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Elezioni 2018, la ripartizione dei seggi

Senato: centrodestra 137 seggi, M5S 112, centrosinistra 60. Camera: rispettivamente 265, 227, 122. Parlamento senza maggioranza

9 marzo 2018 - Finalmente si parla di seggi deefinitivi in questo lunghissimo dopo-elezioni politiche 2018
Ecco i dati completi della ripartizione dei seggi al Senato e alla Camera

I seggi al Senato della Repubblica sono 315

La maggioranza assoluta è a quota 161

Il centrodestra ha ottenuto 137 senatori
- Lega: 58 seggi
- Forza Italia: 58
- Fratelli d’Italia: 16
- Noi con l’Italia - Udc: 5

Il Movimento 5 Stelle: 112

Il Centrosinistra: 60
- Pd: 54
- SVP - PATT: 3
- +Europa: 1
- Civica Popolare - Lorenzin: 1
- Italia Europa Insieme: 1

Liberi e Uguali: 4

MAIE: 1
USEI: 1

I seggi alla Camera dei Deputati sono 630

La maggioranza assoluta è a quota 316

Il centrodestra ha ottenuto 265 deputati
- Lega: 124 seggi
- Forza Italia: 106
- Fratelli d’Italia: 31

Il Movimento 5 Stelle: 227

Il Centrosinistra: 122
- Pd: 112
- SVP - PATT: 4
- +Europa: 3
- Civica Popolare - Lorenzin: 2
- Italia Europa Insieme: 1

Liberi e Uguali: 14 seggi

MAIE: 1
USEI: 1

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5 MARZO 2018, ore 12

IL PUNTO - Il M5s primo partito e centrodestra prima coalizione in questa tornata elettoraleche consegna l'Italia all'ingovernabilità. Con due corollari: un tracollo del Pd e il sorpasso della Lega su Forza Italia, con un vantaggio del 4%-5%.

È la fotografia che consegnano i dati che arrivano dalle sezioni di tutta Italia ancora parziali.

Il M5S trionfa al Sud: vince in tutti e 28 i collegi uninominali in Sicilia, ottiene il 44,4% dei voti in Puglia contro il 32% del centrodestra e il 16% del centrosinistra.

Il centrodestra invece primeggia in tutto il centronord: 21 seggi su 25 in Piemonte, 51 su 55 in Lombardia.

Il Partito Democratico crolla ma tiene (si fa per dire) solo nella Toscana di Matteo Renzi e nel Trentino della ministra uscente Maria Elena Boschi.

I risultati con il 50% di schede scrutinate:

  • Movimento 5 Stelle: primo partito con il 32% dei consensi
  • Il centrodestra prima coalizione con il 36,2%.
  • La coalizione di centrosinistra, invece, fa registrare un 24,9%, con il Pd però che si tiene sotto la soglia del 20% sia alla Camera che al Senato.


Alla Camera

Scrutinio al 55%

  • Centrodestra al 36,91% con la Lega primo partito della coalizione (18%), seguito da Forza Italia (13,9%), FdI (4,3%) e Noi con l'Italia-Udc (1,22%).
  • M5S al 32%
  • Centrosinistra al 23% (Pd 19%, +Europa 2,6%, Italia Europa Insieme 0,57%, Svp 0,54% e Civica Popolare 0,47%).
  • LeU 3,3%.


Al Senato

Scutinio al 73%

  • Centrodestra al 37,47% (Lega 18,42%, Fi 14,17%, FdI 4,24%, Noi con l'Italia-Udc 1,17%)
  • M5S al 31,23%
  • Centrosinistra al 23,85% (Pd 19,78%, +Europa 2,47%, Italia Europa Insieme 0,54%, Svp e Civica Popolare 0,49%).
  • LeU al 3,36%.

