Rifugiati in arrivo in Grecia
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Danimarca: la polizia può confiscare i beni ai rifugiati

Il decreto autorizza le forze dell'ordine a perquisire i migranti e sequestrare i beni del valore superiore a 1400 euro. Amnesty: una legge crudele

In Danimarca la polizia potrà sequestrare i beni dei rifugiati. Il Parlamento di Copenaghen ha oggi approvato il provvedimento.

Le forze dell'ordine potranno dunque perquisire i richiedenti asilo all'arrivo nel paese e confiscare qualsiasi bene considerato non-essenziale del valore di più di 10mila corone danesi, pari a circa 1400 euro, che non abbia valore sentimentale per il proprietario.

Dopo la Svizzera e la Baviera anche la Danimarca ha deciso di ricorrere a questa misura - particolarmente odiosa, specialmente per un paese così ricco - come parte di una politica di deterrenza e controllo dell'immigrazione.

Il decreto, voluto dal governo di centro destra di minoranza, guidato da Lars Løkke Rasmussen, è stato approvato con 81 voti sui 109 parlamentari presenti, con il sostegno dell'opposizione socialdemocratica.

Il governo danese ha giustificato la misura dicendo che serve per coprire le spese dello stato per ciascun richiedente asilo, e che equivale a quanto succede ai cittadini danesi per i servizi che ricevono dal welfare di stato.

Secondo il decreto approvato oggi, inoltre, i rifugiati non potranno per tre anni richiedere la ricongiunzione con i propri figli. La norma prevede inoltre che la protezione accordata dallo stato danese riguarderà solo i rifugiati di guerra siriani e per un solo anno.

L'Onu già nei giorni scorsi aveva definito preoccupante e sbagliato il provvedimento.

Amnesty International ha definito la legge "crudele"


Secondo Zoran Stevanović portavoce dell'agenzia dell'Onu per i rifugiati, UNHCR, la legge introduce misure restrittive ai danni dei richiedenti asilo. Siamo particolarmente preoccupati, ha detto, dai servizi sociali prestati ai migranti che sono stati drasticamente ridotti e dalla estrema difficoltà dei ricongiungimenti famigliari. Siamo anche in apprensione, ha concluso, perché ai rifugiati con protezione temporanea è consentito restare in Danimarca per solo un anno mentre possono far domanda per fare arrivare i figli solo dopo tre anni.

La Danimarca ha accettato solo 20mila richiedenti asilo nel 2015, il 2% del totale arrivato in Europa.

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Redazione