Lenti a contatto, 10 consigli dell'esperto
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Lenti a contatto, 10 consigli dell'esperto

Quando e come usarle, quali scegliere e soprattutto quali "regole" seguire per ottenere la massima efficacia, senza spiacevoli sorprese

Ecco i consigli su come scegliere le lenti a contatto e come indossarle e tenerle puliteOlycom

Le lenti a contatto sono sempre più diffuse: sono in grado di corregge molti difetti visivi, sono comode e pratiche, ma di recente se ne trovano in commercio anche di colorate, che vengono scelte soprattutto per questioni estetiche, per poter "cambiare" temporaneamente il colore dei propri occhi. Quali lenti scegliere, dunque: meglio rigide, semi-rigide o morbide? Come usarle e a che età iniziare? Quali i benefici e quali i rischi, se ce ne sono? A Panorama.it i consigli dell'esperto, il Dott. Maurizio Rolando, Professore associato di Oftalmologia presso l'Università di Genova e Direttore del Centro per la superficie oculare.

Quando usare le lenti

Quando usare le lentiOlycom

Il primo quesito, per chi vuole provare le lenti a contatto, è quando usarle: per quale tipo di problemi della vista sono più indicate?

"Le lenti a contatto sono uno strumento per migliorare la qualità della visione, nato negli anni '70 - spiega il Prof. Rolando - Da allora la qualità è molto migliorata e possiamo dire che oggi garantisce un'ottima correzione e portabilità in presenza di moltissimi problemi: dalla miopia all'astigmatismo, arrivando all'ipermetropia. Di recente, però, si è andati anche oltre: le lenti si usano anche per corregge almeno parzialmente (o in alcuni casi totalmente) la presbiopia. Questo grazie a un'evoluzione nella qualità dei materiali, ma anche nelle strategia di costruzione".

Cosa fare prima di usare le lenti

Sono necessarie le visite oculistiche?Olycom

Cosa occorre fare, dunque, prima di poter indossare le lenti? Sono necessarie visite mediche o è sufficiente rivolgersi ad un ottico? "Innanzitutto occorre sapere cose si vuole fare - risponde l'esperto - In alcuni casi, quando non esistono particolari problematiche, può essere sufficiente rivolgersi all'ottico e fare una prova. In altri, quando si è in presenza di un problema più complesso, o se si tratta di una persona giovane, è opportuno un controllo oftalmologico, dunque con un oculista".

"E' però anche importante che ciascun soggetto abbia un minimo di coscienza: se si tratta di una persona allergica o, ad esempio, che ha spesso le palpebre gonfie, è bene farsi vedere, prima di ricorrere alle lenti a contatto".

Quale tipo di lente scegliere?

Con gli anni è migliorata la qualità dei materiali usati per le lenti a contatto morbide, dette anche "usa e getta"Olycom

"C'è da dire che c'è stata una notevole evoluzione nel campo delle lenti a contatto: se all'inizio si utilizzavano quelle rigide, oggi le lenti morbide, comunemente dette "usa e getta", sono molto diffuse e comode, richiedono livelli di manutenzione molto bassi e il rischio di una cattiva utilizzazione è altrettanto ridotto" spiega il Prof. Rolando, che aggiunge: "Se le lenti rigide erano molto efficaci per la correzione dei difetti visivi, ma difficili da tenere per la cattiva tollerabilità, oggi l'introduzione di materiali come il silicone-idrogel consente la stabilità della lente, e, nello stesso tempo, un'altissima permeabilità di ossigeno. La superficie dell'occhio, infatti, consuma molto ossigeno: con le lenti a contatto morbide di nuova generazione è cresciuta moltissimo la qualità biologica del prodotto e gli occhi possono "respirare" in modo adeguato. A migliorare le cose, poi, c'è il fatto che anche il disegno della lente è cambiato e questa non viene praticamente più percepita".

Cosa evitare

Quando togliere le lentiOlycom

Esistono soggetti che dovrebbero evitare l'uso di lenti a contatto o possono essere individuati comportamenti "a rischio"?

"Come per ogni 'strumento', anche le lenti a contatto richiedono delle "precauzioni" risponde l'esperto. Se è vero che oggi si possono portare quasi tutto il giorno, va però detto che ogni persona si conosce: ci sono giorni nei quali le le lenti danno fastidio, magari perché il ricambio di lacrime non è adeguato o per una lunga permanenza in ambienti chiusi, che fa sì che l'occhio perda acqua e la lente tenda a disidratarsi, cambiando leggermente forma. In questi casi può dare fastidio e va semplicemente rimossa".

Le lenti colorate

Quando usare le lenti colorateOlycom

Sono sempre più diffuse, per questioni estetiche: le lenti a contatto colorate permettono di "cambiare colore" agli occhi, ma sono altrettanto valide?