L'AFFLUENZA

Ha retto abbastanza l'affluenza anche se si registra come la più bassa dal 1992 attestandosi al momento intorno al 73%. Qui lo storico (i dati si riferiscono alla Camera dei deputati)

  • 1992: 87,3%
  • 1994: 86,3%
  • 1996: 82,3%
  • 2001: 81,4%
  • 2006: 83,6%
  • 2008: 80,5%
  • 2013: 75,1%
  • 2018: 73%

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Ore 05:00 - Al momento, l'Italia è divisa in tre e nessuno ha la maggioranza: M5s primo partito si impone al Sud e nelle isole; coalizione di centrodestra in testa nel Centro-Nord, con la Lega avanti; in forte calo come partito e coalizione il Pd conquista solo Toscana e Trentino Alto Adige.

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Ore 4:30 - Ultima proiezione alla Camera di Swg per La7

  • Al Nord il centrodestra sarebbe al 43%
  • Al Sud è in vantaggio il M5S con il 47,3%.
  • Al centro ancora in vantaggio la coalizione Fi-Lega-Nci-Fdi con il 32,7%, con il centrosinistra al 29,7%.

Ultimo proiezione al Senato per Swg per La7

  • M5s al 32,1%
  • Pd al 19%
  • Lega al 17,6%,
  • Fi al 14,6%
  • Fdi al 4,1%,
  • LeU si attesta al 3,2%
  • +Europa al 2,4%
  • Nci è all'1,1%
  • Insieme allo 0,7%
  • Lorenzin 0,5%

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Ore 3:15 - Ultima proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai

  • Senato: centrodestra avrebbe tra i 128 e i 140 seggi, il M5S 109-119, al centrosinistra 47-55 seggi. Per LeU 7-11 seggi. La copertura del campione è del 56%
  • Alla Camera con la copertura del campione al 46% il M5S si attesta tra i 230 e i 240 seggi, Lega tra 115 e 123 e Pd tra 104 e 10. Forza Italia oscilla tra 99 e 105 seggi, Fdi 24-32 e Leu tra 11 e 19. La lista Lorenzin potrebbe aggiudicarsi tra 1 e 3 seggi.

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ore 1.00 - Non c'è una maggioranza in Italia, titolano i media esteri. Ma i primissimi dati lasciano spazio ad alcune soluzioni e a una certezza: i Cinquestelle sono nelle condizioni di dare le carte.

Il Pd appare fortemente indebolito mentre il partito di Pietro Grasso, Liberi e Uguali, in queste ore osserva preoccupato dati non lusinghieri. Ma si apre però fragorosa la questione Matteo Renzi: quali saranno le sue mosse di fronte a quella che non sembra esagerato definire una "debacle"? Ci sarà già domani una resa dei conti all'interno del partito?

Silenzioso il centrodestra che per ora guarda più alle dinamiche interne e spulcia i numeri per capire se ha un voto in più il leader della Lega o Berlusconi. Ma naturalmente già rivendica il primato di coalizione e anticipa che chiederà l'incarico al presidente della Repubblica. Non è dato ancora sapere se si tratterà dell'europeista Antonio Tajani o del sovranista Matteo Salvini. E fa una bella differenza per tutti.

A partire dal Colle che non ha mai nascosto che c'è un crinale difficilmente superabile: l'Unione europea.

Le prime proiezioni confermano i dati usciti dagli exit poll, con in testa tra i partiti i Cinque Stelle e tra le coalizioni quella del centrodestra, ma con un ulteriore consolidamento per M5s che supererebbe, in alcuni dati, il 33%.

Anche la Lega allunga in avanti superando gli alleati di Forza Italia fino a 3 punti percentuali di distacco.

Il Pd sarebbe sotto il 20%, mentre la lista +Europa di Emma Bonino non centrerebbe la soglia del 3%.

In base alla prima proiezione del Consorzio Opinio Italia per la Rai (campione pari al 7%) al Senato il M5s è al 31,8% mentre il Pd si attesta sotto il 20%, al 19,6%.

