Jet italiani per Israele
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Jet italiani per Israele

Una commessa storica per Master, il moderno addestratore prodotto da Alenia Aermacchi

Per la prima volta Gerusalemme ha scelto un velivolo non statunitense per equipaggiare la sua aeronautica, considerata una delle più efficienti e avanzate del mondo.  L’accordo, già nell’aria da febbraio ma firmato ufficialmente giovedì a Roma , prevede la fornitura di 30 M-346 Master prodotti da Alenia Aermacch i (Gruppo Finmeccanica), considerati i migliori addestratori avanzati destinati a rimpiazzare i vecchi TA-4 Skyhawk statunitensi attualmente in uso alla Israel Air Force..

Il Master si è aggiudicato la gara contro il velivolo sudcoreano/americano KAI T-50 già battuto dall’aereo italiano nella commessa per 12 aerei emessa l’anno scorso dall’aeronautica di Singapore e in competizione con il jet italiano per una commessa allaeronautica filippina. I primi Master entreranno in servizio a Gerusalemme nel 2014 e la loro acquisizione rientra in un contratto di scambio di tecnologie militari tra Italia e Israele del valore di due miliardi di dollari, cioè poco più di 1,6 miliardi di euro.

Oltre ai jet Israele acquisirà anche sistemi di addestramento ed equipaggiamenti per un valore di un miliardo di dollari cedendo in  ambio all’Italia forniture di eguale valore inclusi sistemi satellitari ottici ad alta risoluzione  e  due velivoli da scoperta radar Eitam che permetteranno alla nostra aeronautica di operare in piena autonomia anche in assenza dei velivoli-radar della Nato.

L’acquisizione del Master da parte delle forze aeree israeliane potrebbe aprire al jet italiano nuovi mercati tenuto conto che l’aereo è da tempo in valutazione negli Emirati Arabi Uniti e sembra avere buone chanches di imporsi anche come futuro aereo da addestramento delle forze statunitensi per le quali la gara è slittata di alcuni anni per ragioni di bilancio.

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Gianandrea Gaiani