Intervista a Don Mazzi: "Gli uomini cattivi non esistono"
Pier Marco Tacca/Getty Images
News

Intervista a Don Mazzi: "Gli uomini cattivi non esistono"

Il sacerdote si racconta come non l'avete mai conosciuto: "Dò la comunione ai divorziati", "Se vedo un cardinale in Paradiso, chiedo di andare all'inferno"

Il don Mazzi della tv non è don Mazzi. Lo specchio deformante del piccolo schermo trasmette agli italiani l'immagine di un simpatico vecchietto (85 anni) buono per tutte le trasmissioni al punto che non sembrerebbe strano trovarlo giudice di Masterchef. Ma quello è il suo ologramma che, per sintonizzarsi con il popolo della domenica pomeriggio, ha accettato di diventare un'icona trash con il risultato che quando dice "datemi Lele Mora" o "datemi Corona" e, da ultimo, "datemi Martina Levato e suo figlio" (la ragazza che insieme al suo compagno ha sfregiato con l'acido l'ex fidanzato e che è diventata madre da poche settimane) sembra una star in disarmo in cerca di un ultimo scampolo di notorietà. Invece no: quella ventina di centri di accoglienza in Italia e i tanti altri sparsi per il mondo attraverso i quali ha salvato decine di migliaia di ragazzi e adulti dalla droga, dalla criminalità, dalla morte sono lì a dimostrare che quando dice "datemi la ragazza dell'acido e suo figlio" lo dice convinto. Lo dice per affermare una verità "scandalosa": che l'uomo è una promessa, perciò non è importante ciò che ha fatto, ma quello che potrà fare.

Don Mazzi, la principale accusa che le si fa è quella di voler piacere a tutti i costi. La sua sembra un'ossessione.

Capisco, ma non è vero, non voglio piacere a tutti.

Allora vuole farsi pubblicità. Ogni volta che un fatto di cronaca va in prima pagina arriva lei e, come Batman, dice: "Ci penso io!".

Se si riferisce alla cosiddetta "ragazza dell'acido" le posso dire che i magistrati non hanno assolutamente capito chi è la mamma, l'hanno giudicata solo per il fatto che è accaduto, che però è stato causato da una specie di plagio da parte della persona che vive che lei.

Quindi lei conosceva la coppia già prima.

Sì, e per questo dico che i magistrati si sono fermati al reato senza indagarne a fondo i motivi. Questa donna non ucciderà mai nessun bambino.

Come fa ad esserne sicuro?

Di Erika (autrice, insieme all'allora fidanzatino Omar del duplice omicidio di madre e fratello a Novi Ligure nel 2001, ndr) i magistrati dicevano che avrebbe ammazzato tutti i bambini del mondo se fosse stata lasciata libera. Invece è stata qui con me 10 anni, adesso è fuori da 3 e ha una vita sua; dicevano che se Lele Mora fosse venuto qui sarebbe scappato, invece no; dicevano che se Corona fosse venuto qui, avrebbe spacciato, e invece non è successo. I magistrati ragionano con luoghi comuni.

Lei parla da prete, ma i delitti vanno puniti.

Non parlo da prete, parlo da educatore che da 30 anni recupera ragazzi alla vita e per questo dico che una giustizia che non contempla le eccezioni è una giustizia ingiusta: la giustizia deve essere interpretativa, non punitiva. Dove c'è una regola c'è una eccezione.

L'uomo è buono?

Sì.

Non sembra.

Perché lei legge troppi giornali: per voi è facile scrivere il male perché siete abituati a vedere solo quello. Invece l'uomo è buono.

Ha mai incontrato un uomo cattivo?

Chi è un uomo cattivo?

Uno che fa il male per il gusto di fare il male.

Quello non è cattivo, è malvagio, cioè non è un uomo. Il cattivo è quello che oggi fa il male e domani fa il bene.

E ha mai incontrato un malvagio?

Io i malvagi li vado a cercare.

Ma allora i malvagi esistono?

Sono convinto che se mi portassero Totò Riina qualcosa di buono tirerei fuori anche da lui.

Anche Totò Riina è figlio di Dio?