"Le lenti a contatto colorate non presentano problemi particolari, purché abbiano caratteristiche di costruzione adeguate. Sono divertenti, non vanno demonizzate, purché si sappia che rispetto a quelle tradizionali sono leggermente meno 'vantaggiose', perché ad esempio hanno una minor permeabilità ai gas. Questo significa che non si dovrebbero portare tutto il giorno, perché non sono il top delle possibilità esistenti; tuttavia possono essere indossate senza problemi" spiega il prof. Rolando.

Le lenti intraoculari

Quando ricorrere alle lenti intraoculariOlycom

Cosa sono le lenti intraoculari?

"Quando si parla di lenti intraoculari ci si riferisce ad un sistema di chirurgia refrattiva, che richiede dunque un intervento chirurgico, che comporta l'apertura dell'occhio" spiega il Prof. Rolando. "Questo tipo di intervento deve, dunque, essere fatto da mani capaci de esperte, e solo in casi particolari, ad esempio per coprire quei livelli di miopia che la chirurgia tradizionale al laser non può correggere. Se con il laser si interviene in casi di miopia fino a 7/8 diottrie da correggere, dalle 7 alle 12 si può affrontare questo tipo di impianto, ma deve essere il risultato di un accordo molto preciso con l'oculista, in base a specifiche analisi delle caratteristiche del soggetto".

Quando ricorrere al laser?

Meglio le lenti o il laser?Olycom

Ma quando si ricorre al laser e quando, invece, sono preferibili le lenti a contatto?

"Spesso l'intervento con il laser è il punto di arrivo per coloro che non tollerano più le lenti a contatto, ma nello stesso tempo non vogliono tornare agli occhiali. Mentre le lenti a contatto hanno avuto una grosse crescita negli ultimi 10 anni, i numeri relativi agli interventi col laser ci dicono che questo tipo di intervento non ha registrato aumenti. Questo conferma che la qualità delle lenti è migliorata e queste sono diventate sempre più tollerabili. Esiste, certamente, un problema di 'stress' all'occhio in particolari soggetti, che magari non producono sufficienti lacrime o nei casi di infiammazioni sulla superficie dell'occhio, che fanno sì che la tollerabilità diminuisca" spiega l'esperto, che conclude: "non ci sono regole univoche che vadano bene per tutti: il passaggio logico ideale è quello di iniziare col provare le lenti a contatto; se poi queste non risultassero adatte, si può procedere con il laser, che rappresenta pur sempre un interventi chirurgico".

Esiste un'età minima per portare le lenti?

A che età iniziare a usare le lenti?Olycom

Se tra gli adulti sono molto diffuse, alle lenti tra i più giovani sono spesso preferiti gli occhiali. Ma esiste un'età prima della quale sarebbero sconsigliare? "No, in realtà non esiste un'età che non tollera le lenti a contatto. Noi, infatti, le mettiamo anche a bambini che, purtroppo, hanno la cataratta congenita, per poter correggere la vista in modo che questa si sviluppi, dunque anche a bambini di pochi mesi. E' importante, però, l'educazione, in particolare quella del genitore. Abbiamo molti piccoli pazienti, anche di 12 anni, che le portano, ma con genitori avvertiti soprattutto sulle norme iginiche e gli accorgimenti da seguire nella pulizia. I bambini, comunque, capiscono molto bene e hanno paura di ciò che può far male al loro corpo. Sono invece più pericolosi i 16enni..." conclude il Prof. Rolando.

Possibili "rischi"

Quali rischi?Olycom

Esistono possibili "rischi" nell'uso delle lenti a contatto?

"Le lenti di per se stesse non comportano rischi, ma se usate in modo non corretto possono dare problemi - spiega l'esperto - I "rischi" possono essere di due tipi: il primo consiste nel sottoporre l'occhio a stress continuo e dunque a infiammazioni e arrossamenti; il secondo, invece, è dato dal prolungamento di una condizione di stress per l'occhio stesso che, se sottovalutata, può causare una modificazione della superificie della cornea, con un ascesso, che non deve avvenire".


Le tre regole da non dimenticare

Tre regole da non dimenticareOlycom

"In conclusione, possiamo sintetizzare i consigli per evitare disturbi e non avere problemi di tollerabilità in tre sempli regole: 1) la pulizia, che deve avvenire in modo corretto; 2) in caso di arrossamento o fastidio, non mettere le lenti; 3) in caso di infiammazione o fastidio più marcato, togliere subito le lenti. Se si rispettano queste indicazioni di buon senso, le lenti a contatto non danno problemi e rappresentano un ottimo strumento di correzione dei difetti visivi" conclude il Prof. Maurizio Rolando.

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Eleonora Lorusso