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(Ansa)
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Che fine hanno fatto le donazioni per il Covid

Regioni, ospedali, Croce Rossa, sono diversi gli enti che hanno ricevuto e gestito centinaia di milioni di euro. Ecco dove, come (e chi non ci ha risposto)

Durante la prima fase della pandemia è scattata una vera e propria gara di solidarietà a sostegno delle strutture ospedaliere e del sistema sanitario nazionale, dove sono stati donati centinaia di milioni di euro.Denaro a pioggia raccolto e donato da fondazioni, istituti di credito, enti locali, associazioni, privati cittadini, piccole e grandi Ong e piattaforme di crowdfunding. Oggi a distanza di due anni sono in molti a chiedersi come questo denaro sia stato utilizzato. Una domanda a cui abbiamo cercato di rispondere. Il grosso delle donazioni avvenuto soprattutto nel 2020 in piena emergenza Covid ha raggiunto una cifra che si aggira intorno al mezzo miliardo, dai cui però sono escluse le migliaia di raccolte fondi lanciate da comuni e privati.

Inoltre molte delle donazioni sono arrivate direttamente agli ospedali come nel caso dell’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallazani di Roma. L’ospedale simbolo della Pandemia guidato dal Direttore generale Francesco Vaia ha ricevuto secondo quanto riportato sul loro sito oltre 30 milioni di euro (più di alcune regioni intere)provenienti da 1339 donazioni. Con questo denaro sarebbero stati avviati alcuni progetti di ricerca nel 2021 dal valore di circa 20 milioni tra cui una piattaforma “clinical data platform” da 850mila euro. Il resto circa 12 milioni invece è stato impiegato per l’acquisto di attrezzature sanitarie, varie ristrutturazioni date in affido qua e là, una piccolissima quota è stata spesa in comunicazione sulla rivista del Corriere della Sera e il Sole 24h e infine la cifra 403.400,00 euro è stata versata dallo Spallazani in favore della Città del Vaticano-Elemosineria Apostolica per attività benefiche. Abbiamo provato a contattare lo Spallanzani per avere maggiori dettagli sulle donazioni, in particolare su quelle girate al loro volta alla Chiesa, ma non abbiamo ricevuto risposta.

Un’atra struttura sanitaria ad aver ricevuto diversi milioni è l’ospedale a FieraMilanoCity riuscito ad aprire grazie agli oltre 14 milioni di euro raccolti dalla fondazione Fiera di Milano adattato poi a centro vaccinale; qui la chiarezza è documentata. Sul loro sito c’è il dettaglio di tutte le spese.

Per quanto riguarda invece le regioni, non tutte le rendicontazioni delle donazioni Covid ( ricordiamo che il denaro donato può essere usato solo per l’emergenza Covid) sono consultabili online, così la nostra ricerca si è trasformata in una caccia al tesoro.

Le donazioni alle Regioni.

Nella regione Abruzzo il dirigente al bilancio Fabrizio Giannangeli ha fornito ogni dettaglio sulle donazioni. La regione ha raccolto 4 milioni 140mila euro di donazioni. Di questi 3 milioni sono stati utilizzati per due strutture Covid all’Aquila e Pescara mentre 400mila euro sono andate alle 4 Asl (100mila ciascuna). Infine 250 mila euro sono stati utilizzati per l’acquisto di mascherine e materiale igienico sanitario, 100mila euro per la campagna vaccinale e per la sicurezza di animali, circhi e acquari e 390 mila per protezione civile utilizzate per spese legate al Covid.

In Piemonte ci fanno sapere che le donazioni di cittadini e privati fatte alla Regione per l’emergenza Covid sono state di 21 milioni e 219 mila euro. Di cui 5,5 milioni assegnati al Dirmei per i posti di terapia intensiva e semi intensiva e 6 milioni di euro alla Protezione civile per la distribuzione di mascherine alla popolazione e per i dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari e la cittadinanza.