Una della domande che mi faccio in continuazione è: ma l'hai creata Tu, buon Dio, 'sta gente qua oppure è frutto del lavoro del diavolo?

E che risposta si è dato?

Non me la sono mai data.

Comunque bisognerebbe che Riina si pentisse, ma non mi sembra il tipo.

Oppure bisognerebbe che qualcuno lo perdonasse.

Per voi preti perdonare è facile, lo fate di mestiere.

Perdonerei anche se non fossi prete, perché è umano. Chi non è mai stato perdonato, non diventerà mai un uomo. L'assassino è un uomo che non è mai stato perdonato da sua madre.

Vale anche per lei?

Certo: io ho sbagliato molto, moltissimo, e ho imparato a perdonarmi perché qualcun altro ha perdonato me.

Quali sono stati i suoi errori?

Glielo spiego con un esempio. Secondo alcuni la regola per recuperare i ragazzi è: pur di non lasciarti libero, con il rischio che combini chissàchè, ti incateno. La mia invece è: pur di non incatenarti, ti lascio libero di andare via. Però se poi due ore dopo la polizia me lo riporta morto?

E' successo?

E' appena andato via un ragazzo al quale hanno trovato un tumore al polmone e lui, che ha fatto un lungo cammino di recupero con tanta, ma tanta fatica, si è messo il rosario al collo e mi ha detto: "Ciao, vado ad ammazzarmi".

Quando è successo?

E' andato via cinque minuti prima che arrivasse lei.

E lei che cosa ha fatto?

L'ho salutato.

Forse doveva incatenarlo.

No, la libertà vale più della verità.

Questo un prete non lo può dire.

Invece sì: perché la verità è libertà. Sono la stessa cosa.

E se glielo riportano morto?

Una persona quando deve scegliere tra la vita e la morte sceglie sempre la vita. Ma bisogna che qualcuno glielo dica. E io gliel'ho detto.

A proposito di perdono, lei dà la Comunione ai divorziati?

Sì, gliela dò regolarmente.

Il cardinale di Milano potrebbe avere qualcosa da dire.

(don Mazzi abbassa la testa e la voce e, sussurrando quasi a non voler essere sentito, dice...)

Non me ne frega niente.

Ma lei è tenuto all'obbedienza.

Io non obbedisco agli uomini.

Allora non doveva farsi prete.

Don Milani scrisse un libro: "L'obbedienza non è più una virtù".

Non l'ho mai letto.

Davide Maria Turoldo...

Nooo, Turoldo no...

...diceva che la fede inizia da dove finisce la religione.

Qual è la differenza tra fede e religione?

Le faccio un esempio: io non sopporto quelli che vanno a Messa e poi non fanno la comunione perché, se hai commesso peccati e non ti sei confessato, non puoi. Questa è una regola. Ma se perfino Giuda ha fatto la Comunione nell'ultima cena! E gliel'ha data Lui! Gliel'ha data Lui! Sono stato chiaro? Ma si rende conto? A Giovanni ha detto: quello al quale sto dando il pane, mi tradirà! E l'ha detto mentre gli dava la comunione. E' una cosa pazzesca che gli uomini non possono capire! Perdonare un traditore prima ancora che ti tradisca: una cosa così è incomprensibile senza la fede. E il primo ad andare in Paradiso è stato un ladrone, mica è stata la Madonna, neh. Un ladrone! Ecco, la religione è obbedienza alle regole, la fede è obbedienza a Dio. Il sabato è fatto per gli uomini, non gli uomini per il sabato. Cioè: le regole sono fatte per l'uomo, non l'uomo per le regole. Perché altrimenti si finisce per credere che sei cristiano perché vai a Messa la domenica mentre se vai a trovare un malato, non lo sei. Il Vangelo dice il contrario. Però vorrei rispondere alla prima domanda: che io faccio tutto perché voglio piacere.

Prego.

E' che qui noi siamo pieni di debiti, e andare in tv ci ha aiutato a tenere in piedi Exodus comunque... ci devo pensare...

Lei è convinto che l'uomo sia buono. Ma la realtà? La realtà è buona?

Sì.

Mi dia le prove.

