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(Getty Images)
Dal Mondo

Dall'Afghanistan nuovi appelli di chi tenta la fuga. Tocca alla Farnesina decidere del loro destino

Abbiamo raccolto mail e messaggi di una coppia (un militare e la moglie con tre figli) che chiedono aiuto all'Esercito per essere messi in salvo

«Fate qualcosa, salvateci o ci uccideranno...» è questo il messaggio di aiuto lanciato da un maggiore dell'esercito afghano in fuga con la sua famiglia e inviato al Ministero della Difesa Il popolo afghano non ha smesso mai di credere nel nostro Paese e continua ad inviare centinaia di richieste di aiuto al Ministero della Difesa ma senza ottenere risposta. Tra queste c'è la mail di questo maggiore dell'esercito afghano. L'uomo da settimane é nascosto con i suoi figli e sua moglie in un villaggio perché i talebani vogliono ucciderlo. Il maggiore ha più volte scritto al Ministero della Difesa. In una parte della mail l'uomo chiede aiuto al Ministro Lorenzo Guerini in italiano:

22.08.2021

"Ciao, cosa devo fare? Speravo in te, per favore aiutami"

Salve, sono un maggiore dell'Esercito Nazionale Afghano e ho collaborato con l'OCCR italiano a Herat. Ho lasciato la mia casa perché i talebani mi hanno avvertito e ora mi nascondo con la mia famiglia. C'è la possibilità di volare in sicurezza in Italia o in qualsiasi altro paese amico? Siamo in cinque: io, le mie figlie e il fratello di mio marito.
Ciao,la tua richiesta verrà evasa al più presto dal team italiano di verifica dell'idoneità per un'eventuale evacuazione SOLO DALL'AEROPORTO DI KABUL. A tal fine è CHIESTO di compilare il modulo di domanda allegato con tutti i dati richiesti ed esige l'invio per posta dei documenti di identità (Passaporto/Carta d'Identità) di tutto il personale che chiede l'evacuazione ed allegare eventuale certificazione di collaborazione con l'Italia. Saluti, Team italiano per la verifica dell'idoneità
Ciao! Mi potete aiutare? I talebani presto distruggeranno me e la mia famiglia senza lasciare traccia, la situazione sarà più difficile per me. Per favore non deludetemi. Hanno misteriosamente ucciso molti soldati per vari motivi. Non abbiamo un governo o una fonte per lamentarci o chiedere asilo. I miei figli sono molto piccoli, non voglio che muoiano per me!


23.08.2021

Ciao, cosa devo fare? Speravo in te, per favore aiutami

Ciao! La situazione per me diventa sempre più difficile. I talebani attaccano ogni giorno i militari e portano con sé le loro case e i loro soldati con il pretesto di vari crimini, come se li stessero imprigionando ma depredandoli tutti. Devo rifugiarmi in un paese vicino per salvare la mia vita e la mia famiglia, e per viaggiare legalmente, cosa che non è possibile, devo rifugiarmi illegalmente alle frontiere. Puoi aiutarci lì? Andrò in Iran o in Uzbekistan, da quale paese puoi aiutarci, per favore aiutami.
Un crescendo di disperazione a cui l'Italia non ha ancora risposto. Oggi il maggiore ci ha chiesto di inoltrare al Ministro della Difesa un altro messaggio per suo conto, perché il tempo stringe e se tra 7 giorni non si consegnerà ai talebani uccideranno suo fratello. Abbiamo inviato per mail il messaggio al Ministero della Difesa e alla Farnesina chiedendo inoltre quali siano le reali possibilità di presa in carico delle evacuazioni. Ma fonti della Difesa ci hanno spiegato che con il deteriorarsi della situazione l'Afghanistan adesso è uno stato sovrano. Le evacuazione quindi non dipendono più dalla Difesa ma dalla Farnesina. Infatti tutte le richieste di aiuto che arrivano vengono girate all'Unità di crisi perché solo dopo un'attività diplomatica queste persone possono essere portate in Italia. La Difesa arrivati a questo punto non può fare più nulla.

La mail - 28.08.2021

Io maggiore, sono responsabile del Centro di coordinamento delle operazioni regionali dell'OCCR occidentale. Stavo trasferendo tutte le informazioni e le attività quotidiane e le pianificazioni future del personale ANA, dell'ANP, della sicurezza nazionale e delle agenzie governative attraverso l'OCCP delle province di Ghor, Badghis, Farah e Herat. L'ho riassunto e trasferito all'unità di coordinamento di Camp Arena nella provincia di Herat, che era guidata dall'esercito italiano. PPR (Air Flight Code) dall'Esercito Italiano e il suo trasferimento all'Aeronautica Militare Afghana. Inoltre, tutti i documenti dell'esercito italiano sono nel mio ufficio, ma non posso ottenerlo perché il mio ufficio e tutti gli uffici governativi sono sotto il controllo dei talebani, ora ho solo una medaglia e le foto che ho scattato con il maggiore italiano e gli amici!Spero che tu mi aiuti in questa difficile situazione. I talebani volevano che mio fratello desse il mio indirizzo. Dicono che ha una settimana per consegnarmi ai talebani. Ho cambiato posizione ogni giorno da quando i talebani hanno preso il controllo di Herat.

Distinti saluti

Alla richiesta di aiuto del maggiore afghano è seguito l'appello straziante di sua moglie:

«Oggi siamo stati informati che i talebani stavano dando caccia ai soldati dalle loro case nel cuore della notte e nessuno ha trovato alcuna traccia di loro né morti né vivi. Per favore lavorate per salvarci se è possibile. Sono morta ma non voglio vedere morire i miei figli. Fino ad alcuni giorni fa, mio marito era un membro dell'esercito nazionale afghano e adesso vogliono ucciderlo. Il suo unico peccato è di essere è un soldato che ha servito il suo paese. La battaglia di Herat è durata 20 minuti. Siamo stati catturati dai Talebani, dalla generazione ignorante. In questo momento noi siamo le bambole del mondo, musulmani o non musulmani. Non voglio vivere così. Mio padre ha vissuto così. La mia infanzia è trascorsa nella paura della frustrazione dei talebani! Siamo una generazione senza felicità: ero una ragazza triste e ora una donna triste e una madre triste! Quanto tempo ci vuole per veder rispettare i diritti umani? Non abbiamo più tempo, ora abbiamo bisogno di aiuto!».

Questa mattina per la prima volta è partito un volo di linea da Kabul con 200 stranieri a bordo. Una prima evacuazione autorizzata dai talebani ma che lascia indietro migliaia di civili e militari dell'esercito afghano a cui i talebani danno la caccia da settimane per giustiziarli.

Purtroppo questi messaggi inviati al Ministero della Difesa rischiano di rimanere inascoltati. L'esercito infatti si è ritirato dal paese e da quel momento non ha più alcun titolo di intervento sul posto. Ogni missione di recupero, salvataggio o espatrio per questa donna, questo soldato e le decine di migliaia di persone che vogliono lasciare l'Afghanistan deve essere gestita attraverso l'attività del Ministero degli Esteri. Sta quindi alla Farnesina farsi carico della salvezza o della morte di queste persone.

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Linda Di Benedetto