Eutanasia: così funziona in Europa e in America
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Eutanasia: così funziona in Europa e in America

In Italia è illegale, in Svizzera c'è il suicidio assisitito, in Olanda solo per malati terminali. Le legislazioni degli altri Paesi

La morte della ventinovenne americana Brittany Maynard, malata terminale che ha deciso di mettere fine alla sua esistenza compromessa irrimediabilmente da un cancro al cervello, ha riacceso l’eterno dibattito tra chi considera la vita un diritto indisponibile e chi vuole scegliere quando interrompere una dolorosa sopravvivenza.

Le norme che regolano la materia dell’eutanasia differiscono da paese a paese: influenzate da fattori come la religione, la cultura, l’etica, cambiano radicalmente appena attraversato il confine territoriale.


Italia: è omicidio volontario

In Italia l’eutanasia è totalmente illegale: nonostante un rapporto dell’Eurispes datato 2013 riveli come il 64,6% degli italiani sia favorevole, questa è equiparata all’omicidio volontario o all’omicidio del consenziente. Non c’è differenza tra eutanasia attiva diretta, indiretta o passiva: il reato prevede una pena da 6 a 15 anni sia che si somministrino farmaci che provochino la morte, che, alleviando il dolore, la accelerino, oppure che si interrompano i trattamenti medici che tengono in vita il paziente.  


Svizzera: consentito il suicidio assistito

Nella vicina Svizzera la situazione è completamente diversa: è consentito, in specifiche strutture, il suicidio assistito, ovvero il togliersi la vita senza l’ausilio di terzi. I farmaci letali possono essere prescritti sia ad un cittadino svizzero sia a uno straniero che in Svizzera abbia preso il domicilio: per questo nello stato arrivano pazienti da tutto il mondo in cerca di una “morte dignitosa”.

L’unica fattispecie di reato prevista è quando si aiuta una persona a suicidarsi per un motivo d’interesse personale. Secondo i dati dell’Associazione Luca Coscioni nel 2013 sono stati 30 i cittadini italiani a varcare il confine per mettere fine alla loro vita, 50 secondo i dati di Exit Italia, Centro di Studi e Documentazione sull’eutanasia tra i più consultati.


Olanda: legale per malati terminali

In Olanda l’eutanasia è legale a patto che sia il paziente stesso a richiederla a proprio medico. È indispensabile che si tratti di un malato terminale, che abbia compilato un questionario valutato attentamente dallo psicologo, che abbia minimo 12 anni e che ne venga data comunicazione all’autorità competente.

Belgio: nessun limite di età

Il Belgio, dove l’eutanasia è legale dal 2002, dal 13 febbraio 2014 è diventato il primo stato al mondo in cui si può praticare senza alcun limite d’età. Il malato deve farne domanda ad una struttura specializzata a cui deve dimostrare il proprio stato di costante ed insopportabile sofferenza fisica e psichica. Per quanto riguarda i minori, le autorità e gli psicologi devono certificarne la capacità di giudizio, il fatto che siano affetti da malattie incurabili in fase terminale e che abbiano preso la decisione in libertà e con l’autorizzazione dei genitori.

Germania: una richiesta al medico

La Germania ritiene legale il suicidio assistito, dopo la certificazione che il malato terminale sia capace di intendere e di volere e che ne abbia fatta esplicita richiesta al proprio medico, e anche la rinuncia alle cure.

Francia: sì alla "sedazione terminale"

In Francia l'eutanasia non è legale e neanche il suicidio assistito. Solo in casi particolari stabiliti dal tribunale alcuni malati terminali possono ricevere cure palliative o la cosiddetta eutanasia passiva ovvero la rinuncia alle cure. Il Consiglio Nazionale francese dell’ordine dei medici ha dato nel 2013 il suo consenso alla “sedazione terminale” per casi eccezionali di pazienti in fine vita che abbiano fatto “richieste persistenti, lucide e ripetute”.

Nelle motivazioni del consenso il “dovere di umanità in caso di agonie prolungate e dolori incontrollabili”.

Stati Uniti: suicidio assistito in cinque Stati

Negli Stati Uniti i malati terminali possono porre fine alla loro esistenza in cinque stati: Oregon, Vermont, Washington, Montana e New Mexico. Non è legale l’eutanasia ma il suicidio assistito: il soggetto stesso assume autonomamente i farmaci letali. L’unica condizione è che il paziente sia stato adeguatamente informato sulle alternative, che sia cosciente e capace di intendere e di volere. La proposta di legge che ha permesso il suicidio assistito a Brittany Maynard si chiama “Death with Dignity”, morire con dignità: grazie a questa la giovane americana, trasferitasi appositamente in Oregon da San Francisco, è spirata serenamente nel suo letto circondata dall’affetto dei genitori e del marito.

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Stefania Fiorucci