Il dolore. Se io non avessi sofferto come ho sofferto, non sarei quello che sono. Mio padre che non ho mai conosciuto, mia madre, troppo santa, che, dopo che era rimasta vedova si è sempre vestita di nero, non usciva mai e lavorava giorno e notte per mantenere quel che restava della famiglia... queste sono cose che poi mi hanno segnato tutta la vita. Poi la guerra, vedere morire ragazzi di 20 anni. Il dolore delle mamme che arrivano qua e si domandano: dove ho sbagliato? Quei dolori lì sono i dolori che salvano il mondo perché se c'è una Provvidenza, non andrà persa nemmeno una lacrima. Nemmeno una lacrima verrà dimenticata. Nessuna lacrima sarà caduta invano. Se Dio è Dio, il dolore che ha cambiato me cambierà anche le mamme disperate che mi portano i loro figli disperati.

Ma si può anche non sopportare il dolore.

Certo, può essere insopportabile. Ma la Provvidenza c'è. Un mese fa due poliziotti mi portano un ragazzo sbandato. Erano le 3 del mattino, e, soli, nella stanza, mi chiede: "Prete, secondo te qualcuno sa che esisto? Mia mamma è sempre in giro per il mondo. Mio padre non lo vedo mai, io sono in casa tutto il giorno con la nonna in carrozzella. Allora, mi dica, chi sa che io vivo?". Poi si avvicina al mio orecchio e sottovoce mi chiede: "E Dio? Lo sa Dio che io esisto?" Se queste domande non trovano una risposta il dolore che provocano può essere insopportabile. I ragazzi che vengono qui non sono mica più solo tossicodipendenti: sono anoressici, dissociati ma soprattutto disperati.

E lei cosa ha detto a quel ragazzo?

Gli ho detto: "Togli il coltello serramanico che nascondi nei pantaloni e lascialo sul tavolo così ogni volta che lo guardo io mi ricorderò che tu esisti".

Se la Chiesa le ordinasse di chiudere Exodus lei cosa farebbe?

Disobbedirei.

Questa è anarchia.

No, perché io non vado contro il Vangelo. E di fronte a Dio non c'è uno che ha la Verità e uno che non ce l'ha: davanti a Dio siamo tutti dei poveretti, anche il papa, anche i cardinali, perché tutti siamo lì a domandare. La fede è domanda.

Francamente non ho capito in che cosa non le piace della Chiesa.

Fino a quando decide lei che cosa è la Verità, dalla quale far discendere delle regole... ecco, quello è il potere. Quando Ponzio Pilato chiese a Gesù: "Che cosa è la verità", Gesù rispose: "Io sono la Verità". Ha detto "Io", non ha detto: "Prendete appunti che vi dò delle regole".

Lei vuole passare per eretico, perché gli eretici stanno simpatici.

Vorrei far notare che Gesù è stato ammazzato perché era eretico, cioè era contro la religione, contro il sinedrio.

Comunque obbedire a questo papa dovrebbe essere facile, per uno come lei.

E' la persona giusta nel posto sbagliato. Non riuscirà a cambiare la Chiesa.

Vorrebbe che cambiasse tutti i cardinali e li sostituisse con gente come lei?

Io non diventerò mai cardinale.

Perché? Ha forse paura di perdere la fede?

I cardinali non hanno fede. Una volta dissi a uno di loro, il cardinale Ersilio Tonini: se in Paradiso incontro dei cardinali, chiedo al buon Dio di mandarmi all'inferno.

E se poi la esaudisce?

Non credo, perché sono convinto che in Paradiso non ci siano cardinali.

Celebrerebbe mai un matrimonio gay?

Mai. una coppia è formata da un uomo e da una donna. Accetto che possano esserci "unioni", ma non le chiamerò mai matrimoni.

Almeno in questo è obbediente.

Sì, ma alla natura, non alla Chiesa. Qui si tratta di riconoscere che la natura è talmente evidente che non si pone nemmeno il problema.

Quindi è contrario anche a permettere alle coppie gay di avere figli?

Sì. Il bambino ha bisogno e ha diritto ad avere una mamma e un papà, solo così può venire educato. Poi ci possono essere le eccezioni, certamente, figurarsi! io ci vivo con le eccezioni, ma contro la natura non si può andare.

