In Europa si uccide in nome dell'Islam ma la cosa non fa notizia
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In Europa si uccide in nome dell'Islam ma la cosa non fa notizia

La Rubrica - Appuntamento in Piazza

Ancora una volta sui siti italiani e sui giornali passano rapidamente se non vengono ignorate del tutto le news di attacchi di terroristi islamici (spesso con problemi di stabilità mentale) capaci di aggredire ed uccidere dei passanti in strada. Come vengono ignorate e non raccontate le imprese della nuova Isis tutt'altro che morta e sconfitta.

Germania

Mentre in Siria, Iraq, Afghanistan e nella regione del Fezzan libico i terroristi islamici si riappropriano di intere aree di territorio fecendosi beffe delle Conferenze internazionali organizzate per discutere su come "contrastare l'Isis", in Europa è sempre allarme terrorismo islamico. L'ultimo, ma solo in ordine di tempo, è stato l'attacco dello scorso 25 giugno a Würzburg (Germania) dove un 24enne somalo identificato come Abdirahman J. si è avventato armato di coltello contro nove persone (tutte donne) uccidendone tre (di 24, 49 e 82 anni) e ferendone in modo grave altre sei al grido di "Allah u Akbar"(Allah è il più grande). La traiettoria del 24enne somalo subito descritto come un "soggetto che era stato curato per disturbi psichici" è quella di molti altri terroristi che hanno colpito in Europa prima di lui: arrivato a Lampedusa a bordo dell'ennesimo barcone soccorso da una delle molte Ong che operano nell'area, successivamente aveva raggiunto la Germania nel 2015, anno nel quale arrivarono per decisione della Cancelliera Angela Merkel, 1.5 milioni di profughi, non tutti siriani come si volle credere. Anche Abdirahman J. era noto alle autorità perché aveva compiuto reati minori mentre una cappa di silenzio è subito scesa sulle sue frequentazioni e sulla sua radicalizzazione che è indubbia visto il materiale di propaganda dello Stato islamico rinvenuto nella sua abitazione. Successivamente, sono emersi alcuni dettagli del primo interrogatorio del 24enne somalo che agli inquirenti avrebbe ammesso di aver agito per odio religioso e di essere felice "per aver raggiunto il suo obbiettivo". Nemmeno il tempo di battere questa notizia che sempre dalla Germania sono arrivate altre due notizie inquietanti; lo scorso 26 giugno le Forze speciali tedesche hanno arrestato un 21enne sospettato di pianificare un attentato terroristico islamista. Il giovane è stato fermato mentre cercava di entrare nel Paese dalla Francia. A quanto si apprende, voleva acquistare un fucile e fare una strage mentre il 29 giugno, stavolta a Francoforte, è stato arrestato un uomo che si trovava alla stazione ferroviaria armato di coltello poco prima di colpire la folla e lo stesso è accaduto il 30 giugno a Parigi do un uomo è stato fermato poco prima che si avventasse sulla folla armato di coltello. Era un parigino annoiato oppure uno della migliaia di migranti illegali che imperversano ovunque? E chi ha ucciso giovedi 1 luglio 2021 con una coltellata alla gola un poliziotto Göteborg a mentre era in servizio nel distretto di immigrati musulmani di Biskopsgarden, nella seconda città più grande della Svezia? Uno svedese in cerca di emozioni forti ? Ma di queste notizie per alcuni è bene non parlare intanto in Europa e nel resto del mondo si continua a pulire il sangue per le strade.

Austria

Dolore e rabbia, sono questi i sentimenti che si provano in Austria a causa della terribile vicenda della morte di una tredicenne rinvenuta morta intorno alle sette del mattino su un prato lungo la strada in Viktor-Kaplan-Straße a Vienna lo scorso 26 giugno 2021. La polizia già sabato aveva arrestato due sospetti, di 16 e 18 anni di nazionalità afgana uno dei quali era già conosciuto dalle autorità austriache per droga, violenza e furto e che avrebbe dovuto essere espulso. Di seguito le serrate indagini hanno consentito di arrestare altri due richiedenti asilo sempre afgani che hanno avuto un ruolo nella terribile vicenda. L'autopsia ha confermato come la giovane è morta dopo essere stata violentata, drogata e picchiata prima di essere strangolata. Secondo le autorità la 13enne non stata uccisa dove è stato ritrovato il corpo, si presume infatti che la ragazza sia stata attirata in una casa o appartamento. Mistero anche sul perché la ragazza fosse arrivata nella capitale austriaca, i genitori non sono riusciti fino ad ora indicare chi conoscesse a Vienna. Una vicenda per quale nessuno è sceso in piazza in nessun paese d'Europa e nessuno si inginoccherà.

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Stefano Piazza