I mercati e la vittoria della Merkel
Economia

I mercati e la vittoria della Merkel

Borsa, spread, euro: reazioni positive al terzo mandato della cancelliera

Anche i mercati festeggiano il trionfo Angela Merkel e la probabile Grosse Koalition, all’indomani della tornata elettorale in Germania che ha fatto tenere l’Europa con il fiato sospeso. Il Cdu (al 41,5%) a cui appartiene la stessa Merkel, dovrà ricorrere a un’alleanza diversa da quella con i liberali dell’Fpd rimasti fuori dal Parlamento. Nell’aria c’è una riedizione dell’alleanza tra il Cdu e l’Spd il partito del centro sinistra (al 25,7%), che aveva già governato tra il 2005-2009. Non è ancora ufficiale certo, queste sono le ore delle trattative. Ma il mercato dà una simile alleanza per scontata (e la apprezza). Ecco il perché in tre punti chiave:

1 - I listini applaudono alla riedizione della grande coalizione che, almeno nelle attese, dovrebbe unire il rigore alle esigenze di sviluppo. L’oscillazione sulla parità di tutti i maggiori listini europei non deve trarre in inganno: le Borse infatti vengono dal rally della settimana scorsa seguito alle decisioni di politica monetaria della Fed. Giovedì scorso, solo per fare un esempio, il listino tedesco Dax ha toccato i massimi di sempre e oggi rimane molto vicino a quei valori. Bene anche i listini dei Paesi periferici che in caso di una vittoria schiacciante della Merkel o della precedente coalizione (Cdu e Fpd), avrebbero potuto vivere una giornata ben più travagliata a causa dell’incertezze che un simile risultato elettorale avrebbe potuto portare nell’Eurozona.

2 - Lo spread Btp-Bund stabile a 244 evidenzia ancora una volta le attese ottimistiche dei mercati. Da un lato infatti il successo personale della Merkel assicura stabilità e consolidamento delle politiche di crescita economica portate avanti negli ultimi otto anni dalla premier (e infatti anche i rendimenti del Bund, ovvero del titolo di Stato tedesco, sono stabili). Dall’altro l’inevitabile o quasi alleanza con il centro sinistro fa ben sperare per un ammorbidimento delle politiche di Austerity strenuamente perseguite dalla premier nei confronti dei Paesi periferici, Italia compresa (e infatti anche i rendimenti sui Btp sono stabili).

 3 – Euro superstar a 1,35 sul dollaro, vicino ai massimi degli ultimi sette mesi. Il nuovo quadriennio di stabilità e consolidamento della Germania, locomotiva d’Europa, sta concorrendo a dare forza alla valuta unica.

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Cinzia Meoni