Alla regione Liguria sono stati donati 6.514.397,51 euro pari 2100 donazioni. La cifra di 1.014.397,51 ci scrive la regione è stata “gestita dalla vicedirezione ambiente competente in materia di protezione civile ai fini del trasferimento in favore della contabilità speciale di tesoreria provinciale intestata al presidente della regione Liguria” per la gestione dell’emergenza (senza ulteriori dettagli).Mentre i 5 milioni di euro donati dalla Banca D’Italia insieme a 500mila euro di Enel-cuore Onlus sono stati così ripartiti: 5100.000.00 di euro all’Irccs Ospedale Policlinico San Martino per l’allestimento di uno nuovo laboratorio Covid e due laboratori scientifici e 400mila euro ad A.li.Sa (azienda sanitaria) per azioni di contrasto alla Pandemia.

Nel Lazio, la regione in riferimento alla gestione dell’emergenza sanitaria, ci ha riferito di aver ricevuto donazioni, iscritte nel bilancio regionale 2020 per un importo complessivo di euro 3.748.556,95 di euro (3.000.000,00 donati da Enel Cuore Onlus) e sono stati destinati alle seguenti strutture e finalità: 2.600.000,00 milioni alla Fondazione Policlinico Tor Vergata per la creazione stabile di due percorsi di Osservazione Breve Intensiva (OBI) e Boarding Area separati (Covid- NO Covid); 300.000,00 euro a A.O.U. Sant’Andrea per l’acquisizione di materiali vari per l’emergenza e upgrade della sezione toracica per la diagnostica Covid del Pronto Soccorso; 100.000,00 euro all’Azienda Sanitaria Locale Roma 4 per l’acquisizione di materiali vari per l’emergenza. Inoltre il Lazio è stata oggetto di ulteriori donazioni per un importo complessivo di euro 618.556,95 assegnati alle varie Aziende Sanitarie della Regione.

La regione Emilia Romagna ha inserito tutte le donazioni nel sito regionale. Durante l’emergenza sono stati donati 78.984.454 milioni di euro (138. 394 donazioni) e ad oggi usate ne sono stati usati 77.273.302. 12 milioni in posti letto di terapia intensiva e pronto soccorso e 43 milioni per attrezzature sanitarie. Il resto è stato suddiviso in dpi, automezzi, per valorizzazione contribuito professionale, medicinali e formazione.

In Lombardia, al 17 giugno 2020, risultavano donati 107.124.850,92 di euro di cui 52.927.245,97 euro accreditati sul conto corrente regionale e 54.197.604,95 euro raccolti direttamente dalle singole ASST/ATS/IRCCS.Secondo il rendiconto della raccolta fondi a sostegno del contrasto per l’emergenza Covid della regione Lombardia, sono stati acquistati beni consumabili e strumentali destinati agli enti del sistema sanitario quali Areu, ATS, ASST, Fondazioni IRCCS e ospedale Fiera Milano City insieme a centinaia di automezzi per l’assistenza del follow-up dei pazienti Covid per una cifra che si aggira intorno ai 41 milioni di euro.

In Sardegna la protezione civile che ha gestito le donazioni ci fa sapere che nel 2020 sono stati donati 2.877.611,70. I fondi sono stati destinati all'acquisto di attrezzature medicali a favore delle strutture del sistema sanitario regionale, secondo il fabbisogno espresso dalle aziende sanitarie. La struttura individuata per l'acquisizione delle attrezzature è l'Azienda ospedaliera Brotzu.

In Campania le donazioni secondo quanto riportato sul sito regionale sono state di 8.961.546,54 milioni di euro. Di questi sono stati utilizzati 8.934.315,33. Dei quali 2.244.000,00 milioni di euroin voucher alle istituzioni scolastiche per l'acquisto di termocamere fisse in grado di rilevare la temperatura corporea e parte per il rimborso degli acquisiti effettuati dalla Soresa Spa per allestimento strutture modulari e DPI per una cifra di 6.311.470,00 milioni di euro.

La regione Toscana ha ricevuto in donazioni 1.022.479,31 utilizzati per la maggior parte in dpi e monitor. Una cifra molto piccola ma ci spiegano per completezza di informazione che molti ospedali (quasi tutte le realtà più grandi) si sono mossi anche in autonomia, tramite per esempio le Fondazioni come nel caso dell'Azienda ospedaliero universitaria di Careggi.

