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(Museo Nazionale degli Alpini)
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La storia degli Alpini si fa virtuale

Per il 150°anniversario del Corpo, il Museo Nazionale degli Alpini al Doss Trento inaugura un'esperienza multimediale nella storia delle penne nere dal 1872 ad oggi.

La guerra, i canti, la vita quotidiana delle penne nere oggi entrate nel 150°anno dalla loro fondazione, prendono vita grazie alla tecnologia multimediale al Museo Storico Nazionale del Doss Trento. La novità, annunciata dalla visita del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini (già alpino del Battaglione "Edolo"), riguarda la totale trasformazione dell'area dedicata alla storia delle Truppe Alpine in museo virtuale-esperienziale, grazie al progetto messo in atto da 490 Studio, azienda trentina di design e innovazione tecnologica specializzata nella digitalizzazione del patrimonio storico-culturale. Da inanimati quali erano, gli oggetti e i cimeli della lunga storia delle penne nere hanno da oggi una nuova vita virtuale per un'esperienza sensoriale a 360° che tocca tutti gli aspetti della "vita alpina". La caserma, le camerate, la vita in trincea. E poi le armi, le attrezzature per la guerra in montagna. Non mancano due sentinelle di "piantone" alle installazioni, che grazie alle tecnologie digitali ad ogni cambio della guardia mostrano una diversa uniforme a seconda del periodo storico. I touch screen muovono le scene, una app dedicata scaricabile al museo fa da cicerone digitale ai visitatori. Non mancano naturalmente i mezzi, in primis il fedelissimo compagno a quatto zampe: il mulo con la soma.

Più avanti negli anni troviamo veicoli come la Guzzi Nuovo Falcone e altri mezzi in dotazione nella lunga storia del Corpo. Non mancano gli strumenti tipici della specialità delle truppe da montagna, come gli sci indossati con le mimetiche da neve, a partire dai primi esemplari in legno fino ad arrivare a quelli attualmente in dotazione agli Alpini in armi. A questi ultimi è dedicata una sezione multimediale che guida il visitatore alla scoperta delle missioni internazionali e agli equipaggiamenti attualmente in dotazione alle Brigate Alpine. Non manca nulla, e certamente un posto di rilievo è dedicato a quello che è il simbolo per eccellenza di ogni Alpino: il cappello con la penna nera accoglie i visitatori nella sua nuova forma digitalizzata con una grande proiezione in una delle sale del museo dove ne è spiegata la foggia e la storia del copricapo in feltro con penna e nappina. Da oggi al Dos Trento, nella sua veste tecnologica, il patrimonio culturale e storico del corpo militare più amato in Italia è valorizzato e racontato alle nuove generazioni, che tramite la tecnologia touch potranno conoscere anche le storie e le imprese di tutte le Medaglie al Valor Militare che portarono quel cappello donando la vita. Citando una canzone alpina, grazie alla memoria conservata nel nuovo museo esperienziale, si potrebbe intonare un verso che ne sintetizza il valore al di là del tempo: "motorizzato o a pié/la piuma sul cappello/lo zaino affardellato/ l'alpin l'è sempre quél".

In primo piano: Guzzi Nuovo Falcone in dotazione dagli anni '70. (Mus.Naz. Alpini)

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Edoardo Frittoli