spia russa
Dan Kitwood/Getty Images - 6 marzo 2018
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La spia russa avvelenata: anche l'esercito a Salisbury

Si infittisce il mistero sull'avvelenamento di Sergei Skripal, ex colonnello dei servizi segreti russi, intossicato in Gran Bretagna

Il caso Sergei Skripal sta assumendo i contorni di un complotto internazionale, con il coinvolgimento di anche dell'esercito britannico. Il ministro dell'Interno, Amber Rudd ha deciso il dislocamento a Salisbury, dove l'ex colonnello del Gru (i servizi militari russi) è stato avvelenato con gas nervino, di circa 100 militari, tra i quali anche personale delle forze speciali come i Royal Marines ed esperti di armi chimiche e batteriologiche, già impiegati in passato in missioni di decontaminazione.

Una decisione che arriva dopo un sopralluogo della stessa Rudd nella cittadina a circa 100 km da Londra, dove l'ex spia 66 enne è stata trovata domenica priva di conoscenza su una panchina, insieme alla figlia Yulia, 33 anni. Entrambi sono ancora ricoverati in terapia intensiva un ospedale e le loro condizioni sono giudicate "gravi". In condizioni molto serie anche Nick Bailey, un poliziotto inglese intervenuto in loro soccorso.

Mentre cresce la tensione tra Londra e Mosca, i media britannici riferiscono che sarebbero state aperte indagini sulle circostanze in cui sono morti anche la moglie e il figlio maggiore di Skripal.

Gli ultimi sviluppi

Dopo le prime 48 ore, nelle quali si è tentato di sminuire l'accaduto, nelle indagini sull'incidente di Salisbury affidate prima alla polizia locale poi a Scotland Yard, sono entrate anche le unità anti-terrorismo. A Salisbury sono giunti, dunque, circa 100 militari con il compiuto di coadiuvare nell'inchiesta (hanno già rimosso alcuni veicoli dalle strade) e al tempo stesso garantire la massima protezione alla popolazione. Sono infatti oltre 20 i cittadini che hanno dovuto fare ricorso a cure mediche dopo aver accusato malesseri ritenuti legati a quanto accaduto a Skripal.

Il "giallo" della famiglia e della figlia

Un cordine di sicurezza è stato creato intorno alle tombe di Liudmila Skripal, moglie dell'ex agente segreto, morta nel 2012, dopo essersi trasferita col marito in Gran Bretagna. Secondo il certificato medico è morta 6 anni fa per un carcinoma. Indagini anche sulla morte recente del figlio maggiore di Skripal, 43 anni, durante un viaggio a San Pietroburgo con la compagna. La figlia Yulia, infine, risulta che vivesse in Russia e fosse andata a trovarlo proprio nei giorni precedenti il loro improvviso "malore".

Il profilo Facebook di Skripal non veniva aggiornato dal 2016, anno in cui l'uomo risultava residente a Mosca. Secondo alcuni testimoni, l'uomo era molto tranquillo: era rimasto vedovo, dopo la morte della moglie Liudmila nel 2012.

Chi è Skripal

Ex colonnello del GRU, i servizi segreti militari russi, fu al centro di un clamoroso caso di "cessione" di informazioni top secret sull'identità di agenti russi in servizio sotto copertura in Europa. Secondo l'inchiesta che lo vide protagonista nel 2006, fin dagli anni '90 avrebbe rivelato nomi e cognomi, funzioni e localizzazione di diversi "colleghi" agli 007 britannici dell'MI6, in cambio di soldi.

Secondo il servizio di sicurezza russo FSB, che lo incriminò per "alto tradimento sotto forma di spionaggio", avrebbe intascato 100.000 dollari. Una volta catturato, collaborò con gli inquirenti.

Condannato da una corte militare a 13 anni di carcere, venne graziato a luglio del 2010 dall'allora presidente russo Medvedev. Venne liberato e scambiato, insieme ad altre 3 spie - tra le quali Anna Chapman, definita dai media "l'agente segreto russo più glamour"  - con una decina di spie russe catturate dall'FBI negli Usa.

Una storia talmente incredibile da ricordare la trama del Ponte delle spie di Spielberg, tratto dal libro omonimo, ma che a differenza della storia dell'avvocato statunitense James B. Donovan/Tom Hanks, non si conclude con lo scambio di "prigionieri" e riserva un nuovo colpo di scena.

L'avvelenamento dell'ex spia

Una volta avvenuto lo scambio all'aeroporto di Vienna, in Austria, Skripel è tornato a tutti gli effetti un cittadino libero. Ha scelto proprio il Regno Unito per vivere e lì aveva tenuto fino ad ora un basso profilo, seguendo uno stile di vita per nulla appariscente.

