News

Palmira riconquistata e strappata all'Isis

Le forze di Damasco coperte dai bombardamenti russi e aiutate da Hezbollah hanno nuovamente preso il controllo della città simbolo della Siria

Conquistata la prima volta il mercoledì 20 maggio 2015, ripresa dall'esercito siriano fedele ad Assad e sostenuto dalle truppe speciali russe il 25 marzo 2016, ripresa ancora una volta nel mese di dicembre 2016 dai miliziani dello Stato Islamico (o ISIS) la città di Palmira - dove sorge uno dei siti archeologici dichiarati Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO - è stata nuovamente liberata e riconquistata dall'esercito siriano.

Le forze di Damasco hanno annunciato di avere ripreso il pieno controllo della città. La riconquista, hanno fatto sapere le forze armate, è avvenuta grazie alla copertura dei bombardamenti russi e all'appoggio di "truppe alleate e amiche". Vale a dire i miliziani sciiti libanesi di Hezbollah.

Siria: il significato politico-militare della riconquista di Palmira

Siria, l'Isis decapita l'ex responsabile del sito archeologico di Palmira

Palmira, com'era e com'è dopo l'Isis - Foto


Conquistata una prima volta nel maggio del 2015 dallo Stato islamico, che si abbandonò a distruzioni di reperti archeologici e atrocità di ogni tipo, la città era stata ripresa nel marzo del 2016 dalle truppe siriane. Nel dicembre scorso era stata nuovamente occupata dai jihadisti praticamente senza alcuna resistenza. Ora, dopo quasi tre mesi, viene nuovamente conquistata dai governativi.

La vecchia Palmira, persa, riconquistata e nuovamente perduta

Un frame dal video dell'Isis che documenta l'esecuzione di 25 soldati siriani a Palmira nel 2015

I più letti

avatar-icon

username_24