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Ecco perché dovremmo smettere di guardare il telefonino a cena

Le ricerche scientifiche confermano: oltre a disgregare le relazioni sociali, l’uso dello smartphone ci rende meno felici

Nelle occasioni conviviali, come una cena tra amici, colleghi, familiari o con il partner, continuare a sbirciare lo schermo del telefono per vedere se è arrivata l'ennesima futile notifica è deleterio per la nostra serenità.

Lo conferma uno studio pubblicato sul Journal of Experimental Social Psychology: lo smartphone acceso sulla tavola, accanto a forchetta e coltello o anche in tasca ma sempre facilmente addocchiabile, porta a una diminuzione del piacere che si prova durante l'occasione, oltre a farci sentire più distratti e meno propensi alle relazioni sociali.

Insomma, non ci gustiamo al meglio il tempo speso in compagnia. In una scala da uno a sette, i ricercatori hanno calcolato che il senso di appagamento e di gioia, che dovrebbe essere tipico in queste circostanze, cala di mezzo punto anziché aumentare.

Un'abitudine di cui ormai non ci rendiamo più conto

State pensando: che male c'è, tanto lo fanno tutti e manco più è considerato un gesto di maleducazione chattare mentre si è a tavola.

E poi, pure sui social è da anni che ci sono post ironici sull'abuso della tecnologia nei momenti di aggregazione sociale, anzi ce li scambiamo a vicenda virtualmente proprio mentre stiamo seduti di fronte a persone reali.

Ma provate a fare un breve passo indietro con la memoria. Ricordo che rimasi allibito e sconcertato a San Valentino del 2011: al ristorante le giovani coppie, anziché guardarsi romanticamente negli occhi o parlarsi, chattavano freneticamente sul proprio telefono, neanche un ammiccamento affettuoso reciproco tra loro.

Tendenza dei ragazzi d'oggi, pensai, rassicurato che solo quella generazione fosse contagiata dalla tecno-mania. E invece adesso, a distanza di pochi anni, tutti, di qualsiasi età e ceto sociale non possono fare a meno di posare lo sguardo sul telefono ogni tre secondi mentre sono a tavola.

?Non ci rendiamo conto di quanto questa abitudine stia alterando le nostre esperienze di interazione sociale e interpersonale? ammonisce Elizabeth Dunn, una delle ricercatrici che hanno condotto esperimenti proprio per valutare l'impatto negativo dell'abuso di telefonino.

La prova dai test condotti su volontari

Dunn e colleghi hanno arruolato trecento persone invitandole a uscire a cena con amici o familiari, ma senza rivelare loro lo scopo dello studio che stavano effettuando.

A metà dei partecipanti hanno detto che avrebbero ricevuto un questionario via internet durante la serata e di tenere quindi il telefono a portata di mano sulla tavola.

Agli altri, invece, di spegnere il cellulare e di rispondere alla fine a domande su un foglio di carta. Risultato: è emerso chiaramente e senza ombra di dubbio dalle risposte raccolte che chi aveva usato il telefono, mediamente per oltre l'undici per cento del tempo, non aveva apprezzato la cena ed era rimasto poco soddisfatto.

Non solo a tavola

In un secondo test i ricercatori hanno messaggiato per una settimana, cinque volte al giorno, un altro questionario a più di cento persone.

Si chiedeva come si sentissero e cosa stavano facendo in quel momento. Anche in questo caso, chi stava guardando allo schermo digitale mentre era con un'altra persona ha mostrato di aver provato meno piacere nell'esperienza interpersonale rispetto a chi non aveva di fronte il telefonino.

Pensate sia una banalità? Già da diversi anni numerosi studi hanno portato alla luce quanto questa abitudine possa essere dannosa, diventando addirittura una vera e propria dipendenza, che pian piano rende sempre meno socievoli. E scontenti. Con ricadute psicologiche di un certo rilievo.

Smettere è facile

Basta seguire due semplici regole spiegano gli esperti: impostare il telefono in modalità silenziosa e non metterlo sulla tavola. In questo modo non c'è il rischio di diventare ?addicted?, per usare un'espressione dei nostri tempi, cioè entrare in crisi d'astinenza se non si monitorano ogni due minuti i propri profili social, le chat, posta elettronica e tutte le altre notifiche delle app più inutili.

C'è un però: questa abitudine è contagiosa, quindi avere a tavola persone che smanettano sul proprio ammennicolo tecnologico può indurre gli altri a fare altrettanto.

Gli stessi ricercatori ammettono che proprio durante lo svolgimento dei loro test sono stati tentati più volte di dare un'occhiata al telefono.

?Ma la tendenza può essere invertita: basta uno solo che smette di giochicchiare col telefono a cena e lo mette via e gli altri lo possono seguire, creando così un effetto domino positivo: tutto sta nel resistere alla tentazione di sbirciare il proprio dispositivo?.

Per saperne di più:

  • Dipendenza da smartphone: 6 cose da sapere

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Angelo Piemontese

Sono nato a Pavia dove mi sono laureato in Fisica. Attratto dall'intrigante connubio tra scienza e scrittura, ho quindi conseguito la specializzazione post accademica in giornalismo scientifico e ho collaborato con le principali riviste del settore, soprattutto in ambito astronomico. Racconto le meraviglie del cielo con i piedi ben piantati a terra, ma anche storie di scienza, medicina e natura.

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