La Lega è avanti nel centrodestra con il 15,9% mentre Fi è al 14,2% e Fdi al 4,4%. +Europa Bonino è sotto al 3%, attestandosi al 2,7%, Civica Lorenzin e' all'1% e Leu al 3,5%.

Nella seconda proiezione realizzata da Swg per La 7 al proporzionale per il Senato M5s è il primo partito al 33,6%. Il Pd è al 18,3%, Lega al 17,4%, Fi al 14,1%, Fratelli d'Italia al 4,0%, Leu al 3,3%, +Europa al 2,3%, Noi con l'Italia al 1,0%, Insieme 0,8%, Civica Popolare 0,6%.

Secondo la prima proiezione realizzata invece da Tecnè per Mediaset, al Senato il centrodestra come prima coalizione avrebbe il 35,2%, con la Lega (15,3%) sopra Forza Italia (14,2%). Fratelli d'Italia sarebbe invece al 4,2%.

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MEZZANOTTE - Centrodestra avanti tra le coalizioni al 33-36%, con un testa a testa Lega-Fi intorno al 13-16%.

M5s primo partito, 29,5-32,5%. Centrosinistra al 24,5-27,5% con il Pd al 20-23%. LeU 3-5%.

È la fotografia di un'Italia divisa in tre e senza maggioranza certa quella che consegnano i primi exit poll sulle elezioni politiche.

Ore 23:40 - Movimento 5 Stelle saldamente in testa con percentuali anche oltre il 30% e una Lega, nella coalizione di centrodestra, che avrebbe superato Forza Italia.

In base al secondo exit poll Opinio-Raialla Camera il M5s è confermato come primo partito con il 29,5-32,5%.

Il Partito Democratico è al 20-23%, Fi al 12,5-15,5%, la Lega al 13-16%, Fdi al 3,5-5,5%, Leu al 3-5, +Europa Bonino al 2-4, Noi con l'Italia-Udc 0,5-2,5%, Civica popolare Lorenzin allo 0-2%, Italia Europa Insieme al 0-2%, Svp al 0-1% altri al 2,5-4,5%.

Al Senato, invece, sempre in base al secondo exit poll Opinio-Rai, il M5s è confermato come primo partito con il 29-32%.

Il Partito Democratico è al 20,5-23,5%, Fi al 13-16, la Lega al 13-16%, Fdi al 4-6%, Leu al 3-5%, +Europa Bonino al 2,5-4,5%, Noi con l'Italia-Udc 1-3%, Civica popolare Lorenzin al 0-2%, Italia Europa Insieme al 0-2%, Svp al 0-2% e altri al 0-2%.

Secondo il primo exit poll del Consorzio Opinio Italia per la Rai alla Camera la coalizione di centrodestra avrebbe tra 225 e 265 seggi, l'M5s tra 195 e 235 mentre la coalizione di centro sinistra tra 115 e 155. A Leu andrebbero 12-20 seggi e agli altri 6-8.

Secondo l'intention poll realizzato da Tecné per Mediaset, al Senato il Movimento 5 Stelle guadagna tra 63 e 73 seggi, mentre il Pd è tra 35 e 45. Forza Italia tra 26 e 36, stessi numeri per la Lega.

A Liberi e Uguali andrebbero tra i 5 e gli 11 seggi. A FdI tra i 6 e i 12. A +Europa tra 2 e 8. Il dato più significativo di questa seconda tornata di exit sembrerebbe dunque il possibile sorpasso del partito di Salvini rispetto a quello di Berlusconi, almeno alla Camera, mentre al Senato procedono con percentuali uguali.

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Ore 23:00 - Alle 23 si sono chiusi i seggi per le elezioni per il rinnovo del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati e in due regioni - Lombardia e Lazio - per il rinnovo dei Consigli regionali e l'elezione del presidente della Regione.

Domani, dalle ore 14, si svolgeranno invece gli scrutini per le elezioni regionali.

