Le 10 economie più competitive del mondo
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Economia

Le 10 economie più competitive del mondo

La Svizzera al primo posto, seguita da Singapore e Stati Uniti

Competitività

Il Forum economico mondiale, più noto con la denominazione originale di World Economic Forum, fondazione fondata a Ginevra nel 1971 nota soprattutto per il forum internazionale che organizza ogni anno a Davos, ha da poco pubblicato la classifica aggiornata delle economie più sane e promettenti del mondo. Per farlo ha prima calcolato la competitività dei singoli mercati, poi ne ha messo a confronto le performances sotto diversi punti di vista: istituzioni, infrastrutture, background macroeconomico, istruzione, efficienza dei singoli mercati (commercio, lavoro e finanza), ampiezza del mercato, innovazione e apertura alle nuove tecnologie.

In generale, le economie più sviluppate sono quelle che sono riuscite a interiorizzare i vantaggi dell'innovazione in ogni aspetto della loro economia, dalle infrastrutture alla produzione, senza dimenticare sanità, istruzione e mercati finanziari. I mercati tenuti in piedi dalla disponibilità dei fattori di produzione, invece, hanno in generale meno successo. 

Svizzera e Singapore

Al primo posto c'è la Svizzera, che in una scala da 1 a 7 ha ottenuto un punteggio di 5,7. La segue Singapore con un altrettanto meritevole 5,6. 

I grandi meriti della Svizzera sono un sistema sanitario di buon livello, scuole ottime, un background macroeconomico ideale, una rete infrastrutturale efficiente, istituzioni trasparenti e accessibili. L'efficienza del vari mercati si può ancora migliorare, ma ovviamente il valore che più penalizza il paese è la limitatezza del suo mercato interno. 

Anche Singapore è molto penalizzata dall'ampiezza del suo mercato, ma come la Svizzera ha punteggi altissimi per tutti gli altri parametri. L'unica differenza tra i due paesi consiste nella loro capacità di interiorizzare l'innovazione: la Svizzera da questo punto di vista è stata più brava, e vanta anche comparti produttivi più sofisticati di quelli dell'ex colonia britannica. 

Stati Uniti e Finlandia

Gli Stati Uniti guadagnalo la terza posizione con un punteggio di 5,5, a pari merito con la Finlandia, in quarta posizione, e con tutti gli altri paesi sino all'ottavo posto.

Nella top ten delle economie più competitive del momento mercati che vanno molto male non ce ne sono, ma il lavoro del Forum economico mondiale aiuta molto ad individuarne i punti deboli. Per gli Stati Uniti si tratta di istituzioni e background macroeconomico, e c'è chi dice dovrebbero (e potrebbero) fare di più anche dal punto di vista dell'innovazione; per la Finlandia i problemi vengono dall'efficienza del mercato del lavoro, dei beni di consumo e finanziario, e anche le ridotte dimensioni del mercato interno non aiutano. 

Germania, Giappone, Hong Kong, Olanda

Quinta, sesta, settima e ottava posizione sono occupate, rispettivamente, da Germania, Giappone, Hong Kong e Olanda. La prima è scivolata sulla trasparenza delle istituzioni e sull'efficienza dei vari mercati, e anche sul piano dell'innovazione potrebbe fare di più. Il Giappone, a dispetto di tutte le previsioni negative, ha un unico (ma grandissimo) problema: il suo background macroeconomico complessivo, e anche sulle istituzioni inizia a tentennare. Hong Kong è penalizzata dalla limitatezza del mercato interno e dalle scarse performances relative al mondo dell'innovazione, sia sul piano della ricerca che su quello dell'implementazione. L'Olanda ha punteggi medio alti in tutti i settori, ad eccezione dell'efficienza sul mercato finanziario e del lavoro. I suoi punti di forza, invece, sono infrastrutture, sanità, istruzione, tecnologie e innovazione, dettagli che la rendono una delle economie meglio preparate ad affrontare (e superare) le sfide del prossimo futuro.  

Regno Unito e Svezia

Regno Unito e Svezia chiudono la top ten con un punteggio di 5,4. La prima tentenna sulle istituzioni, va male dal punto di vista del background macroeconomico generale, non ha nulla da invidiare dal punto di vista di sanità e istruzione ma i suoi principali punti di forza sono tecnologie e innovazione. Non molto diverso il caso della Svezia, altro paese destinato ad emergere molto rapidamente. E' più indietro per colpa di un mercato interno piuttosto ridotto, ma ha tutte le carte in regola per scalare la classifica delle economie più dinamiche e competitive del momento. 

Italia, Europa e paesi emergenti

Quando si analizzano queste classifiche è sempre interessante capire come si posizionano, rispetto alle nazioni più virtuose, l'Italia, i nostri vicini europei e i vari emergenti. L'Italia occupa la 49esima posizione, e sia Francia (23) che Spagna (35) vanno meglio di noi. Risultati pessimi per istituzioni, efficienza dei mercati finanziari e del lavoro, innovazione, ma ci salva, per fortuna l'istruzione. Anche la Francia ha molto da lavorare sull'efficienza dei vari mercati e sull'innovazione, ma relativamente agli altri parametri i rusultati sono buoni. Efficienza dei mercati, istituzioni e innovazione penalizzano molto anche la Spagna. 

Tra gli emergenti, ci superano Cina (28, trainata da mercato interno, istruzione, sanità e background macroeconomico generale) e Turchia (45, grazie a sanità, istruzione e mercato interno), ci seguono Russia (53), Brasile (57) e India (71), tre economie premiate per le potenzialità di un enorme mercato interno.  

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Claudia Astarita

Amo l'Asia in (quasi) tutte le sue sfaccettature, ecco perché cerco di trascorrerci più tempo possibile. Dopo aver lavorato per anni come ricercatrice a New Delhi e Hong Kong, per qualche anno osserverò l'Oriente dalla quella che è considerata essere la città più vivibile del mondo: Melbourne. Insegno Culture and Business Practice in Asia ad RMIT University,  Asia and the World a The University of Melbourne e mi occupo di India per il Centro Militare di Studi Strategici di Roma. Su Twitter mi trovate a @castaritaHK, via email a astarita@graduate.hku.hk

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