La regione Sicilia ha pubblicato sul sito regionale le donazioni Covid che ammontano a 6.533.243,56 milioni di euro in totale con uscite pari a 0. Abbiamo contattato la regione e la protezione civile per capire se e come sono state spese ma ci hanno risposto che il funzionario tornerà il 1 settembre.

Il Veneto come l’Emilia Romagna ha inserito i numeri delle donazioni in una sezione in continuo aggiornamento nel sito regionale facilmente consultabile. Durante la prima fase emergenziale sono stati raccolti ad oggi 41.085.994,58 milioni di euro pari a 39.757 donazioni e al 31.12.2020 ne sono stati spesi 39.472.923,65. Di cui: 22.000.258,00 in ambito sanitario, 1 milione in edilizia sanità oltre 14 milioni attrezzature sanitarie. A beneficiarne 6865 soggetti.

Alla regione Puglia secondo i dati pubblicati sul sito Sanità Puglia sono stati donati 898.803,26 euro. Di questi sono stati spesi 461.636,32 euro in attrezzature ospedaliere e posti letto in terapia intensiva, mentre 437.166,94 non sono stati utilizzati.
La Calabria ha ricevuto in donazioni 2.270.797,77 milioni di euro da aprile 2020 a luglio 2021. Ad essere utilizzati sono stati 2.354.716,26 milioni di euro per il tempestivo approvvigionamento di beni e servizi quali camere a bio-contenimento, barelle di biocontenimento e la fornitura di materiale sanitario e dispositivi di protezione individuale (DPI) con un disavanzo 83.918,49.

Croce rossa

Al 31 dicembre 2020 la Croce Rossa aveva incassato donazioni in denaro per un totale di 33.149.834 milioni di euro di cui la stragrande maggioranza, si legge nel loro bilancio solidale, quindi 30.803.014 milioni sono riconducibili alla risposta all’emergenza Covid-19. La Croce Rossa ha comprato con questo denaro: 50 ambulanze, generi alimentari, voucher spesa, dispositivi di protezione individuale (come mascherine, tute, guanti), farmaci, vestiti adulti e bambini, 4 ospedali da campo, 4 autoemoteche, ventilatori polmonari, barelle biocontenimento, tamponi, city bike e scooter elettrici.

Caritas

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana, per sostenere le Caritas diocesane nella loro azione di supporto alle persone in difficoltà a causa dell’emergenza “coronavirus”, ha deliberato lo stanziamento di 10 milioni di euro provenienti da donazioni e dall’otto per mille che sono stati utilizzati come forme di sostegno economico destinato alle famiglie già in situazioni di disagio, all’acquisto di generi di prima necessità. A questi vanno aggiunte le donazioni private che abbiamo richiesto alla Caritas.

Del contributo CEI di 10 milioni sono stati utilizzati 2 milioni a sostegno immediato di tutte le Caritas diocesane, 4 milioni sono andati per il supporto delle iniziative progettuali delle 33 Caritas presenti nelle zone maggiormente colpite dalla pandemia in base al numero di contagi e infine i restanti 4 milioni sono stati impiegati per un ulteriore rafforzamento delle attività di tutte le Caritas diocesane. Sempre nel primo anno di pandemia, Caritas Italiana ha anche ricevuto direttamente 7,5 milioni di euro in donazioni che risultano essere state impiegate su tre filoni di interventi principali riguardanti i servizi caritativi, il lavoro e i beni materiali.

Protezione civile

Il Dipartimento della Protezione Civile ha aperto tre conti correnti bancari per raccolte specifiche, nel quale sono confluite le donazioni finalizzate all’acquisto di dispositivi di protezione individuali (DPI), apparecchiature per respirazione, presidi medici ospedalieri, vaccini e servizio di trasporto DPI. La cifra raccolta è pari a 173.517.036,19 milioni di euro

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Linda Di Benedetto