I "furbetti" intoccabili del comune di Napoli
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I "furbetti" intoccabili del comune di Napoli

La Finanza e trasmissioni come le Iene scovano i dipendenti pubblici 'infedeli' ma nessuno di loro viene mai licenziato. Ecco perché - Il filmato delle Iene

“In Germania non sarebbe mai accaduto. In Italia non ci sono i controlli e i sindacati difendono anche gli indifendibili ovvero i peggiori degli “scansafatiche”. Giovanni Cofrancesco, Docente di Diritto Amministrativo all’Università di Genova commenta così l’ennesimo scoop della trasmissione le Iene che ha filmato decine di dipendenti del Comune di Napoli, timbrare il proprio badge e subito dopo andare a fare la spesa, a seguire la santa Messa oppure dal barbiere. “Le leggi per fermare questa vergogna ci sono ma non vengono applicate”

Professore Cofrancesco, quasi a scadenza settimanale anche la Guardia di Finanza sorprende decine di dipendenti pubblici a timbrare il proprio cartellino senza però entrare mai in ufficio.  Come è possibile? Esistono delle leggi per tutelare questo fenomeno che si traduce in un danno erariale?  
“Certo, il nostro Codice è pieno di leggi ma il vero problema che affligge l’Italia è la loro applicazione da parte della magistratura. Molto spesso i magistrati non procedono nei confronti di questi soggetti oppure se lo fanno non chiedono mai pene esemplari o il licenziamento. Oltre a questo, bisogna dire che mancano anche i controlli da parte di chi dovrebbe sorvegliare. In questo caso, il comune di Napoli. Inoltre a disprezzo della legge e a tutela di questi fannulloni ci sono schiere di sindacalisti che invece di fare il loro lavoro seriamente, spesso tutelano questi delinquenti. E per concludere, questo fenomeno prolifera anche perché c'è un malcostume generalizzato in tutta l'Italia: da Nord a Sud”

Si spieghi meglio…
“Questo modus operandi ovvero timbrare ma non lavorare attiene anche al costume di un popolo.  In Germania questo non avviene. In Italia negli ultimi 60 anni si è assistito ad un dissolvimento dell’impegno e del voler fare. Napoli, forse più di altre città in Italia, soffre di questa criticità. E inoltre le autorità preposte non controllano. E’ un po’ come la storia di alcuni quartieri napoletani costruiti abusivamente che dopo essere condonati non sono mai stati sanificati e dove al loro interno le forze dell’ordine non riescono ad entrarvi. Anche lì nessuno controlla”.

Ma come è possibile che di tutti questi dipendenti-fannulloni individuati dalla Finanza o da trasmissioni come le Iene, in enti pubblici o in istituzioni come quella del Senato non siano stati ancora licenziati?
“La Corte dei Conti negli ultimi 20 anni ha convalidato il licenziamento di circa una decina di persone. Ripeto: circa 10 fannulloni e basta. Purtroppo c’è anche una grossa responsabilità della Corte dei Conti che per non andare contro agli stessi magistrati, sembra accorgersi dei gravi danni arrecati da questi soggetti alle casse dello Stato solamente con la Relazione annuale…"    

Professor Cofrancesco, inoltre in Italia abbiamo visto che anche tra i fannulloni pubblici esistono delle differenze. Ad esempio quelli scovati al Senato o alla Camera sono “truffatori” privilegiati. Perché?
“Infatti, in Italia ci sono anche fannulloni di serie A e quelli di serie B e la spiegazione la possiamo trovare negli “Interna Corporis”.Questi sono regolamenti interni alla Camera e al Senato che regolamentano la vita lavorativa dei dipendenti. Ciò sta a significare che disciplinano sia gli orari di lavoro, le sanzioni disciplinari e persino gli stipendi…e non solo, in virtù degli Interna Corporis, i fannulloni di Camera e Senato possono essere ripresi e puniti solo in base a quanto prevede il loro regolamento speciale".

Quindi potrebbero non essere mai puniti per la loro 'infedeltà'...

"Certo, se il regolamento non lo prevede.." 

Ma questi regolamenti "speciali" sono previsti dalla Costituzione?
“No, gli Interna Corporis non sono previsti dalla Costituzione ma sono privilegi avvallati dalla Corte Costituzionale che risalgono all’Ottocento quando potevano essere eletti anche persone non abbienti. Oggi chiaramente non è più così e questi regolamenti che costituiscono gli Interna Corporis potrebbero essere aboliti o quanto mento rivisti completamente. Ma questo è possibile solo se la Corte Costituzionale desse un orientamento giurisprudenziale diverso...”      

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Nadia Francalacci