubblica popolare". Quale? Scattare una fotografia del luogo in cui quesi si sono consumati. In cui compare anche lui. Di spalle. Completamente nudo. Mentre esegue una flessione sulle braccia.

Interrogato sulle ragioni che lo hanno spinto a "raccontare la storia della Cina" con immagini così singolari, Ou spiega di non essere assolutamente affetto da strane manie di protagonismo, ma di aver capito che solo se la gente continuerà a dibattere a lungo degli aspetti più controversi della Repubblica popolare sarà forse possibile, un giorno, riuscire a cambiare qualcosa. E se il nudo attira, pose così "strane" oltre a non passare inosservate hanno il potenziale per fare il giro del web. Con il duplice beneficio di "contribuire alla diffusione della notizia e fare in modo che della stessa si continui a parlare a lungo".

La collezione di Ou Zhihang contiene oggi circa trecento scatti. Si tratta di luoghi in cui sono state organizzate proteste popolari, di edifici realizzati con finanziamenti illeciti, abitazioni di politici corrotti, o grandi opere come le strutture che hanno ospitato le Olimpiadi, quelle della Expo di Shanghai, dighe, ponti o grandi aziende accusate di non rispettare i diritti dei loro lavoratori.

"Non corro mai nel luogo dello scandalo nel momento in cui questo si verifica. Non vi troverei mai la privacy necessaria per uno scatto così 'forte'". Inoltre, Ou è convinto che solo quando i fatti stanno per essere dimenticati sia possibile lavorare sulla "memoria di lungo periodo". Permettendo a chi segue il suo blog fotografico di continuare a ricordare e a riflettere su ciò che succede nel paese. Nella speranza di poter così invogliare Pechino a impegnarsi per cambiare le cose.

Ou Zhihang non si considera un attivista ma un artista. Un uomo che sfruttando immagini "forti ma allo stesso tempo piene di armonia" riesce a far riflettere chi le osserva senza offendere (direttamente) nessuno. E per facilitarne la diffusione ha recentemente deciso di organizzare qualche mostra a tema. Ma chissà se anche questa volta il Partito non avrà nulla da obiettare...

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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