Egitto, attentato kamikaze a Luxor - Foto
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Egitto, attentato kamikaze a Luxor - Foto

Due terroristi sono stati feriti e uno ucciso nel conflitto a fuoco con la polizia. Nessuna vittima tra i turisti

Un attacco terroristico è stato sventato nei pressi del Tempio di Karnak a Luxor, una delle maggiori attrazioni turistiche egiziane: il bilancio fornito da una fonte del ministero dell'Interno all'agenzia Mena è di due terroristi uccisi e uno ferito. Il ministero della Salute ha segnalato il ferimento di quattro persone, mentre un altro dicastero ha escluso si tratti di turisti.

Incrociando le informazioni di due fonti presso il ministero dell'Interno, la ricostruzione parla di tre terroristi entrati nel parcheggio del sito turistico dell'Alto Egitto dove uno è rimasto ucciso dall'esplosione di un ordigno che stava cercando di piazzare (secondo un'altra versione si sarebbe trattato di una cintura esplosiva e una terza, semi-ufficiale, di un kamikaze che ha "fatto esplodere" la bomba). Gli altri due hanno ingaggiato uno scontro a fuoco con la polizia: uno è rimasto ucciso e un altro ferito. L'obiettivo, secondo fonti dell'agenzia Mena, erano un bus turistico, ma nessun turista né addetto al sito archeologico è rimasto ferito, come confermato anche dal ministro delle Antichità, Mamdouh El Damaty. Il ministro ha precisato che la polizia è riuscita ad agire "prima che i terroristi si avvicinassero al centro" turistico situato nei pressi del tempio.

Il Tempio di Karnak, o "Grande tempio di Amon", è un grande complesso templare egiziano situato sulla riva orientale del Nilo nell'antica Tebe.

La strage del 1997

Luxor era già finita nel mirino del terrorismo fondamentalista con la strage del 17 novembre 1997: un commando jihadista fece irruzione di buon mattino nel tempio funerario della regina Hatshepsut e massacrò 62 persone, per più turisti stranieri, intrappolati all'interno del sito. Molte donne furono ritrovate mutilate a colpi di machete, tra le vittime anche un bimbo britannico di 5 anni e cinque coppie giapponesi in luna di miele. Gli attentatori si rifacevano al gruppo Jihad Taliat al-Fath, un nome che oggi acquista un sinistro significato: Jihad dell'avanguardia della vittoria. I sei terroristi riuscirono a fuggire e furono ritrovati morti in una caverna, probabilmente suicidi.

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