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Saluti romani e cori antisemiti, la Lazio bandisce a vita tre tifosi

Il club di Lotito mette fuori i protagonisti degli atti nel derby contro la Roma, compreso il supporter (tedesco) che si è presentato in curva con la maglietta inneggiante a Hitler

Pugno duro della Lazio verso i tifosi che si sono resi protagonisti di cori e comportamenti discriminatori e antisemiti nel corso del derby contro la Roma vinto per 1-0. Tre sono stati identificati, anche grazie alla collaborazione del club biancoceleste, e tutti e tre saranno banditi a vita dallo stadio Olimpico in applicazione del codice etico della società. Tra di loro c'è il tifoso, di origine tedesca, immortalato con la maglietta '88 HITLERSON' la cui foto aveva fatto il giro del web attirando la condanna e l'indignazione della comunità ebraica e del ministro dello Sport, Andrea Abodi.

I tre identificati hanno ricevuto un Daspo di 5 anni firmato dalla Questura di Roma. A questo provvedimento si somma l'esclusione a vita della Lazio che ha ufficializzato anche l'intenzione di costituirsi parte civile per la richiesta di risarcimento danni negli eventuali procedimenti penali che seguiranno: "Nel corso della partita di domenica, Lazio-Roma, e nei giorni immediatamente successivi, sono state identificate tre persone che si sono rese protagoniste di comportamenti che nulla hanno a che vedere con il tifo e che manifestano forme di discriminazione e antisemitismo.

Grazie alla collaborazione tra la Società Sportiva Lazio, il proprio servizio di sicurezza, gli steward e le forze dell’ordine, anche mediante l’utilizzo delle telecamere di sorveglianza dello Stadio Olimpico, si è proceduto in breve tempo all’individuazione di una persona che indossava la maglia con il numero 88 recante la scritta “HITLERSON” e di altre due che ostentatamente compivano il gesto del saluto romano.

Nei loro confronti, una volta concluso l’iter amministrativo degli organi di sicurezza e ottenuta dalla Procura della Repubblica l’autorizzazione al Questore a fornire le generalità dei tre soggetti, la Lazio applicherà con severità il Codice Etico e disporrà il non gradimento quindi l’allontanamento a vita dallo stadio e si costituirà parte civile per la richiesta di risarcimento danni negli eventuali procedimenti penali che seguiranno".

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Giovanni Capuano