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(Ansa)
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Il Canada messo in ginocchio dalla rabbia dei camionisti contro le restrizioni da Covid

Grandi difficoltà per il premier Trudeau, le cui restrizioni anti Covid hanno scatenato la rabbia dei camionisti con tutte le conseguenze economiche del caso

Dal fine settimana, il Canada sta vedendo energiche proteste, promosse dai camionisti, contro le restrizioni pandemiche. Migliaia di manifestanti si sono riversati nelle vie di Ottawa paralizzando il centro cittadino, mentre alcuni autotrasportatori hanno bloccato un’autostrada che collega il Paese agli Stati Uniti. La protesta è sorta la scorsa settimana nella parte occidentale del Canada, quando svariate decine di camionisti hanno organizzato un convoglio da Vancouver ad Ottawa, con l’obiettivo di protestare contro le restrizioni per il Covid-19. In particolare, a finire nel mirino era stato soprattutto l’obbligo di vaccinazione imposto agli autotrasportatori che attraversano la frontiera dagli Stati Uniti, ai quali – in assenza di inoculazione – è richiesta la quarantena obbligatoria.

Con l’avvio delle proteste, il premier canadese Justin Trudeau è stato evacuato con la famiglia in un luogo segreto. La camera dei comuni dovrebbe intanto riprendere i lavori nella giornata di oggi. In tutto questo, secondo la Bbc, il leader conservatore, Erin O'Toole, ha incontrato alcuni dei dimostranti e si è detto a favore del diritto a manifestazioni pacifiche, pur criticando gli “individui che dissacrano” i memoriali di Ottawa.

Del resto, proprio a causa di episodi vandalici, le forze dell’ordine hanno aperto delle inchieste. “Sono in corso diverse indagini penali in relazione alla profanazione del National War Memorial e della statua di Terry Fox, comportamenti minacciosi/illegali/intimidatori nei confronti della polizia/lavoratori cittadini e di altre persone e danni a un veicolo cittadino”, ha twittato domenica il servizio di polizia di Ottawa. “Sono disgustato nel vedere i manifestanti ballare sulla Tomba del Milite Ignoto e profanare il National War Memorial”, ha affermato dal canto suo su Twitter Wayne Eyre, capo di stato maggiore della difesa del Paese. “Le persone coinvolte dovrebbero abbassare la testa per la vergogna”, ha aggiunto. Critiche in tal senso sono arrivate anche dal ministro della Difesa canadese, Anita Anand.

Nonostante gli atti vandalici, la Canadian Broadcasting Corporation ha comunque rilevato che “a parte i clacson e le urla, la polizia afferma che le proteste sono state prevalentemente pacifiche con un solo arresto fino a domenica pomeriggio”. Non è al momento chiaro se le manifestazioni nella capitale si interromperanno o proseguiranno. La medesima emittente ha comunque riferito che gli organizzatori sarebbero intenzionati a proseguire “fino a quando le loro richieste non saranno soddisfatte”.

Le manifestazione stanno avendo un impatto politico significativo anche al di là del Canada. Sabato scorso, durante un comizio in Texas, i dimostranti hanno infatti ricevuto l’endorsement di Donald Trump. “Vogliamo che quei grandi camionisti canadesi sappiano che siamo con loro fino in fondo”, ha dichiarato. Ricordiamo che, pur essendosi detto più volte favorevole ai vaccini, l’ex presidente americano è fermamente contrario agli obblighi: una posizione, questa, condivisa anche da vari governatori repubblicani.

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Stefano Graziosi