Nessuno lo avrebbe notato e neppure ricordato, se non fosse stato per l'avvelenamento. L'ex 007 russo è stato trovato privo di conoscenza a causa di una intossicazione, sulla quale le autorità britanniche mantengono il massimo riserbo. Si ipotizza che possa essere venuto a contatto con un veleno molto potente, come il polonio, lo stesso con cui venne uccisa un'altra ex spia: Aleksandr Litvinenko, morto a Londra nel 2006.

La versione russa

A qualche ora di distanza dalla notizia dell'intossicazione di Skripal, Mosca si è affrettata a far sapere di non avere alcuna informazione su quanto accaduto all'ex agente segreto. Il Cremlino ha aggiunto di voler collaborare con le autorità locali britanniche per far luce sull'accaduto.

"Siamo consapevoli della situazione tragica che si è verificata, ma non abbiamo informazioni su cosa possa averla causata e in che cosa possa essere stato coinvolto (Skripal)" ha dichiarato il portavoce del presidente russo Putin, Dmitry Peskov.

L'inchiesta britannica

Gli investigatori di Wiltshire, che hanno passato il fascicolo a Scotlan Yard, avevano fatto sapere fin dal ritrovamento del corpo di Skripal, svenuto, che né lui né la figlia pesentavano ferite apparenti. La polizia, però, non aveva escluso un crimine.

Si indaga per "sospetta esposizione a una sostanza sconosciuta".

Tensione Londra-Mosca

Il ministro degli Esteri, Johnson, alla Camera dei Comuni era stato il primo a dichiarare sarebbe stato fatto il possibile per chiarire le circostanze dell'incidente a Salisbury. Jhonson aveva anche minacciato di boicottare i Campionati del Mondo di calcio, in programma in Russia la prossima estate, non inviando i delegati ufficiali (ma permettendo alla Nazionale inglese di partecipare).

Più dura il ministro dell'Interno, Rudd, che ha spiegato che l'incidente è stato preso in serie considerazione. Sul caso, però, è intervenuto anche il ministro degli Esteri russo che ha dichiarato: "Non abbiamo sentito alcun fatto concreto, vediamo solo le storie in Tv in cui i colleghi pretendono con forza una risposta dalla Russia". Lavrov ha anche parlato di "Propaganda e agitazione inutile" con riferimento alla presunta pista russa.

Il rischio intossicazione

Per precauzione era stato subito chiuso un ristorante poco lontano dal luogo in cui è stato trovato Skripal domenica. Molte unità di corpo speciali hanno intanto "bonificato" diverse aree a Salisbury, soprattutto nel centro della città, indossando tute e respiratori appositi.

Il precedente di Litvinenko

Il caso di Skripal ha messo in allarme i media britannici, che hanno ricordato il precedente di un'altro ex agente, poi dissidente, russo. Era il 2006 quando Aleksandr Litvinenko morì a Londra a causa di un avvelenamento da radiazione da polonio-210, in circostanze apparentemente misteriose.

Tracce del potente semimetallo radioattivo vennero trovate nel locale dove l'uomo aveva pranzato e soprattutto si era incontrato con due ex agenti del KGB.

L'ex agente del KGB e poi del FSB russo era apparso molto agitato: prima di morire aveva accusato il presidente russo Putin(che prima di diventare il numero 1 del Cremlino era stato dirigente dell'FSB) di essere il mandante del suo avvelenamento e della morte della giornalista Anna Politkovskaja. Prima ancora aveva attribuito ai suoi superiori a guida dell'intelligence russa di aver orchestrato un piano per uccidere il milionario Boris Abramovic Berezovskij, il quale è poi stato effettivamente trovato senza vita, nella sua villa nei pressi di Londra, il 23 marzo del 2013.

Il caso venne archiviato come suicidio, ma il passato da ex spia, poi dissidente di Litvinenko, insieme alle circostanze della sua morte, rimangono tuttora oggetto di indagini e speculazioni.

Il nome di Litvinenko è comunque stato fatto anche in questa circostanza, quando Andrei Lugovoi, l'agente segreto russo ritenuto coinvolto nella sua morte, ha dichiarato di ritenere che l'incidente di Salisbury sia un'operazione architettata appositamente: "Non escludo che questa sia un'altra provocazione dell'intelligence britannica" ha detto al giornale russo Vzglyad, vicino al Cremlino.

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Eleonora Lorusso