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(Ansa)
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Ecco perché i terremoti colpiscono le Marche

Le considerazioni di Carlo Meletti, sismologo, sulla scossa di oggi

Il terremoto avvenuto questa mattina nelle Marche è il più forte registrato nella regione dal 1930. A far tremare la terra sono state due scosse molto forti. La più violenta è stata avvertita questa mattina alle 7 stimata in 5.7 di magnitudo Richter, l’altra invece di magnitudo 4 è stata registrata a distanza di qualche minuto. Dopo le prime due scosse che hanno creato attimi di panico e danni di lieve entità nelle abitazioni sono seguite circa 74 scosse di assestamento (aftershock). La regione Marche è ad alta pericolosità sismica e le scosse potrebbero durare settimana ma nessuno è in grado di prevedere quale sarà la loro entità.

«Da questa mattina abbiamo 74 repliche (piccole scosse) che dureranno ancora nelle prossime settimane ma non possiamo stabilirne l’intensità perché le casistiche purtroppo ci mostrano situazioni diverse»-commenta il sismologo dell’Ingv Carlo Meletti.

Cosa può dirci della zona in cui è avvenuto il terremoto?

«Nelle Marche c’è una pericolosità sismica non trascurabile. Tutta la fascia costiera romagnola fino a sud di Ancona è zona sismica. Prima di questo sisma ci sono stati due terremoti molto forti. Uno nella zona di Rimini nel 1916 che provocò addirittura un maremoto e l’altro nella zona sud di Senigallia nel 1930 con un magnitudo intorno al 6 ma la scossa delle Marche è la più forte registrata nell’ultimo secolo»

Era prevedibile?

«No, questi eventi sismici sono impossibili da prevedere perché la faglia impiega anche 100 anni per ricaricare energia e noi conosciamo solo i terremoti che sono stati avvertiti in superficie, di quello che avviene sotto la crosta non ne sappiamo nulla».

Secondo lei le trivellazioni possano aver causato il sisma?

«Le trivellazioni non c’entrano nulla è un fenomeno naturale che è avvenuto ad 8 chilometri di profondità e fortunatamente a 30 chilometri dalla terra ferma sotto la crosta adriatica perchè in caso contrario avrebbe potuto causare delle vittime. Quello che avviene in superficie non influisce sui terremoti di cui vediamo solo una piccola porzione. Noi abbiamo un catalogo con i sisma degli ultimi mille anni, questo per dirle che i sisma ci sono sempre stati anche prima delle estrazioni degli idrocarburi dai pozzi».

Come mai è stato avvertito in molte regioni?

«La parte della crosta Adriatica ha come caratteristica che quando c’è un terremoto copre grandi distanze, infatti la scossa è stata avvertita dalla Croazia fino a Bari. Il fenomeno di compressione di questo terremoto (la compressione si ha anche nelle zone esterne rispetto all’epicentro)ad esempio è completamente diverso dai terremoti dell’Aquila e di Amatrice che sono terremoti di estensione (circoscritti all’epicentro)».

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Linda Di Benedetto