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Alexey SAZONOV/AFP/Getty Images
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L'omicidio di Aleksandr Litvinenko: le tappe della storia

Dall'asilo politico in Gran Bretagna, dopo aver lasciato i servizi segreti russi, alla campagna contro il potere del Cremlino, fino all'avvelenamento

Queste le principali tappe della vicenda di Aleksandr Litvinenko, l'ex agente dei servizi segreti russi e oppositore del presidente Vladimir Putin assassinato a Londra nel 2006, in relazione al quale l'inchiesta pubblica britannica è arrivata alla conclusione che l'omicidio è stato "probabilmente autorizzato" dallo stesso presidente russo.

Litvinenko lascia la Russia

1/11/2000: Aleksandr Litvinenko dopo aver lasciato la Russia, dove era stato allontanato dal servizio segreto Fsb per averne denunciato i metodi, arriva con la famiglia all'aeroporto di Heathrow e fa domanda di asilo politico nel Regno Unito, che gli verrà riconosciuto nel maggio 2001.

Cittadinanza britannica

1/10/2006: viene naturalizzato come cittadino britannico.
Nel 2003 Litvinenko aveva iniziato a collaborare come informatore coi servizi segreti di sua maestà (MI6).

E assieme all'oligarca-reprobo Boris Berezovski aveva lanciato una campagna contro Vladimir Putin con accuse politiche e personali.

Il fatale tè

1/11/2006: Litvinenko s'incontra a Londra nel bar del Millennium Hotel con gli ex agenti del Kgb Andrei Lugovoi e Dmitri Kovtun, con loro prende un tè.

Già in serata accusa i primi sintomi.

16/11/06: la polizia inglese viene a sapere che Litvinenko versa in condizioni di salute molto gravi e avvia indagini.

23/11/06: Litvinenko muore senza che siano state accertate le cause del decesso e senza che l'MI6 o i medici del London's University College Hospital possano fare nulla per salvarlo o disporre di un antidoto contro la misteriosa e letale sostanza che lo ha contaminato. Prima della fine lascia una lettera in cui accusa della sua morte Vladimir Putin.

Il Polonio 210

24/11/06: i servizi sanitari inglesi scoprono che Litvinenko è stato avvelenato con il Polonio 210, sostanza rara e altamente radioattiva, riconducibile potenzialmente secondo diversi analisti a sofisticati laboratori militari di Stato.

27/11-30/11: tracce di Polonio 210 vengono individuate su alcuni aerei della British Airways in servizio sulle rotte per Mosca, a casa dell'uomo d'affari russo Boris Berezovski e all'Hotel Millennium. In seguito gli inquirenti individueranno una teiera dell'albergo, con elevate quantita' della sostanza radioattiva, usata nell'incontro con Lugovoi e Kovtun.

Lugovoi

22/5/07: la procura della Corona britannica incrimina Lugovoi e in seguito il Foreign Office ne chiede l'estradizione a Mosca, che però rifiuta di consegnarlo.

In precedenza Londra aveva espulso quattro diplomatici russi e Mosca aveva immediatamente preso una misura analoga. 

L'inchiesta pubblica

27/01/15: si apre alla Royal Courts of Justice nella capitale britannica l'inchiesta pubblica sulla morte di Litvinenko, guidata da Sir Robert Owen. Saranno ascoltate decine di persone, fra testimoni e periti. 

Putin il mandante

21/01/16: viene pubblicato il rapporto finale dell'inchiesta secondo cui l'ordine di uccidere Litvinenko è "probabilmente" partito da Putin. Lugovoi e Kovtun vengono indicati come gli esecutori del delitto.

(Ansa)

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