Il nuovo soggetto Possibile di Civati
ANSA/MASSIMO PERCOSSI
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Il nuovo soggetto Possibile di Civati

Un altro partito? O un progetto politico-culturale? L'ex leader della minoranza Pd non scioglie l'enigma

Una sfida rivolta ai vecchi partiti, ma soprattutto al suo Pd, il partito dove ha militato fino allo strappo avvenuto qualche settimana fa in polemica contro la «svolta cesarista» di Matteo Renzi, il premier-segretario con cui aveva condiviso i primi passi della rottamazione, prima di sbattere la porta.

«A giugno dopo le regionali presenteremo 'Possibile', un soggetto politico nuovo e fortemente innovativo, orizzontale come una rete e dinamico come un movimento, che non è la trasposizione di modelli stranieri ma sfida i vecchi partiti italiani sul campo della rappresentanza e della partecipazione» ha dichiarato Pippo Civati in un'intervista al Corsera, nella quale ha cercato di spiegare quale sia la ratio politica di questo ennessimo movimento in progress che guarda un po' a Landini, un po' alle esperienze partecipate che hanno ottenuto un grande successo in Grecia e in Spagna.

«Non è contro nessuno e non vuole escludere nessuno, ha l'uguale nel logo che è già una dichiarazione di intenti e provera' a raccontare ai tanti italiani delusi che non è vero, come ci hanno detto in questi anni, che non ci sono alternative, ma che al contrario un'alternativa è Possibile». L'idea, o l'ambizione, di Civati è quella di costruire un soggetto che non si limiti a realizzare un'operazione verticistica che metta insieme pezzi della vecchia classe dirigente della sinistra-sinistra in disarmio. Anche il suo nome, nel sito Possibile, non compare. L'idea è quella dell'orizzontalità e del rifiuto del modello leaderistico, contro il quale Civati si è battuto anche in parlamento.



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