Accetterebbe una coppia gay a Exodus?

Qua è passato di tutto: gay, trans, gente che non capiva più nemmeno di che sesso fosse...

Lei è sempre stato contrario anche alla liberalizzazione anche delle droghe leggere. Lo è ancora?

Sì, perché la droga è diventata un gioco, un capriccio, ed questo è pericolosissimo.

Non ho capito però quale sia il suo metodo educativo.

Io ho studiato pedagogia e se metto in fila tutti i libri che ho studiato... ecco, lì ci sono tutti i metodi educativi del mondo. Bene. Due settimane fa mi è arrivata una ragazzina di 12 anni e mezzo che aveva tutti 9 a scuola, ballerina della Scala, mamma nota professionista, padre idem, separati. Bene: quella ragazzina aveva già tentato il suicidio tre volte e quando siamo rimasti soli, nella stanza, mi ha detto: "Stia tranquillo, la prossima volta ce la faccio ad ammazzarmi". Ecco, in questo caso, che metodo usi?

E lei che cosa hai fatto?

L'ho abbracciata forte.

Ha mai avuto il desiderio di avere un figlio?

Sì, prima di diventare prete. Adesso non voglio un figlio, li voglio tutti. Il mio problema è la paternità: pensi al buon Dio che ha 6 miliardi di figli, uno più strano dell'altro, e vuole bene a tutti. Io voglio essere così.

I ragazzi che vengono qui, le interessa diventino cattolici?

No.

Quando lei non ci sarà più che cosa ne sarà di Exodus?

Exodus l'ha fatto il Padre eterno usando un pirla come me. Quando non ci sarò più o trova un altro pirla oppure sarà stato solo un episodio della storia.

Non sta cercando un erede?

No, non voglio un erede. Ci sarà un gruppo di 6 persone che dovranno dare l'esempio che si può andare avanti venendo da strade diverse, con idee diverse ed età diverse.

Lei è cattocomunista?

Non ho mai votato comunista, la persona più di sinistra che ho votato è stato Donat Cattin. Io il comunismo, come il consumismo, non li capisco. Anche perché i comunisti sono quelli che hanno più soldi degli altri, fregano più degli altri... ma va là... finiamola...

Ha mai pensato di entrare in politica?

La voglia di entrare in politica c'è perché il sociale non può vivere senza la politica. Eppoi non ho mai capito perché un prete non può entrare in politica.

Ma se arrivasse un partito e le proponesse la candidatura?

Beh, sarebbe uno dei pochissimi casi in cui obbedirei ai superiori, però rimane sempre quella domanda che mi rompe le balle...

Quale?

La prima, quando mi ha detto che io voglio piacere. Forse ho banalizzato troppo, lo ammetto, non lo faccio più. Ma se ho sbagliato, l'ho fatto in buona fede. Quello che ho sempre voluto dire è che nessuno è perso per sempre. Nessuno.

I più letti

avatar-icon

Marco Cobianchi

Sono nato, del tutto casualmente, a Milano, ma a 3 anni sono tornato a casa, tra Rimini e Forlì e a 6 avevo già deciso che avrei fatto il giornalista. Ho scritto un po' di libri di economia tra i quali Bluff (Orme, 2009),  Mani Bucate (Chiarelettere 2011), Nati corrotti (Chiarelettere, 2012) e, l'ultimo, American Dream-Così Marchionne ha salvato la Chrysler e ucciso la Fiat (Chiarelettere, 2014), un'inchiesta sugli ultimi 10 anni della casa torinese. Nel 2012 ho ideato e condotto su Rai2 Num3r1, la prima trasmissione tv basata sul data journalism applicato ai temi di economia. Penso che nei testi dei Nomadi, di Guccini e di Bennato ci sia la summa filosofico-esistenziale dell'homo erectus. Leggo solo saggi perché i romanzi sono frutto della fantasia e la poesia, tranne quella immortale di Leopardi, mi annoia da morire. Sono sposato e, grazie alla fattiva collaborazione di mia moglie, sono papà di Valeria e Nicolò secondo i quali, a 47 anni, uno è già old economy.

Read More