Nizza attentato terrorismo
(Getty Images)
Dal Mondo

In Francia è in corso una guerra con l'Islam e la Turchia che non finirà

Quanto accaduto oggi a Nizza ed Avignone è l'effetto delle restrizioni di Macron nei confronti del mondo islamico e delle polemiche con Erdogan. Con gli imam che incitano a colpire. Ancora e ancora

Una vera e propria esplosione di violenza e terrorismo di matrice islamica è quella che da un mese sta invadendo le strade della Francia. Dalle strade di Parigi alla cattedrale di Nizza, da Avignone alla scuola di un piccolo paese il grido "Allah Akbar" è tornato ad echeggiare in maniera forte e vigorosa, come prima, forse più di prima. E non è un caso se i terroristi, di passaporti diversi ma dall'unico fanatismo religioso islamico, hanno scelto il coltello e la decapitazione come ultimo gesto prima della loro cattura o del martirio. La testa tagliata a simboleggiare il massimo dell'odio umano possibile.

Dietro però tutta questa follia religiosa e terroristica ci sono ragioni politiche ben precise. Non è infatti un caso se il terrorismo islamico stia esplodendo proprio in Francia.



Gli attentati di questa mattina perché si tratta di due distinti attacchi terroristici, uno a Nizza e l'altro ad Avignone, sono una conseguenza diretta degli appelli di Erdogan contro Macron ed il suo paese e di tutto il movimentismo dell'asse islamica sui social. Un insieme di azioni che stanno facendo purtroppo il loro effetto. Stiamo assistendo ad una guerra Santa islamica all'Europa scatenatasi per le prese di posizione del presidente francese dopo la decapitazione avvenuta 10 giorni fa del professore Samuiel Paty in un college a Parigi.

In seguito a questo infatti l'Eliseo ha ordinato la chiusura di una serie di associazioni che facevano da megafono al mondo islamico. Una decisione dura, ma necessaria che però come facilmente prevedibile avrebbe avuto delle conseguenze.

Il fatto che la Francia si stia svegliando cercando di combattere l'Islam malato sta accelerando le attività degli imam più intransigenti verso una spirale infinita di odio e violenza che sarà difficile controllare se non fermare. Soprattutto se la Francia sarà anche questa volta lasciata sola.

L'Europa deve aiutare la Francia, uno stato che ospita più di 21mila persone ritenute un pericolo per la sicurezza pubblica nazionale tra cui numerosi terroristi islamici. Solo nelle scuole francesi ci sono 120mila minorenni che gravitano nella associazioni di fratellanza musulmana che sono l'anticamera del terrorismo. Numeri impressionanti.

L'Islam politico è quello più pericoloso, insieme alla versione turca della fratellanza musulmana che conta 500mila membri la "Milli Gorus" (Punto di vista nazionale)

È la prima volta che la Francia prende questo genere di provvedimenti. Quando ci furono i due attentati alla redazione di Charlie Hebdo e al Bataclan furono chiuse alcune moschee e lo stato di emergenza duro' un anno. Osservando le chat degli Imam di stretta osservanza salafita, di questi giorni è parso subito evidente come la situazione stesse diventando esplosiva. Questi Imam infatti incitano in continuazione la gente a colpire e a colpire la Francia.

Resta solo da capire cosa farà ora Macron, già alle prese con le mille difficoltà del lockdown da Covid. Ma la Guerra Santa ormai è in corso. E la violenza continuerà.

Aggiornamento: l'attentatore, Aouissaoui Bahrain era arrivato in europa sbarcando a Lampedusa su di un barcone di migranti. Da qui era stato trasferito al Cie di Bari dove era stato identificato. Da lì si erano perse le sue tracce. Fino ad oggi

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