È possibile che in alcuni seggi le operazione di voto possano terminare in ritardo, viste le file che si sono create durante la giornata.

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LA SITUAZIONE ALLE ORE 21 - Code ai seggi, ritardi, disguidi nella distribuzione delle schede. L'Italia alle urne col nuovo sistema elettorale registra un po' ovunque lunghe file di elettori, soprattutto fuori dai seggi delle grandi città, Roma e Milano in testa.

L'affluenza, alle 19 intorno al 58,5%, registra un incremento rispetto alle Europee quando alla chiusura delle urne (alle 23) aveva votato il 58,69% degli elettori.

A rallentare il voto, in particolare, le disposizioni circa il bollino antifrode, ovvero il talloncino apposto sulle schede per Camera e Senato che va rimosso richiedendo a scrutatori e presidenti di seggio delle operazioni in più. Tanto che per velocizzare l'attività dei seggi nel pomeriggio i vicepresidenti sono stati autorizzati a supportare i presidenti circa le operazioni connesse proprio al bollino.

Si teme che i seggi non possano chiudere per le 23 a fronte di lunghe code di elettori.

Ma non solo le file hanno caratterizzato la giornata. Ci sono stati anche ritardi e sbagli nella distribuzione delle schede.

A Palermo sono state ristampate nella notte le schede elettorali di 200 sezioni dove, per un errore nella perimetrazione dei collegi da parte del Comune, erano stati inseriti dei candidati di un altro collegio.

Le schede sono state poi ridistribuite ma i seggi hanno aperto con ritardo tra le proteste degli elettori.

Problemi analoghi risolti nella notte a Mantova dove però le operazioni di voto sono partite regolarmente alle 7. Casi di schede con nomi dei candidati sbagliati si sono registrati anche nella Capitale e in Piemonte.

Nell'hinterland milanese, a Pioltello, nel napoletano e a Imperia alcune persone sono state denunciate perché sorprese a fotografare la scheda, mentre una Femen è comparsa a seno nudo mentre Silvio Berlusconi stava votando per "annunciargli" che "il suo tempo è scaduto", come aveva scritto sul suo corpo. La donna è stata indagata.

E in serata anche la notizia di due anziani elettori morti per un malore al seggio, una donna di 85 anni a Matera ed un uomo di 88 anni a Pordenone. (ANSA).

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COME FUNZIONA LO SPOGLIO

I COLLEGI UNINOMINALI

I dati più significativi che arriveranno per primi saranno quelli dei collegi uninominali: daranno la misura dei voti complessivi ottenuti dalle coalizioni e dai singoli partiti che vanno da soli. Sarà un dato fornito dal Ministero dell'Interno e quindi affidabile. Insieme arriveranno i risultati dei singoli collegi.
In buona misura sapremo qui se c'è un vincitore netto o se la partita finirà pari o giocata sul filo dei singoli seggi.

VOTI ALLE LISTE NEL PROPORZIONALE E RIPARTIZIONE

I collegi uninominali riguardano solo un terzo dei seggi alla Camera e al Senato. Per gli altri due terzi, attribuiti dai voti proporzionali, la faccenda è più complicata. Vanno infatti conteggiati i voti alle liste, esplicitamente espresse dall'elettore sulla scheda, ai quali andranno però sommati i voti degli elettori che hanno espresso solo il voto al candidato nell'uninominale: questi ultimi devono essere spartiti pro quota alle liste collegate. Questa suddivisione proporzionale ai partiti non può essere fatta fino a quando non viene concluso il conteggio dei voti in tutte le sezioni.

I PLURICANDIDATI

Verranno poi attribuiti i seggi dei candidati presenti in più collegi. Chi è nell'uninominale e vince, si prende quel seggio e lascia libero il posto nei collegi proporzionali a coloro che occupano i posti successivi nella lista del proporzionale. A questo punto si saprà chi è stato eletto e chi no. Sarà mattina inoltrata.

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