Il conflitto di interesse al vertice della Silicon Valley Bank
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Il conflitto di interesse al vertice della Silicon Valley Bank

Greg Becker, numero uno dell’istituto californiano, era stato direttore del consiglio della Federal Reserve Bank, l’organo di controllo delle banche USA. E il suo, non è l’unico caso..

Quando scoppia una crisi finanziaria, non si finisce mai di stupirsi per gli intrecci che si nascondono dietro la facciata rispettabile di banche e istituzioni. Soprattutto negli Stati Uniti.

Il caso della Silicon Valley Bank, dichiarata fallita venerdì 10 marzo, non fa eccezione. Al suo vertice era seduto Greg Becker, padre di cinque figli e appassionato di bici. Entrò nel gruppo Svb trent’anni fa per diventare amministratore delegato nel 2011. Ma dal 2019 Becker era anche direttore di classe A del consiglio della Federal Reserve Bank di San Francisco. Cioè dell’istituzione che dovrebbe controllare l’operato delle banche locali.

La Federal Reserve Bank di San Francisco è una delle 12 sedi regionali della Federal Reserve, cioè la banca centrale americana. I vertici delle sedi regionali della Fed supervisionano le banche locali a cui danno consulenza in materia di governance. Questi consigli di amministrazione hanno anche un ruolo nel processo di selezione di nuovi presidenti regionali della Fed in caso di posto vacante. Ogni banca regionale è supervisionata da consigli composti da privati cittadini: tre direttori per rappresentare le banche e altri sei direttori che provengono da imprese locali e rappresentano gli interessi della comunità. Becker insieme ad altri due dirigenti bancari, Simone Lagomarsino e Randolph Compton, hanno rappresentato le banche all'interno della Fed di San Francisco.

Naturalmente il tema del conflitto di interessi è emerso immediatamente dopo il fallimento della Svb, il peggiore dopo la crisi del 2008. Soprattutto perché, come fa notare il sito di finanza Usa The Street anche il capo di Lehman Brothers, Richard Fuld, era uno dei direttori del consiglio di amministrazione della Fed di New York all'inizio della crisi finanziaria.

Non solo: Becker ha venduto 3,6 milioni di dollari di azioni Svb il 27 febbraio, undici giorni prima che la banca venisse chiusa dalle autorità di regolamentazione.

Dal 10 marzo il nome di Becker è scomparso dal sito della Federal Reserve di San Francisco .

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Guido Fontanelli