Gli italiani chiedono più Europa
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Gli italiani chiedono più Europa

Stando ad un sondaggio gli elettori vorrebbero uno stato sempre più unito con leggi ed un governo comuni

Sull'Europa le opinioni sembrano essere chiare. Interrogato un campione rappresentativo di italiani, il 66%, due su tre, ritiene che ci voglia più Europa di quanta ce ne sia ora. Questo valore, in passato già maggioritario nel Paese, è inoltre cresciuto di circa dieci punti percentuali dal 2011. Di più, nel sondaggio si distingue tra chi nell'Ue vuole in comune "solo" politica estera e difesa, oppure chi ritiene sia meglio "arrivare appena possibile ad una sorta di Stati Uniti d'Europa con legge comuni e governo comuni". Questi ultimi, con il 38%, sono maggioritari rispetto ai primi (28%). Prima, invece, la situazione era opposta. Ovvero, tra coloro che vogliono una maggiore integrazione, crescono i "più caldi" rispetto ai "più tiepidi".

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Da notare, comunque, che anche la quota di chi vuole uscire dall'Unione cresce. Anzi, raddoppia, ma si tratta di valori non elevati, da un residuale 8% del 2011 ad un poco più consistente 16% di oggi.

Quel che non va è la moneta unica. Se è vero che solo il 14% vuole realmente uscirne, all'incirca la stessa quantità di prima, il 55% degli italiani, la maggioranza assoluta, ci dice come occorra "rimanere nell'Euro, ma solo se si ridiscutono le regole, perché così non funziona".

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Una sineddoche, una parte per il tutto: non ingrana l'Euro, non ingrana l'Europa. E' proprio l'Eurobarometro (il programma di ricerca europeo) che, nell'ultimo rapporto uscito poche settimane fa, ci spiega come per la maggior parte degli europei, italiani compresi, l'Ue, oggi, venga identificata con la moneta unica. Peraltro lo stesso rapporto, in maniera più estesa, evidenzia quanto i nostri dati sintetizzano: fiducia nell'Europa e nella sua riuscita futura, ma grandissime critiche sulla sua azione attuale.

A livello politico occorre dire che i quasi otto milioni di voti di chi vuole andarsene, sono sì certamente allettanti, ma sono equidistribuiti in tutti gli elettorati. Ovvero, ce ne sono un po' dappertutto. Un po' tra i grillini, un po' in Forza Italia, un po' a sinistra e un po' (solo un po') anche nella Lega o in Fratelli d'Italia. Due partiti che puntano molto sulla campagna "no-Euro" per cercare di recuperare consensi, ma i cui elettorati, su questo tema, non sembrano essere significativamente diversi dagli altri: non troppo interessati.

Tutto questo ci porta a fare due considerazioni. La prima è che l'uscita dall'Euro non è un argomento caratterizzante nei target elettorali. La seconda è che sul tema Europa, i voti, li prenderà non chi vorrà andarsene e neanche chi ne accetterà supino le imposizioni. I voti li prenderà chi dimostrerà di essere in grado di poter andare a Bruxelles (o a Berlino?) a ridiscutere una situazione che non piace.

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Arnaldo Ferrari Nasi

"Arnaldo Ferrari Nasi; Sociologo, specializzato nel campo della Pubblica Opinione.
Membro della Società Italiana di Scienza Politica e della Società Italiana di Sociologia, è docente a contratto presso il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Genova. Collabora inoltre con il Dipartimento di Scienze Politiche dell'Università di Bari e con la Scuola Superiore di S. Anna di Pisa. Fornisce consulenza ad alcune tra le più autorevoli istituzioni ed enti dello Stato, importanti nomi del mondo politico e di quello delle aziende private. E' Maggiore della Riserva dell'Esercito Italiano."

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