Assassinio Nemtsov, migliaia di persone ai funerali
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Assassinio Nemtsov, migliaia di persone ai funerali

Assente invece la fidanzata, tornata in Ucraina. Polemica con l'Ue per il divieto d'ingresso in Russia all'eurodeputata estone e altre autorità

Quattro ore di camera ardente al Centro Sakharov di Mosca, con migliaia di cittadini a formare una coda lunga un chilometro per rendere l'ultimo omaggio alla salma di Boris Nemtsov, il leader dell'opposizione assassinato venerdì sera nei pressi del Cremlino. Poi la bara è stata portata all'esterno per avviarsi - al grido "Gli eroi non muoiono" lanciato dai partecipanti alle esequie - verso la sepoltura nel cimitero di Troyekurovskoye, lo stesso dove riposa la giornalista Anna Politkovskaya, anche lei uccisa davanti casa a Mosca nel 2006.

"Quegli spari non erano diretti solo a Nemtsov ma a tutti noi, alla democrazia in Russia", ha affermato davanti alla bara aperta Ghennady Gudkov, alla pari di Nemtsov autorevole oppositore del Cremlino. "Riposa in pace, amico mio, il tuo lavoro sarà portato avanti". Davanti al feretro, piantonato dall'ex moglie, dal fratello, dai figli e dall'anziana madre di Boris, sono sfilati anche alti esponenti governativi come i vicepremier Arkadi Dvorkovich e Serghei Prikhodko, il ministro dell'Agricoltura, Nikolai Fyodorov e il capo del Consiglio per i diritti umani presso il Cremlino, Mikhail Fedotov.

Presenti ai funerali anche gli ambasciatori dei 28 Paesi dell'Unione Europea, quello americano John Tefft, l'ex premier britannico John Major e il vice-ministro degli Esteri polacco Conrad Pavlik. Non mancavano i compagni di politica e di vita di Nemtsov, come ad esempio Mikhail Kasyanov, copresidente del partito Parnas, e il giovane collaboratore e attivista Ilya Yashin, oltre a Naina Eltsina, vedova dell'ex presidente russo Eltsin, di cui la vittima fu a suo tempo vice.

Assente invece Anna Duritskaya, la giovane fidanzata che era in compagnia del leader dell'opposizione al momento del letale agguato: la modella ucraina è infatti tornata in aereo a Kiev la notte prima delle esequie, dicendo ai giornalisti che andrà a stare per un po' a casa della madre. 

Non c'era nemmeno Alexiei Navalni, il blogger anti-Putin e caro amico di Nemtsov, ma con una giustificazione più che valida: l'uomo sta infatti scontando una pena di 15 giorni di reclusione per disturbo della quiete pubblica e le autorità russe gli hanno negato l'autorizzazione a uscire temporaneamente dal carcere perché "non è un parente né ha presentato circostanze esclusive". Aggiungendo poi che la Corte si sarebbe riservata di considerare un eventuale ricorso il 4 marzo. Ovvero il giorno dopo i funerali...

A indispettire l'Alto rappresentante di politica estera della Ue è stato invece il divieto d'ingresso in Russia all'eurodeputata lettone e vicepresidente del gruppo Ppe, Sandra Kalniete, e ad altre personalità per partecipare ai funerali di Boris Nemtsov. "Il muro eretto da Mosca è una chiara violazione dei princìpi di base", ha dichiarato in merito Maja Kocijancic, portavoce di Federica Mogherini.

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