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(Ansa)
Dal Mondo

Annecy ci dice che l'allarme terrorismo esiste, anche se non lo vogliamo vedere

Distratti dalla guerra in Ucraina e dalle politiche pro accoglienza abbiamo sottovalutato o non visto le decine di attacchi di un terrorismo islamico che ha ripreso forza. Anche grazie a noi

L'errore principale che potremmo fare nel commentare il barbaro attentato contro i bambini nel parco giochi di Annecy è pensare sia il gesto isolato, di un lupo solitario. I segnali, non colti dalla massa anche perché troppo poco resi pubblici dalla stampa, arrivati negli ultimi mesi in Europa raccontano infatti una realtà ben diversa: il terrorismo islamico è più vivo che mai.

Questa mattina intorno alle 9.45 un uomo armato di coltello ha ferito almeno 9 persone in un parco di Annecy, in Alta Savoia (Francia). Almeno un adulto e quattro bambini sarebbero «in assoluta emergenza» secondo un primo rapporto provvisorio. I bambini feriti, secondo fonti della prefettura, hanno circa tre anni e sarebbero alunni di una scuola materna che si trova nelle vicinanze del parco. A colpire è stato un cittadino siriano Abdalmasih H., 31 anni, che aveva presentato domanda di asilo all'Ufficio francese per la protezione dei rifugiati e degli apolidi (Ofpra) il 28 novembre 2022 e che nel frattempo aveva ottenuto lo status di rifugiato in Svezia (sempre generosa in questi casi) con provvedimento del 26 aprile 2023. L’uomo fino ad oggi era sconosciuto dalla polizia e all’intelligence francese.

Gli agenti hanno sparato all’uomo e lo hanno colpito a più riprese, soprattutto alle gambe, ha detto un testimone all’emittente Bfmtv. Il premier francese Elizabeth Borne e il ministro dell’Interno Gérald Darmanin sono arrivati sul posto, mentre il presidente francese Emmamnuel Macron in un tweet ha espresso il suo sdegno: «È un attacco di una vigliaccheria assoluta. Dei bambini e un adulto sono tra la vita e la morte. La nazione è sotto shock». Secondo alcuni testimoni oculari «l’aggressore è saltato, si è messo a urlare, si è avvicinato ai passeggini e ha iniziato a pugnalare ripetutamente i piccoli». Poi quando ha visto che era circondato dalla polizia è andato da una coppia e ha accoltellato l'anziano. È andato dritto da un nonno che era con sua moglie e l'ha accoltellato. Si tratta dell’ennesimo attacco compiuto da un richiedente asilo nei confronti di civili ed in tal senso la memoria va ad Anis Amri, l'autore dell'attacco terroristico del 19 dicembre 2016 (12 morti 56 feriti) a Berlino, poi neutralizzato a Sesto San Giovanni il 23 dello stesso mese; a Muhammad Usman e Osama Krayem che erano nel commando delle stragi del 13 novembre 2015 che hanno provocato 137 vittime (7 attentatori); oppure a Rakhmat Akilov, 39 anni, un richiedente asilo uzbeko che il 7 aprile 2017 alla guida di un cammion travolse la folla a Stoccolma ( 5 morti e 15 feriti). Infinita la serie di attacchi con arma bianca compiuti da rifugiati, ad esempio quello del 18 agosto 2017 a Turku, città del sudovest della Finlandia, dove diverse persone vennero accoltellate nella Piazza del Mercato da un assalitore successivamente identificato come un giovane richiedente asilo. Dopo aver accoltellato dieci persone, attaccando delle donne e ferendo due uomini accorsi a prestare aiuto, l'attentatore fu colpito alle gambe dalla polizia e arrestato. Stessa dinamica ha usato il 25 settembre 2020 Ali H., giovane pakistano, arrivato nel 2017 nella capitale francese come minore non accompagnato, che ha ferito a colpi di mannaia due collaboratori dell'agenzia di stampa Premieres Lignes, la stessa che il 7 gennaio 2015 mostrò le immagini dei fratelli Said e Cherif Kouachi e Amedy Coulibaly prima del loro ingresso nella redazione di Charlie Hebdo, dove uccisero 12 persone. Altro attacco quello del 27 giugno 2021 Wurzburg, in Baviera (Germania) dove un un uomo di nazionalità somala ha accoltellato a morte tre persone ferendone almeno alte dieci per poi essere fermato dalla polizia. Sempre in Germania, il 7 novembre 2021, un 27enne siriano armato di coltello aveva attaccato i passeggeri del treno ad alta velocità che collega Ratisbona a Norimberga, ferendo in maniera grave tre persone prima di essere fermato. Sul treno al momento dell'attacco c'erano 300 passeggeri che sono vennero fatti scendere a Seubersdorf (distretto di Neumarkt). In precedenza il 13 ottobre 2021 il 37enne Espen Andersen Brathen, convertito all'islam nel 2017, uccise cinque persone e ne ferì altre due a Kongsberg, una piccola città vicino a Oslo (Norvegia), due giorni dopo a Londra a cadere sotto i colpi di Ali Harbi Ali, un 25enne britannico di origine somala nel Regno Unito dal '90, era stato il parlamentare britannico Sir David Amess, 69 anni, deputato conservatore di Southend West, assassinato con 17 coltellate mentre incontrava i suoi gli elettori in una chiesa nell'Essex.

Episodi che hanno convinto le intelligence e le strutture anti terrorismo di tutta Europa che l'Isis si è riorganizzato, che il terrorismo islamico ha sfruttato la distrazione dell'occidente da più di un anno con gli occhi rivolti solo all'Ucraina; tutto questo in un momento politico che predilige l'accoglienza indiscriminata alla sicurezza.

Per questo la certezza è che dopo Annecy ci saranno altro attacchi, altri terroristi, altri morti in Europa con tutti i rischi che corriamo ogni giorno. Anche portando i nostri figli e nipoti al parco.

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Stefano Piazza